I gioielli sono preziosi, donano luce e bellezza. Come tante persone, che donano agli altri affetto, ascolto ed un sorriso. Oggi il ricordo due persone, alcuni eventi e sei compleanni
* Oggi alle 16.30 al Teatro Salone di Gavardo a grande richiesta torna “
W il nuovo parroco!” che il Gruppo Teatrale Gavardese ha dedicato a don Dario Guerra per il 50°di sacerdozio.
E se l’avete già visto? Meglio, repetita iuvant! Grazie alla Parrocchia ed al sempre disponibile Giancarlo Cargnoni.
* Giorni fa ci ha lasciati il Cav. Giovanni Tobanelli, aviere. Era un ottimo sarto per uomini, prima in via Elisa Baldo poi al condominio Bettini.
Aveva un negozio di tessuti in Piazza De Medici. Da anni era impegnato con Antonio Abastanotti e Luigi Orlini a raccontare il bombardamento di Gavardo di cui era stato diretto testimone.
Alla moglie Bianca, ai figli Massimo e Diego ed ai familiari porgo le più sentite condoglianze.
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Domenica scorsa si è commemorato il 4 novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Dopo la Celebrazione di don Italo, la commemorazione alle lapidi dell’ospedale ha visto la partecipazione di Autorità comunali, associazioni combattentistiche, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile e del prof. Angelo D’Acunto.
Bello vedere molti scolari delle primarie Statale e Parrocchiale accompagnati dalle insegnanti.
La brava maestra Maura Maruelli mi ha detto che i brani letti dai ragazzi erano tratti da “Il nemico”, una favola contro la guerra.
Le bande Nestore Baronchelli e Viribus Unitis hanno poi accompagnato il corteo per un saluto musicale agli emozionati ospiti della Rsa La Memoria. La Vicesindaco Scalmana ed il Capogruppo di minoranza Molinari hanno poi deposto un vaso di fiori presso la cappella del Cimitero.
* Nel pomeriggio ero impegnato a Brescia per i
l 150° della Congregazione delle Suore Comboniane e per la rappresentazione dedicata a suor Liliana Rivetta “Cara Liliana” che l’amico Deni Giustacchini ha magistralmente interpretato.
Non ho così partecipato all’ingresso come nuovo parroco dell’Unità Pastorale di Bedizzole di
don Gabriele Banderini.
Mia moglie e gli amici Daniela, Anna ed Antenore mi hanno raccontato che è stato davvero un ingresso trionfale, con banda, striscioni di benvenuto, una Messa memorabile ed una festa a base di ogni delizia culinaria. Su questo non “nutrivo” dubbi, vero don Gabriele? Ad multos annos, pure i bedizzolesi ti apprezzeranno per il tuo motto: “Mèsse cürte, mangiade longhe!”
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Ci ha lasciati Guido Piccoli. Suo padre si era trasferito a Gavardo da Brescia, lavorava al Lanificio ed è stato tra i fondatori della squadra di calcio. Con la moglie Vittoria Bresciani ha avuto due figli, Carlo e Guido. Dopo che Vittoria è salita in Paradiso a soli 34 anni, Angelo si è sposato con Rina Giustacchini (sorella della Ninì e della Libera), dal loro amore è nata figlia Leda, che ha poi sposato il Lanfranco De Agostini.
Martedì ho partecipato ai funerali del caro Guido. C’erano moltissime persone, tra le quali molti giovani ed i volontari del Gruppo Saharawi. Al termine della Messa, celebrata da don Italo con don Carlo Tartari, ho ascoltato i commoventi messaggi dei familiari del caro Guido. Chiedo scusa se li ho sforbiciati qua e là…
La figlia Elena.- “
Caro, amato papà e nonno Guido, vediamo se ce la faccio ad esprimere ciò che sento. Io e te, tanto simili: in certi momenti fragili, pervasi da una sottile malinconia, attraversati da domande senza risposta; in altri, inaspettatamente forti ed appassionati. Hai saputo trasmettere ai tuoi nipoti la passione per lo sport e valori solidissimi: il senso della vittoria ma anche della sconfitta, l’importanza di un allenamento tenace, dell’impegno costante e di uno stile di vita sano, l’allegria, la lealtà. E ti sembra poco?
Attento e sensibile, elegante e corretto sul campo da tennis e nella vita di ogni giorno.
A quanti ragazzini e a quante ragazzine hai insegnato a tenere in mano la racchetta, ad essere concentrati per colpire e lanciare la pallina all’avversario. Efficacemente e dolcemente educatore di molti, atleta solare, generoso, ospitale; sempre
pronto a rivolgere un complimento e a fare una battuta scherzosa.
