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domenica, 31 marzo 2024 Aggiornato alle 08:00Blog - Maestro John

Amore, oratorio e spiedo

di John Comini
Il 60° di nozze di Mariangela e Isaia, il 50° di sacerdozio di don Flavio e don Angelo, un libro di storie gavardesi e un audiolibro, otto compleanni, Pasqua e vari eventi

1) Sabato 30 marzo Mariangela Tebaldini ed Isaia Cavagnini hanno festeggiato il 60esimo di matrimonio. Si erano sposati il 30 marzo del 1964, lunedì di Pasquetta: i testimoni erano il mio caro cognato Giovanni Avanzi per la sposa e Sergio Merlin per lo sposo. Mariangela ed Isaia hanno creato una meravigliosa famiglia con quattro  figli: Marina, Daniela, Gigi e Paola. Sulla scia dei genitori, è tradizione di famiglia sposarsi a Pasquetta: la primogenita Marina (che è stata collega del mio grande amico Andrea Giustacchini alla scuola dell’Infanzia di Salò) si è sposata con Pepi Grumi a Pasquetta nel 1989, Daniela con Angelo Tuccinardi (fisioterapista e fratello di don Alessandro) sempre a Pasquetta nel 1999. Gigi (che ora vive a Brescia) si è sposato con Luisa, e poi c’è Paola che stravede per tutti i suoi nipoti: Andrea, Marco, Anna, Marta, Francesca e Luca.
Mariangela è sorella di Vincenzo (coscritto del mio caro cognato Sergio Franceschetti) che ha sposato la maestra Lelia: abitano a Sopraponte ed hanno due figli, Gianluca e Matteo. La sorella di Mariangela, Rosa (per tutti Rosy), ha sposato Desiderio (per tutti Derio) Franzoni: abitano in via Fornaci ed hanno due figlie, Simona e Francesca.

Isaia, classe 1939, è fratello di Concetta, Luigino, Ernesto e del caro Cesare. Essendo
il maggiore dei fratelli non ha fatto la naja ed ha lavorato per una vita alla Carrozzeria Portesi a Rezzato, dove lavorava pure l’amico Antonio Lauro.
Mariangela era casalinga e, oltre ad essere una brava educatrice dei figli, è sempre stata eccellente nel cucire ed un’ottima cuoca.
La famiglia di Mariangela e di Isaia si è sempre impegnata al servizio della Parrocchia gavardese, sia in Colonia (Bondone, Valledrane…) sia all’oratorio: non c’è stato evento dove la coppia non fosse presente in cucina per preparare pranzi gustosi, che allietavano centinaia di invitati. Il top dell’arte culinaria era raggiunto col piatto bresciano per eccellenza, polenta e spiedo. In Oratorio ad ogni festa era presente il favoloso spiedo di Mariangela e Isaia, sinonimo di bontà e di letizia per grandi e piccini: molti lo ordinavano “da asporto” per gustarlo a casa. Insieme ad uno staff di persone generose, Mariangela si impegnava nella preparazione dello spiedo, mentre Isaia era addetto sia alla scelta delle carni (mumbulì, polaster, custine…ché fàm!) sia alla perfetta cottura di quella delizia del palato. Già prima del pranzo in Oratorio giungeva un profumo da rimaner estasiati, ed alla fine partivano vere e proprie ovazioni da stadio all’indirizzo di Isaia, di Mariangela e del gruppo di cuochi e cuoche. E qui bisogna sottolineare una cosa che forse non tutti conoscono: i nostri bravi sposi facevano di tutto per raccogliere fondi destinati alle mille attività dell’Oratorio, e non “approfittavano” della propria presenza in cucina (anche se sarebbe stato normale) per poter assaggiare le varie leccornie. Anzi, come tante persone del gruppo portavano loro stessi cibo e dolci, tutto a beneficio dell’Oratorio. Grandi! Ma non è finita, c’era pure l’impegno per la chiesa parrocchiale: tutti ricordano Isaia impegnato a preparare i paramenti delle grandi festività ed a reggere l’altoparlante durante le processioni, per ascoltare meglio le preghiere del sacerdote ed i magnifici canti.

