Il desiderio di esplorare è innato in noi pescatori, la curiosità di scoprire e sperimentare, il tutto accompagnato da una sana adrenalina che scorre veloce nelle vene.

Dal ponte in cui mi trovo con l'amico Cristian, ammiriamo la potenza del fiume nel suo incedere deciso verso valle cercando i migliori spot e ipotizzando il percorso da intraprendere; la tecnica dello spinning sarà impegnativa, dato il livello, e pertanto a farla da padrone saranno rotanti pesanti (dal classico Martin del 12-15 ai classici meps del nr.4) oppure esche siliconiche.

Siamo alla ricerca della trota marmorata, un pesce fantastico e alquanto arduo da catturare che sappiamo essere presente in questo fiume (a monte di questa scelta infatti è stato fondamentale ricercare su internet o chiedere informazioni ai guardiapesca della zona).

Da subito l'impatto non è stato semplice ma una volta appurata la velocità della corrente siamo riusciti a manovrare correttamente il rotante e a farlo 'lavorare' al meglio nelle zone 'calde'.
Ed è proprio vicino a riva in un rigiro d'acqua che una mostruosa marmorata si mostra in tutta la sua bellezza ma i suoi attacchi all'artificiale risultano piuttosto svogliati (l'acqua è particolarmente fredda a causa della molta neve disciolta) e, dopo alcuni lanci, il 'mostro' svanisce nella corrente.
Altri esemplari si palesano ma col medesimo risultato.

Decidiamo quindi di provare una zona più a valle: Cristian mi chiama a gran voce, la canna è piegata, corro verso di lui con il guadino in pugno e, con sommo stupore, salpo un meraviglioso barbo! Incredibile! A spinning!!.
Non passa molto che Cristian stavolta si presenta con un enorme cavedano.
Il sottoscritto poco dopo ferra una trota di buone dimensioni, che però, dimenandosi con forza riesce a slamarsi.

Quante emozioni! Questo fiume ci ha riservato gradite sorprese e sicuramente non vediamo l'ora di affrontarlo nuovamente.
Alla prossima avventura...