16 Gennaio 2024, 08.00
Blog - 21 grammi di psicologia

Il critico interno

di Sabina Moro

“Impara a piacere a te stesso. Quello che pensi tu di te stesso è molto più importante di quello che gli altri pensano di te”.
Cinque consigli utili per gestire il proprio critico interno e preservare la propria autostima


Il critico interno è la voce che senti dentro di te che può essere sia esigente da spingerti ad assumere un comportamento impeccabile, sia critica da farti sentire spesso in colpa, giudicandoti come responsabile di ogni fallimento e non facendoti sentire mai all’altezza o di valore.

In questo articolo vediamo insieme alcuni consigli utili per gestire la propria parte interna critica e preservare la propria autostima.

1. Distingui i pensieri dalla realtà: quando i pensieri diventano particolarmente intrusivi, spesso si può perdere la connessione con la realtà e credere che i pensieri siano la descrizione reale di me e di quello che sto vivendo, portandoci lontano dai dati di fatto. In questi casi utilizza un approccio più razionale, datti uno stop, allontananti dalla situazione, osserva dall’esterno quello che sta succedendo e procedi con consapevolezza, senza assumerti ogni responsabilità;

2. Scopri di chi è la voce: spesso si pensa che la voce che proviene dal nostro interno sia la nostra ma ciò non è la verità. La voce interna è una voce che si è interiorizzata nel corso del tempo tramite i giudizi che ci sono stati dati da persone a noi vicine (genitori, insegnanti, allenatori, amici, ecc..). Queste persone sono state critiche ed esigenti con noi, e ciò ha portato ad imparare ad essere esigenti e critici anche noi con noi stessi;

3. Tutti hanno il proprio critico interno: la maggior parte delle persone ha un critico interno o esigente, l’unica differenza è che alcune persone hanno imparato a depotenziarlo e a ridurre la carica emotiva che attiva su di sè. Puoi imparare a gestirlo al fine di vivere una vita degna di essere vissuta. Ricorda inoltre che, a volte, è funzionale avere il proprio critico in quanto protegge e aiuta a raggiungere i propri obiettivi, motivando e stimolando ad essere ambiziosi;

4. Corri a svagarti: accetta le parole che ti sono state dette dalla tua parte critica e poi vai avanti, non continuare a rimuginare, a ruminare o a combattere con le sue parole. Lasciale scivolare come fossero nuvole, prendi il tuo abito migliore ed esci a svagarti in attività per te piacevoli. Le attività esterne possono aiutarti a spostare l’attenzione su altro e a ridurre i pensieri negativi, liberando la tua mente;

5. Concedigli di parlare: scegli un momento all’interno della giornata, di una decina di minuti, e concedi al tuo critico interno di potersi esprimere liberamente. Con gentilezza cerca di prendere nota su un quaderno di quello che per lui non va, dei suoi giudizi, dubbi, critiche, e delle conseguenze catastrofiche che si aspetta possano accadere. Piano piano ti accorgerai che il dialogo sarà sempre meno intenso e l’impatto emotivo su di te diminuirà;

6. Scrivi pensieri positivi: cerca e scrivi su un diario, un post-it o inviati una mail, delle frasi positive che hai elaborato personalmente o che persone care hanno detto su di te. Scrivi i tuoi punti di forza, le tue qualità e i risultati che hai raggiunto nel corso della tua vita. Nei momenti di crisi, quando il critico interno si attiva maggiormente, puoi rileggere quello che hai scritto e cercare di risollevare il tuo umore con una visione più realistica della realtà.

Se deciderai di continuare a rispondere a quei pensieri intrusivi o combatterai per far tacere la tua voce interna non farai altro che farla diventare più forte e potente. Imparare queste strategie e assumere un dialogo interno positivo può portare a sviluppare una voce interna che possa fare da guida protettiva e che ci supporti nei momenti di crisi o nei fallimenti, infondendoci speranza per il futuro e riducendo emozioni quali vergogna o senso di colpa.

Dott.ssa Moro Sabina
3934107718
sabina.moro@outlook.it
Instagram: 21grammi_di_psicologia



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