C’è una storiella che circola in Oratorio: pare che Isaia, quando era in cucina o fuori all’aperto con lo spiedo, essendo circondato da donne (brave, per carità, ma anche piuttosto “ciciarùne”), quando proprio era stanco di sentir ciacolare staccava l’apparecchio acustico…Ma di certo è una leggenda, mi pare impossibile che un gruppo di donne chiacchieri così tanto!
Il tempo passa veloce: adesso la figlia Marina con il barbuto e simpatico Pepi sono tra i bravi addetti responsabili della cucina dell’Oratorio. E di certo, quando metteranno in tavola lo spiedo, il miglior complimento sarà: «Èl sómèa töt a chél del’Isaia e dèla Mariangela!».

Il nipote Marco (ora professore di musica a Desenzano) scrisse questa emozionante “Ricetta della nonna Mariangela” in occasione dei suoi 65 anni:
“La nonna Mariangela è molto brava a fare la cuoca e per questo le ho dedicato una ricetta, la ricetta della nonna Mariangela:
1000 g di bontà perché è buona come il pane
1500 g d’amore perché vuole tanto bene a tutti noi
700 g d’intelligenza perché mi aiuta a fare i compiti, visto che il suo sogno era di diventare maestra, ma la sua mamma non poteva perché non aveva soldi per farla studiare
960 g di cordialità perché tratta bene tutte le persone e offre il suo aiuto a chi le chiede una mano
500 g di allegria perché dal mattino alla sera è allegra, risponde alle nostre battute e canticchia canzoni di una volta
500 g d’energia perché la sprizza da tutti i pori anche se qualche volta dice che è piena di dolori
Amalgamare con la forza delle sue braccia, che mi stringono in un abbraccio, tutti gli ingredienti, aggiungendo un pizzico di giovinezza. Lasciare lievitare, mettere il tutto in una teglia a forma di nonna Mariangela e farla cuocere nel forno della vita per 65 anni.” Bravo Marco, simpaticissimo!

Il nipote Andrea (ora docente a Villanuova) tempo fa partecipò ad un concorso indetto da Gardaland e dedicato ai nonni. Scrisse questo bellissimo gioco d’immaginazione con il quale venne premiato con una gita al gigantesco Parco dei divertimenti…insieme al nonno, naturalmente!
“Con il nonno Isaia mi piace tanto giocare al gioco del “se fosse”. Oggi lo voglio dedicare completamente a lui:
se fosse un personaggio delle fiabe sarebbe il nano Brontolo, perché brontola, brontola ma in fondo è buono più di tutti noi.
Se fosse un animale sarebbe un bel galletto perché anche lui si sveglia presto e butta tutti giù dal letto.
Se fosse un insegnante sarebbe quello di storia perché riesce a ricordare tutti i fatti che sono accaduti anche quando lui era piccolo.
Se fosse uno sportivo sarebbe un ciclista perché lo vedi sfrecciare per le vie del paese con la sua bicicletta.
Se fosse un piatto tipico sarebbe uno spiedo perché per tutte le occasioni c’è sempre chi lo vuole a cucinare il gustoso spiedo del nonno Isaia.
Se fosse una canzone sarebbe “Con le mani” di Zucchero Fornaciari perché lui è sempre pronto a dare una mano a chi chiede il suo aiuto.
Ed infine se fosse per me non potrei altro che dire che è il nonno più grande che c’è.”
Grande Andrea, chissà che divertimento ad andare a Gardaland col nonno-giovane!

Mariangela e Isaia festeggiano le nozze di diamante. Ma penso che il diamante più prezioso sia il loro amore per la famiglia e per le persone. Auguro agli sposi le cose più belle e tanta salute, e con familiari, parenti, amici e sacerdoti li ringrazio per quello che hanno sempre fatto per la nostra comunità. E tutti insieme cantiamo loro:
“Dille, dille, dille alla mia sposina
che io l’amo, che l’amo tanto
di un amore sincero e santo
e le mie gioie, le mie gioie e i miei dolor
e le mie gioie, le mie gioie e i miei dolor…”