Così ti vogliamo ricordare. Sarai in tanti piccoli, infiniti dettagli. Nel luccichio, nel suono melodioso, nello scorrere incessante del tuo fiume. Nella terra rossa dei tuoi amati campi da tennis. Nel sole che splende in un cielo terso. Nella tenera stella che brilla nella notte. Negli sguardi, nella voce, nei gesti di chi ti ha voluto bene e ti è stato sinceramente amico. Da parte mia, di Massimiliano, di Marco e di Roberta un grazie immenso a te mamma Lucrezia che ti sei sempre presa cura del papà, con il sorriso, sdrammatizzando la situazione, con pazienza ed amore incondizionato senza mai farci pesare nulla. Che grande dono due genitori come voi!
Essere stati amati tanto profondamente ci protegge per sempre. Papà vivrai in eterno in quella parte di te che ci hai donato. Stanne certo. Tua figlia Elena”
Il figlio Marco.-
“…In questi giorni, papà, abbiamo sentito il sapore del Bene: il sale con il quale hai condito le relazioni, il colore dei gesti di armonia che hai sempre disegnato.
In poche ore, tutta un’esistenza nei racconti delle persone che sono venute a salutarti: i giochi da bambino nei cortili polverosi delle fusine, tra il Chiese e il Naviglio, il basket e il calcio all’oratorio, le serenate a Villanuova e la festina di un ultimo dell’anno con la tua Lucrezia che qualche anno dopo sarebbe diventata la tua amata sposa e poi la nostra super mamma, il lavoro alla Falck di Vobarno, la partenza con la A112 per le villeggiatura a Treviso Bresciano e poi il tennis, la passione di una vita: quante ore sulla terra rossa del Rimbalzello ad insegnare il diritto e il rovescio, quanta eleganza nei tuoi colpi che spiazzavano l’avversario nei tornei, quanti trofei, quante calde estati accarezzate dal lago!
Abbiamo scritto negli annunci: “vivremo in eterno anche in quella parte di noi che abbiamo donato agli altri”. Grazie per questi tuoi doni che ci portiamo dentro e che cercheremo, con fatica, di coltivare: il gusto della semplicità e della giustizia, il senso della pacatezza, il piacere delle tavolate conviviali, la gioia dell’ospitalità e di una casa sempre aperta, il fascino della discrezione, la sapienza percepibile delle emozioni silenziose, il rispetto delle diversità, il rigetto dell’invidia e del rancore, l’accettazione umile della malattia e della disabilità, l’orgoglio di veder crescere i figli nelle loro famiglie e di farsi abbracciare dai nipoti, il godere del calore del sole che anche sabato scorso hai assaporato in riva al Chiese e nel giardino di Villanuova.
E, ancora, penso al dono della riconoscenza racchiuso in quelle poche parole che mi dicesti tre anni fa, in ospedale: “Ho avuto una buona vita, ma soprattutto sono stato fortunato ad avere la vostra mamma”. Davvero, che strano e che bello. Oggi, non alla fine della storia, ma all’inizio della tua passeggiata nella Luce, ci torna limpida e splendente l’immagine di un papà, di un marito, di un nonno, di un amico, di un maestro che ha saputo lasciare tracce profonde, pur facendo passi leggerissimi, quasi a non voler mai commettere alcun fallo di piede in questo match lungo una vita.
Ciao papà, grazie e fatti subito un doppio con San Pietro, che dicono sia forte.
Marco”
E le parole della moglie di Guido.-
“Grazie Guido, la tua gentilezza, la tua finezza d’animo, il tuo modo di porti sono stati gli elementi che mi hanno colpito dal primo momento che ti ho incontrato.
Eravamo entrambi giovanissimi. D
a allora ne abbiamo fatta di strada, ben 56 anni di matrimonio, sempre sorreggendoci a vicenda nell’affrontare le vicissitudini che la vita ci ha riservato. Grazie per essere stato il compagno di una vita, sempre orgoglioso di me e della tua famiglia. Proteggi i tuoi adorati nipoti!
Nell’attesa di rincontrarci in cielo per l’eternità, grata per tutto ciò che mi hai donato con la tua bontà d’animo, la tua Lucry.
Infine i nipoti.- “
Caro nonno, in questi anni ci hai regalato emozioni e ricordi che ci porteremo con noi per tutta la nostra vita.
Non riusciamo ad immaginare una vita senza di te ma siamo convinti che con la nostra unità e fraternità riusciremo a passare questo momento buio soprattutto grazie al tuo aiuto che sarà costante da lassù.
