21 Agosto 2022, 09.00
Blog - maestro John

Ciao Gabriella, ciao Anna

di Maestro John

I giorni scorsi ci hanno lasciato due belle persone, Gabriella Ranesi e Anna Leni: Pioveva. E sembrava che le gocce di pioggia fossero lacrime. Tante persone e tanti amici ora le stanno piangendo. Perché Gabriella e Anna sono state due persone meravigliose, che credevano nei valori della famiglia, della condivisione e dell’amicizia

 
Gabriella Ranesi è mia coscritta, abbiamo frequentato l’asilo dalle suore Orsoline. C’è anche lei nella foto che conservo gelosamente, con la Madre Rosa, noi bambini pieni di speranza, la bandiera italiana e la Madonnina che guarda al cielo. 
 
Gabriella era figlia di Emilio Ranesi e Dina Cobelli, che gestivano un negozio di frutta e verdura a Gavardo, in via Quarena. Ricordo che la mia mamma si serviva quasi sempre da loro. Esponevano cassette di fantastici funghi porcini, che molta gente acquistava, anche da fuori paese. 
 
Gabriella è la minore di tre fratelli: il maggiore, Bruno, lavorava all’Enel ed ha sposato Rosanna, con la quale ha avuto Germana, figlia unica strappata alla vita a soli 39 anni. Bruno lo vedo camminare ogni giorno sulla strada per il cimitero, ed è una cosa che mi stringe il cuore. Poi c’è la dolce Alba, moglie del simpatico Pierino Massolini. 
 
Dopo le Scuole Medie Gabriella è divenuta segretaria d’azienda. Ha lavorato presso la ditta Portesi a Virle, quindi presso varie Case di Riposo, mentre il marito Bruno Bonardi, che ha sposato il 25 aprile 1975, ha continuato per alcuni anni l’attività nel negozio di via Quarena. 
 
Vivevano a Prevalle, San Zenone, dove ho insegnato e dove talvolta incontravo Gabriella, sempre sorridente e affettuosa. Ha avuto una bella famiglia, i figli Barbara (che abita a Serle con Massimiliano e le ha regalato i nipoti Alessandro e Niccolò) e Cristian (che abita a Ghedi con Karin ed hanno avuto i figli Azzurra e Filippo). 
 
Gabriella ha accudito i suoceri e si è data sempre da fare per gli altri. Leggo che le ceneri della cara Gabriella verranno tumulate presso il Cimitero di Gavardo con il papà Emilio Ranesi, e mi commuovo. 
 
Leggo che i familiari esprimono un particolare ringraziamento all’OBI (Osservazione Breve Intensiva) Pronto Soccorso di Gavardo, allo staff medico ed in particolare ai cugini dott. Zabbialini ed alla dott.ssa Bonetti per averla accudita con tanto affetto sino all’ultimo respiro. 
 
Tutti ricorderanno la bionda Gabriella con un affetto sincero, perché Gabriella era una persona buona. Il suo sorriso e la sua dolcezza rimarranno per sempre.
 
Il giorno successivo è giunta un’altra triste notizia: anche Anna Leni ci aveva lasciati. 
Era all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, seguita dalle equipe dei reparti di cardiochirurgia e terapia intensiva.
 
Anna è nata il 28 giugno 1954 ed è coscritta di mia sorella Valentina. È figlia di Santina Poletti e di Giovanni Leni; suo fratello Angelo ha lavorato in banca San Paolo ed è un camminatore alla scoperta di nuovi paesaggi. 
 
Come Angelo, conosco anche Anna dai tempi dell’oratorio: sempre entusiasta, con la sua voce argentina ed il suo viso sempre allegro. Ha avuto una vita piena, intessuta di amicizie e di affetti. 
 
Anna si è sposata con l’amico Ivano Maioli, con il quale ho vissuto bei momenti sia all’oratorio, sia alla colonia in Magno. Quando ero alpino a Merano, al ritorno dalla licenza Ivano spesso mi accompagnava con la sua Mini fino a Trento, dove faceva il militare. 
 
Ivano è stato insegnante al Centro di Formazione Professionale SCAR di Roè Volciano, ed è una persona impegnata in mille iniziative. Come Anna, che era impegnata nell’associazione di volontariato AVG e nelle attività parrocchiali.
 
Anna era ragioniera e lavorava in Tribunale a Brescia, per un periodo ha lavorato a Salò. Anna e Ivano hanno avuto la gioia di due figli: Donata (nata nell’80, che con Gerry le ha dato la gioia dei suoi amati nipotini Sebastiano e Samuele) e Alberto, nato nell’84.
 
Circa 15 anni fa Anna era stata sottoposta ad un delicato trapianto di cuore. Ma anche quando ha vissuto periodi difficili, li ha sempre affrontati con un coraggio ed una forza ammirevoli.
 
So che Anna l’estate si recava molte volte al mare con un bel gruppo di amici. L’ho incontrata spesso all’incontro con i “vecchi” curati di Gavardo, ora divenuti parroci, nella splendida frazione di Limone. 
 
Ricordo una bella giornata trascorsa con tanti amici ed amiche a Ponte Caffaro, quando siamo andati a trovare don Eugenio Panelli, il nostro indimenticato curato (come don Flavio, don Gabriele e tanti altri) …
 
Così è scritto sul biglietto che riporta una splendida Anna sorridente: «Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede».

Sua figlia Donata, al termine della Messa e prima della preghiera del volontario letta dall’amico Ernani, ha letto queste profonde parole, una vera poesia:
 
«Cara mamma, non posso pensare a cosa non ho più di te. Ma posso pensare a cosa mi rimane di te…
Mi rimane la tua grande forza nell’affrontare una vita sempre in salita, e la pazienza di non lamentarti mai di quanto la vita ti avesse tolto.
Mi rimane la generosità con cui offrivi sempre il tuo aiuto a chiunque avesse bisogno.
Mi rimane l’abbraccio confortante delle tue dolci attenzioni di mamma che riversavi su di noi facendoci sentire sempre protetti e amati.
Mi rimangono le tue ricette, per te il cibo era cura, presenza.
Mi rimane il tuo essere una nonna amorevole, presente e una moglie straordinaria, che cammina sempre al fianco del proprio compagno e non lascia mai la sua mano…
Mi rimane la gratitudine per quanto la vita ti avesse donato e l’amore che nutrivi per essa.
Mi rimane la tua fede, salda, incrollabile…tu non vacillavi mai…o meglio non lo facevi vedere mai.
Mi rimangono i tuoi consigli, le nostre chiacchiere e le serate passate tutti insieme.
Mi rimangono i tuoi amici, tutte le persone che ti hanno amato attraversando la tua vita, tu rivivrai attraverso i loro racconti.
Mi rimane la gioia di aver visto in questi giorni dolorosi l’affetto che tantissimi hanno dimostrato verso di te e verso tutti noi.
Mi rimane il tuo amore che alla fine è l’unica cosa che conta e grazie a questo la nostra famiglia porterà avanti la tua storia…».
 
Come si faceva a non piangere? Ora Anna è in Paradiso, dove non ci sono dolori, tristezze né cattiverie. L’altro giorno pioveva. Ora c’è il sole. Il cielo è azzurro. L’aria è limpida, chiara, dolce. Come Gabriella e Anna.

 
 
Nelle foto:
1) Gabriella all’Isolo con la sorella Alba
2) Anna volontaria con l’amica Bruna 
3) Gabriella (al centro) con due amiche   
4) Anna con Ivano (i secondi da destra) e molti amici 
(grazie a Pierino Massolini, Jose Baccaglioni, Bruna Valdini e Roby Ortolani)
 


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