2) Giovedì scorso nella Cattedrale di Brescia il Vescovo ha presieduto la Messa del Crisma, durante la quale per antica tradizione la Chiesa fa memoria dell’istituzione del sacerdozio ministeriale. Tra i molti sacerdoti presenti, c’erano anche don Angelo Nolli e don Flavio Saleri nell’anniversario del 50° di ordinazione (avvenuta per ambedue il 15 giugno 1974). I sacerdoti hanno rinnovato le promesse con le quali si sono impegnati ad adempiere fedelmente il ministero della Parola, a dispensare i misteri di Dio ed a confermare tutta la vita a Cristo. Come ha detto il vicario generale mons. Gaetano Fontana «la nostra povertà ci fa cogliere che siamo “poveri peccatori” e sentiamo che è incolmabile il divario tra il nostro operato e la grandezza del mandato ricevuto. Ma il Signore ci ha scelto, donandoci fiducia. È per questo che vogliamo insieme rendere grazie a Colui che ci ha chiamato ad essere ministri ordinati.»
Ricordo che Monsignor Enrico Tosi, ospite presso le meravigliose suore di Casa San Giuseppe, quest’anno festeggia il 78° anniversario di ordinazione.

La cattedrale di Brescia era affollata di sacerdoti, sebbene un tempo sarebbero stati il doppio. Ricordo quando in parrocchia si raccoglievano le offerte per il nuovo, enorme seminario. Forse perché nei paesi si respirava un clima di fede, forse perché non c’era l’affanno della vita di adesso, molti giovani sceglievano di diventare sacerdoti. Poi ci fu una grave crisi vocazionale, ed i novelli sacerdoti sono sempre di meno: pochi ma buonissimi! Un grande abbraccio a tutti loro, che ci aiutano a vincere la paura e lo sconforto e ci donano solidarietà e speranza.
Una battuta per don Flavio: hai fatto voto di castità, povertà ed obbedienza. Qualora ti pesasse il voto di obbedienza, prova a stare un solo giorno con mia moglie e cambierai subito idea!

3) Mercoledì prossimo a Gavardo al Teatro Salone Pio XI alle ore 20.30 ci sarà la presentazione del libro “90 pagine… più o meno - Le storie che si raccontano a Gavardo”. Il progetto, che l’Amministrazione comunale di Gavardo ha presentato a Fondazione Cariplo all’interno del Bando “Per il Libro e la Lettura”, vede la Biblioteca come capofila mentre l’Associazione Violet Moon e la Cooperativa La Nuvola nel Sacco ne sono i partner. Il nome del progetto nasce come provocazione e parte dalla richiesta che gli studenti pongono alle bibliotecarie quando devono scegliere i libri da leggere tra quelli consigliati a scuola, ovvero che abbiano “90 pagine…più o meno”! Obiettivo del progetto non è necessariamente quello di invitare a leggere “di più” ma di caricare di valore ciò che si legge. Una sfida non semplice considerando che è rivolta in particolar modo ai giovani e per questo motivo si sono dovuti pensare linguaggi diversi e maggiormente vicini alla loro quotidianità.

Il progetto si articola in 4 momenti: Storie di cui parlare (lo Storytelling lab condotto da Marco Cortesi e Mara Moschini al Teatro di Sopraponte e che ha avuto lo scopo di insegnare ai partecipanti le tecniche per raccogliere e raccontare storie) Storie da condividere (partita dal progetto pilota per i bambini in età prescolare Leggere Storie Raccontare Culture basato sul progetto Mammalingua: un gruppo di mamme di nazionalità diverse si sono rese disponibili a leggere libri nella propria lingua madre, libri che sono già conosciuti dai bambini perché precedentemente letti in italiano insieme agli insegnanti) Storie da leggere (pubblicazione del libro con le storie di Gavardo di ieri e di oggi) ed infine Storie da Ascoltare (rappresentazione di alcune delle storie attraverso performance e letture ad alta voce).

Mercoledì ci sarà anche il sottoscritto: leggerò un racconto del signor Francesco Massolini, un baldo giovanotto nato a Gavardo il 28 novembre 1933. Si tratta della storia delle “campane salvate e nascoste” che ha raccontato a Manuela Maioli: purtroppo lei è impossibilitata a venire per impegni precedenti, ed io ho il piacere e l’onore di leggere l’incredibile storia del mitico Cèco Masulì.

