Le sere di maggio

Lunedì 16 secondo evento della rassegna Civis Gattopardo presso la Biblioteca: il prof. Fabio Ferrari parlerà di come nascono i diritti e del principio di legalità tra giudice e legislatore.

Mercoledì 18 nell’auditorium Cecilia Zane, l’amico Enrico Giustacchini, compagno di tanti spettacoli del Teatro Poetico Gavardo,  presenta “Il Giudice Albertano e il caso del santo senza volto”, il suo nuovo romanzo atteso da una moltitudine di lettori.
Ricco di suspense, colpi di scena e indovinelli, è un viaggio affascinante dentro la cultura medievale, con riflessi sulla vita di una comunità del territorio bresciano di metà Duecento.
Modera l’incontro il giornalista Claudio Baroni e le letture sono a cura del mio grande amico Deni. La serata vedrà la partecipazione straordinaria degli amici del Coro La Faita diretti magistralmente dal maestro Valerio Bertolotti. Io ci sarò di certo, tanto non gioca la “mia” Juve (battuta amara…).

Venerdì 20 continua la rassegna “Teatro in agrodolce” nel mitico Salone Pio XI, con
“Tutta colpa del Piero” , la comicissimo “macedonia” dei primi 4 spettacoli della Signora Maria. Paola Rizzi ci farà scompisciare dalle risate (garantito!): un modo per sollevarci il morale in questo periodo di tristezze.
Per prenotare chiamare l’Ufficio cultura (tel. 0365377462- cultura@comune.gavardo.bs.it). Ultimi posti, forza venite gente!

Ma accorrete anche sabato 21 maggio, sempre al Salone, dove andrà in scena “La strana coppia”, commedia brillante in 3 atti, spettacolo finale del corso di recitazione promosso dal gruppo teatrale Ridò e dall’Assessorato alla cultura.
Sul palco Alberto Veneziani, Anna Giovanazzi, Annalisa Boretti, Barbara Podavini, Daria Podavini, Matteo Simoni, Sara Scalfi, Tiziana Rivetta: molti sono alla prima esperienza sul palco.

La prenotazione è consigliata sempre all’Ufficio cultura. Il regista-attore Alberto Veneziani lo conosco da tempo, ed ho sempre apprezzato la sua passione teatrale, il suo impegno civile ed il modo in cui coinvolge gli attori.
Ricordo le commedie brillanti “Ecco la sposa!”, “Rumors”, “Niente da dichiarare?” e “Non sparate sul postino” (recitato in molti comuni in collaborazione con ‘Riodeoro’).
Struggenti “La Grande Guerra” (con il Corpo musicale “Viribus Unitis” ed il Coro La Faita) e “Gavardo, 29 gennaio 1945: perché?”, rivisitazione teatrale del terribile bombardamento.

Infine, vorrei ricordare una persona buona e cordiale, che ci ha lasciato in questi giorni.
Tutto il paese ha salutato Enrico Grumi, tutti si sono stretti intorno alla dolcissima figlia Giulia ed ai familiari. Tutti sapevano del dolore che aveva colpito la sua famiglia.

Perché vivere la morte di un figlio è la più dolorosa esperienza che un essere umano possa fare: il caro Enrico e la moglie Maria Bertoli hanno vissuto la dipartita dei loro due splendidi figli, Dario (1965-1987) e Stefano (1970-1992), che hanno tragicamente lasciato gli affetti familiari e gli amici all’età di 22 anni.

Quello che si prova per la morte di un figlio non si riesce a spiegare, perché va oltre ogni conosciuta misura. Ma il Paradiso c’è, ci deve essere. E nell’infinito amore di Dio il caro Enrico ora ritroverà la moglie e i figli, e si abbracceranno, in una sera di maggio piena d’amore.

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese! W gli operatori di pace!
maestro John

Nelle foto:
1) L’amico scrittore Enrico Giustacchini, beato nelle braccia di Germana, insieme ad amici, in una foto di qualche anno fa
2) I fantastici interpreti de “La strana coppia”, in programma sabato al Salone
3 e 4) Il caro Enrico Grumi, insieme alla moglie (grazie per le fotografie inviatemi da un grande amico del figlio Stefano)

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