Sei stato un punto di riferimento nella nostra vita e riuscivi sempre a tirarci su di morale quando qualcosa non andava. Vorremmo dirti tante cose in questo momento, ma la cosa a cui teniamo di più è ringraziarti per l’insegnamento che ci hai dato e le persone che ci hai fatto diventare. Con grande affetto i tuoi nipoti Francesco, Matteo, Filippo e Tommaso.”
Penso che questi messaggi siano il miglior saluto per i primi passi nel Cielo del caro Guido.
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Una bella notizia: l’amico Ernani Cortini è stato riconfermato presidente dell’Associazione Volontari Gavardesi, un gruppo davvero straordinario, impegnato nei trasporti di persone presso ospedali o cliniche per visite o ricoveri, nei pasti per anziani a domicilio, nei servizi presso le due case di riposo, nel servizio di vigilanza presso la scuola dell’infanzia…Grandi!
Alcuni eventi:
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oggi, domenica, Raccolta di San Martino nelle Parrocchie di Gavardo, Sopraponte, Soprazocco, Vallio Terme e Muscoline: il ricavato sarà utilizzato per un progetto a sostegno della popolazione del Togo
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stamane a Sabbio Chiese Giornata Provinciale del Ringraziamento organizzata da Coldiretti Brescia: Messa, benedizione dei mezzi agricoli e buffet all’oratorio
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oggi a Gavardo alla Casa sull’acqua in Vicolo Selvini 12, mostra fotografica collettiva “Corpo al Corpo” di Barbara Carioli, Martina Silingardi, Ilaria Maestri e Gloria Mezzadri organizzata con l’Associazione La rosa e la spina
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a mezzogiorno il festival Strabilio e il ristorante Rock di Bione organizzano ‘Alakazam’, pranzo extra-ordinario col mentalista Matteo Filippini ed il prestigiatore Mariano Navetta
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a Gavardo “Donne di casa nostra”, passeggiata di un’oretta tra le vie del paese sulle tracce di quattro donne gavardesi, accompagnati dalla prof.ssa Emilia Nicoli (due turni: ore 14.30 e 15.30)
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a Villanuova pomeriggi Danzanti al Circolo ACLI
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mercoledì al Centro Sociale di Gavardo Laboratorio del cuoio condotto da Cisco
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mercoledì sera al Cinema Aurora di Ponte Caffaro per la rassegna dedicata alla montagna film “The last mountain”
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sempre mercoledì sera Torneo di Burraco all’Oratorio di Gavardo
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enerdì sera al Salone di Gavardo Paolo Borzacchiello continua il corso per genitori e insegnanti organizzato dalla scuola materna Morelli Rebusca di Muscoline
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venerdì al Centro Sociale di Gavardo Laboratorio di Burraco, conduce Mariangela
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nei ristoranti di Serle tutti i venerdì cena per la rassegna “Profumo di spiedo”
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venerdì sera per “Parole di Donne e donne di Parola”
nella Biblioteca di Gavardo Monica Marmentini e Ary Bazzani racconteranno dei loro libri e della loro scrittura, a quattro mani, di madre e figlia, modera la brava Chiara Massini dell’Associazione Brescia si legge
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sabato ore 20.45 e domenica ore 18
al Teatro Salone di Gavardo proiezione di “Edith, una ballerina all'inferno”, opera dell’Associazione gavardese Violetmoon: la storia vera di una ballerina che sopravvisse all’orrore di Auschwitz
*Questa settimana compiono gli anni sei persone a cui voglio bene.
Mio cognato
Gabriele Avanzi, sindaco di Gavardo dal 1975 al 1985, impegnato coi volontari del gruppo Mali e con Cuore Amico ed ora nonno felice!
I miei meravigliosi nipoti gemelli
Rosario e Filippo Ardesi e mio nipote Sergio Avanzi, avisino e grande ciclista di fede bianconera.
La mia amica
Rosa Micheli, donna bella, simpatica e intelligente (strano eh? eh eh eh!) con cui ho recitato centinaia di spettacoli col Teatro Poetico Gavardo.
Da qualche parte del cielo compie gli anni
mia cognata Giovanna Maccarinelli, dolcissima moglie di Luigi: da lassù veglierà sugli splendidi nipoti Mary Joe e Leone Sky.
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) Guido Piccoli con la moglie
2) Gruppo di famiglia con Guido
3) L’ingresso a Bedizzole di don Gabriele, il tricorno gli va un po’ stretto…(Foto dell’amico Antenore)
4) Valentina Avanzi (la perpetua) e Guido Assoni (il parroco) alle prove di “W il nuovo parroco!”