4) Venerdì prossimo a Gavardo in Biblioteca alle ore 20.30 ci sarà la presentazione dell’audiolibro “Il giudice Albertano e il caso del giardino invisibile” (Liberedizioni) quinto capitolo della celeberrima saga del Giudice Albertano scritta dall’amico Enrico Giustacchini. “Autunno 1235. La principessa Violante, in viaggio dall'Ungheria alla Spagna per unirsi in matrimonio con re Giacomo d'Aragona, fa tappa a Brescia… Mai come stavolta per Albertano la ricerca della verità sarà una sfida difficile e angosciosa” Introduce la serata l’Assessore alla cultura Ombretta Scalmana, intervengo l’autore e gli attori Valerio Busseni e Monica Panada. Vai Enrico, sempre più in alto (e so che ci saranno altre belle sorprese in arrivo…)!

5) Giovedì scorso ha compiuto 72 anni
il mio coscritto Rinaldo Berta. Quando abitava a Gavardo (la mamma era zia di Diana Scolari, amica di mia moglie) Rinaldo frequentava come me l’asilo delle Suore Orsoline, nel grande e stupendo Monastero di Santa Maria. Eravamo divisi in piccoli, mezzani e grandi, i piccoli li chiamavano “pisóni”. C’era suor Guglielmina, piccola come noi, talmente piccola che ricordava la suora di Fellini in “Amarcord”. E poi c’erano la madre Rosa, madre Francesca, suo Imelda, suor Benedetta, madre Crocifissa…Poi la famiglia di Rinaldo si è trasferita a Villanuova, e spesso lo incontro sulla Via Romana, nel suo buon ritiro dove coltiva l’orto: parlando degli alti e (soprattutto) dei bassi della nostra Juve, mi ha raccontato che è stato carabiniere e che è felice nonno. Augurissimi!

Venerdì scorso ha festeggiato il compleanno l’amico Massimo Scalvini. Massi (così lo chiama tutto l’orbe terracqueo) è figlio di Gino e della Evelì Poletti ed è fratello di Marcello. Ha sposato la bella e simpatica Germana Moreni ed insieme hanno creato una bella famiglia con le figlie Anna e Simona, che hanno donato loro due splendide nipotine.

Massi s’era diplomato presso l’Istituto Alberghiero di Gardone Riviera, con Aldo Abastanotti, Carlo Bresciani detto Charlie, Eugenio Grumi detto Geo e ad Ennio Beltrami. Ha lavorato da cuoco all’Ospedale di Gavardo, e come la moglie si è sempre impegnato nell’Avis, facendo parte del mitico gruppo ciclistico. Erano grandi amici del caro Mirco Comini e della sua famiglia. Massi aveva dedicato a Mirco queste struggenti parole: “Ora ti immaginiamo lassù a girare con bici, sci, a piedi, perché tu eri così, non stavi mai fermo e sicuramente troverai il mitico Teddy, i due Beppe, papà e zio che ti accompagneranno nelle tue avventure, e se un giorno scorgerai dietro di te qualcun altro…saremo noi sempre pronti a seguirti. Ora ti lasciamo partire, per chi rimane è già parte della nostra famiglia…Massimo, Simona, Anna, Paolo e Bea e Cami che ti chiamava Topo… e tutti gli amici che ti hanno accompagnato in questa vita.”

Massi è la simpatia fatta persona, ha un modo tutto particolare di dire le battute, che ti fanno schiantare dale risate. Ha solo un difetto: è milanista, e purtroppo la sua squadra ha superato la mia Juve. Pazienza, sarà per un altr’anno (ma quando arriva sté “altr’anno”?). Augurissimi, Massimo dei Massimi!

Sabato 30 marzo ha compiuto 2 anni Adele, la meravigliosa bambina di mamma Gaia Costa e di papà Giovanni Taraborelli. È nipote dei miei amici Anna Martini ed  Antenore. Auguri Adele, che la tua vita sia sempre una primavera!

