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mercoledì, 28 febbraio 2007 Aggiornato alle 00:00Bocce

Il rilancio di un glorioso sport

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Il gioco delle bocce è a rischio, praticato come è soprattutto da adulti e anziani. E per «salvarlo» da una possibile estinzione, a Vobarno hanno messo in atto una strategia precisa.
Il gioco delle bocce è a rischio, praticato come è soprattutto da adulti e anziani. E per «salvarlo» da una possibile estinzione, a Vobarno hanno messo in atto una strategia precisa: le gare vanno bene, ma al primo posto ci deve essere la promozione tra i ragazzi delle scuole.

L’idea è venuta al presidente dell’As Vobarno bocce, Leni Mabellini, insieme al gruppo dirigente. «Oggi ci ritroviamo con 99 tesserati, e con un’età media dei giocatori che continua a crescere.

Più diventiamo vecchi, più il gioco delle bocce, a Vobarno, rischia di morire. Quindi abbiamo deciso di correre ai ripari. Per Pasquetta abbiamo in programma nel nostro bocciodromo, inaugurato nel 1986, una gara nazionale juniores per ragazzi dagli 11 (esordienti) ai 18 anni (allievi).

L’evento coinvolgerà piccoli giocatori di tutta Italia, e anche di Vobarno».
Nel frattempo, l’impianto della cittadina ha già ospitato circa 230 ragazzi delle scuole media ed elementare, ai quali sono state offerte lezioni teoriche e dimostrazioni pratiche di gioco.

«Poi siamo passati alla raccolta delle adesioni - prosegue il presidente - e oggi ci ritroviamo con alcuni bocciofili esperti e un istruttore qualificato, ma anche con 25 ragazzi che stanno frequentando, fino ad aprile, un corso che si svolge il martedì e il venerdì dalle 16 alle 18. L’obiettivo? La partecipazione, a Pasquetta, al campionato nazionale juniores che ospiteremo».

La storia della Vobarno bocce è iniziata nel lontano 1923, quando le società erano due con circa 240 tesserati, 140 per la Falck e 100 per il Cral. La storia più recente inizia invece nel 1976, con la realizzazione di 3 campi scoperti nell’attuale Centro sportivo, e prosegue nel 1986 con l’inaugurazione del nuovo bocciodromo. Ovvero l’impianto attuale.

Nel '93 la svolta, con Ulisse Rizzardi presidente: il gruppo inserito nella Polisportiva diventa una associazione sportiva autonoma.

m.pas.
Da Bresciaoggi