Oggi, Pasqua, compie gli anni il sottoscritto. Poiché di me tramite Vallesabbianews sapete vita, opere e (scarsi) miracoli, per questa volta vi risparmio e vi scrivo solo una battuta di Mafalda: “Con l’età arrivano tre cose: la prima è che perdi la memoria, le altre due non le ricordo.”
Favolosi auguri a due persone che compiono gli anni nel mio stesso giorno. Al mio coscritto Carlo Giovannini, che incontro sempre in giro col cane. Carlo ha sposato Marina, che vedo sempre di corsa e mi saluta con un bel sorriso: hanno una bella figlia, Michela. Auguri, coscritto!
Il 31 marzo compie 71 anni Luigi Torri, marito di Ornella Soncina: hanno avuto due gemelli, Luca e Monica. Luigi detto Gigi si è sempre impegnato per la comunità, il papà faceva il barbiere accanto all’Albergo Braga. Auguroni!

Martedì compie gli anni l’amico Sergio Baronchelli, dallo spiccato senso estetico; ama raccontare mille aneddoti su personaggi e vicende del paese, conosce storie di ieri e di oggi. Da ragazzo faceva parte di un nutrito gruppo che la cara signora Tiziana, moglie del dottor Marzollo, ospitava nello svolgimento dei compiti. C’erano Cesare Ferretti, Gabriele Cavagnini, Dino ed Erina Filippini, Elena Giustacchini, Eugenio Monti, Rosetta Amici, Bruna, Margherita ed Emi Avanzi, Carla Giustacchini, Bianca Franzini, il caro Silvano Baronchelli, Franca Cavagnini, Clara Goffi, Aldo Amici, Claudio Fondrieschi, Daniela Mentasti, Giovanni Bosetti, Anna Bendotti… Nei ricordi di quegli ex studenti la signora Tiziana era una “bersagliera”, elargiva ad ognuno attenzione e consigli; grazie al suo metodo di insegnamento la maggior parte dei ragazzi prendeva ottimi voti. E se il quaderno di qualche “zuccone” era pieno di errori, interveniva con decisione per correggere gli svarioni: si narra che qualche quaderno sia “volato” nel vicino Naviglio…

Architetto e juventino di razza, Sergio era un virtuoso del pallone, tant’è che tutti lo chiamavano “Sivorino” per la sua eccelsa tecnica, per i suoi dribbling ubriacanti e per la sua visione del gioco. Auguri, grande Sergio!

Lunedì in Paradiso ha festeggiato il compleanno il caro Padre Ezio Bettini, missionario comboniano. Era nato il 1° aprile 1951: da bambino era stato tra gli studenti del maestro Piero Simoni, come Silvio Lauro, Ivano Maioli, Pierino Massolini, Luciano Monchieri, il caro Silvano Baronchelli e tanti altri. Poi si è innamorato del messaggio di Comboni, che diceva: “Salvare l’Africa con l’Africa”. Ordinato sacerdote il 24 giugno 1978, è andato in Libano per imparare l’arabo. Nel 1981 è stato insegnante di religione a Rumbek (Sud Sudan). In Sud Sudan ha trascorso 23 anni, una vita missionaria marcata da una situazione costante di guerra e di grandi difficoltà per quel martoriato paese. Negli anni vissuti in Italia ha lavorato come promotore di vocazioni missionarie e come incaricato dei laici comboniani. Per 9 anni è stato a Milano amministratore della comunità comboniana dei missionari anziani, non autosufficienti e malati (“combattenti reduci della missione!” diceva). Caro padre Ezio, ho sempre apprezzato le tue omelie durante le Messe, la tua voce serena ma ferma che scuoteva le coscienze, una voce che parlava di una società cosiddetta cristiana ma che spesso è indifferente se non complice delle ingiustizie nel mondo. Come non ricordare padre Giampiero Baresi, don Pierluigi Murgioni, don Giovanni Arrigotti, don Luigi Franceschetti e tutte quelle persone che hanno speso la vita per l’annuncio del Vangelo, discepoli e testimoni dell’amore di Gesù per l’umanità intera? Caro padre Ezio, ti sei sempre impegnato per le adozioni a distanza in Sud Sudan, perché mai e poi mia hai dimenticato quella terra di conflitti etnici e di forti contrasti, hai sempre portato nel tuo animo la tenerezza per quella gente, così lontana e così vicina. Improvvisamente sei tornato alla casa del Padre il 23 maggio 2022: il tuo grande cuore si era fermato, un cuore che ha vissuto sempre per i poveri, gli ultimi, i diseredati della Terra. Ciao, padre Ezio, ora potrai cantare le lodi al Signore insieme a suor Liliana Rivetta, nell’infinito azzurro del cielo.

6) Buona Pasqua a chi non è indifferente
a chi riesce a perdonare
a chi è solo, fragile, disorientato, triste, angosciato
a chi semina tenerezza
a chi si impegna a diventare migliore
a chi è solidale e dà una mano senza chiedere nulla
a chi è lontano ma è vicino col cuore
a chi crede ancora nei sogni e nella poesia
a chi scappa dalle guerre e dalla fame
a chi crede in Cristo risorto e vive la propria vita con coerenza
a chi vede Cristo nelle persone che soffrono anche se di colore e di cultura diversi
a chi non crede ma vive la propria vita con onestà
a chi è separato e manda messaggi d’amore ai propri figli
a chi piange un familiare o un amico
a chi spegne la televisione o lo smartphone per fare due chiacchiere
a chi ha l’entusiasmo di un bambino
a chi vede nero solo quando è buio
a chi è in un letto d’ospedale
a chi non ha nemmeno un letto
a chi adotta i bambini
a chi aspetta un bambino o una bambina
a chi non smette di sperare, nonostante tutto…
Buona Pasqua a tutti, sperando che la colomba della pace non venga abbattuta.

Alcuni eventi:
* oggi, domenica, a Gavardo al Centro Sportivo si conclude il “24° Torneo Internazionale del Garda e Vallesabbia Città di Gavardo” categoria esordienti e giovanissimi: sono iscritte 16 squadre divise in quattro gironi in rappresentanza di 4 nazioni: Italia, Croazia, Romania e Ungheria con circa 300 ragazzi; sport e solidarietà con le associazioni FratelliXsport e Fallo col cuore, grazie all’Ac Gavardo guidato da Giorgio Tonoli (www.torneointernazionalecittadigavardo.it )
* oggi e lunedì a Sabbio Chiese nella Sala Comunale mostra di pittura “Due mondi” della pittrice Mariarosa Marchini e del pittore Jerome Giustini (dalle ore 15 alle 19)
* a Sabbio Chiese presso il Santuario della Rocca mostra “Le stagioni di Armando Tomasi – un pittore valsabbino e il suo mondo” (aperta venerdì, sabato e domenica dalle 14.30 alle 18.30 fino al 5 maggio)
* lunedì a Villanuova “Sportland: passo dopo passo” partecipa, corri, migliora
organizza F.O. Running Team con Sportland e Diadora ritrovo ore 18 inizio allenamento ore 19 per un’ora di corsa
* mercoledì a Gavardo in Biblioteca dalle 15 alle 17.30 “Libera la tua creatività” porta un’idea di cosa vuoi creare e la realizzeremo insieme (Hub tecnologico per ragazzi 11-17 anni gratis previa iscrizione, ci si può iscrivere ad un solo appuntamento settimanale 0365 377482 biblioteca.civica@comune.gavardo.bs.it)
* mercoledì a Gavardo al Centro Sociale dalle 14.30 alle 16.30 laboratorio del cuoio condotto dal mitico Cisco per “Pomeriggi in compagnia” (info Anna 0365 32522)
* mercoledì a Sopraponte in Oratorio Punto d’Incontro dalle ore 15 alle 16 “Pomeriggi in compagnia” (info Elide 347 8580827)
* mercoledì sera a Sopraponte in Oratorio ore 20 Torneo di Burraco 4 smazzate: 3 turni Mitchell, pausa con rinfresco, 1 turno danese, 15 € a coppia, iscrizioni: Mariagrazia 3475616298, Mariangela 3467829964, Giovanni 3394996199 (solo messaggi WhatsApp) stop al raggiungimento di 15 tavoli
* mercoledì a Gavardo al Teatro Salone Pio XI ore 20.30 presentazione del libro “90 pagine… più o meno - Le storie che si raccontano a Gavardo” con la partecipazione di Daniele Gozzetti
* mercoledì sera a Calvagese della Riviera nella sala consiliare secondo incontro informativo per imparare comportamenti e tecniche di difesa semplici ed efficaci, per affrontare lo stalking e le violenze domestiche con i relatori: dott. Massimiliano Basile, Psicopedagogista e Criminologo; Personale della Questura di Brescia Divisione Anticrimine della Polizia Di Stato; Roberto Cerati, maestro di Karate, cintura nera 5° Dan, istruttore di difesa personale (la partecipazione è gratuita)
* giovedì a Soprazocco in Oratorio dalle 15 alle 16 Momenti informativi con il medico dottor Giovanni Filippini (info Pierino 340 3332823)
* da venerdì fino all’8 a Gavardo il Circo Busnelli nel piazzale accanto al Bennet
* venerdì al Centro Sociale di Gavardo dalle 14.30 alle 16.30 gioco burraco a cura della brava Mariangela
* venerdì a Gavardo in Biblioteca ore 20.30 presentazione dell’audiolibro \Il giudice Albertano e il caso del giardino invisibile\ (Liberedizioni) quinto capitolo della celeberrima saga del Giudice Albertano scritta dall’amico Enrico Giustacchini,
intervengo l’autore e gli attori Valerio Busseni e Monica Panada (ingresso libero, info
Ufficio Cultura 0365 377462 cultura@comune.gavardo.bs.it )
* sabato a Gavardo in Biblioteca “Gruppo di gioco” con favolosi giochi da tavolo
* sabato a Salò al “Salòttino” di via Fantoni “La stanza dell’arte” workshop di autoritratto con fotografia istantanea a cura di Cinzia Battagliola (info e iscrizioni 3387131440)
* sabato a Sabbio Chiese presso il Santuario della Rocca alle ore 15 “Forme in gioco” laboratorio dedicato all'arte per bambini dai 5 anni in su
* sabato a Bagolino nel Palazzo San Giorgio ore 16 apertura della mostra “Le stagioni di Armando Tomasi – un pittore valsabbino e il suo mondo” (aperta venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19 fino al 5 maggio, la presentazione sarà sabato 13 aprile ore 17.30)
* sabato a Vestone presso l’Associazione Via Glisenti 43 ore 16.30 inaugurazione presso l’Auditorium della mostra “Le stagioni di Armando Tomasi – un pittore valsabbino e il suo mondo” (aperta venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19 fino al 5 maggio)
* sabato a Gavardo al Teatro Pio XI ore 20.30 Artpoint Academy apre la stagione con “Game Over viaggio attraverso i mondi” cortometraggio realizzato dal gruppo Teatro Ragazzi e “Un delitto quasi perfetto” spettacolo realizzato dal gruppo Teatro Adulti (info e prenotazioni Jessica 3478404823 e Jlenia 3316466731)
* sabato a Brescia al Teatro del Liceo Foppa in via Cremona 99 ore 20.45 replica “La bolla” (tratto dal libro “Autismo, pensieri e parole” a cura di Federica Belleri) con Paola Bettini, Manuela Bonacina, Roberto Rizza, Rosanna Castelnuovo, Chiara Costa, Dolores Crescini, Annamaria Della Patrona, Flavia Gasparini, Stefano Pellegrini, Maria Vogelezang, con la partecipazione straordinaria di Adriano, Francesco, Gianpiero, Marselo, Nicolas e Nicolò, regia di Francesca Martinelli
* sabato sera a Barghe al teatro Oratorio “Libera uscita” con Paola Rizzi (pare sia già sold out, come ormai è consuetudine quando c’è la Signora Maria)
* domenica ore 14.15 “Passeggiata in giallo 2” camminata ad anello di 8,5 km a Rezzato e Botticino, al termine visita guidata alla Rotonda di Santa Maria Vallis Viridis di Rezzato (ritrovo al Santuario della Madonna di Valverde -parcheggio Cimitero, iscrizione 5 € compresa assicurazione, maglietta per i primi 200 iscritti, pagamento in loco prima dell’evento, info donneperledonne.brescia@gmail.com )
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!                                 

maestro John

Nelle foto:
1) Mariangela e Isaia sposi innamorati
2) Massimo Scalvini (con gli occhiali) dietro la bella moglie Germana, durante le nozze al momento della firma (dall’espressione di Massimo pare ormai rassegnato…)
3) Luigi Torri (a sinistra) con coscritti e amici (dal facebook di Terry Goffi)
4) Il caro Padre Ezio con i familiari il giorno della Prima Messa

Grazie di cuore a Daniela Cavagnini ed a mia nipote Donata Franceschetti