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lunedì, 5 febbraio 2007 Aggiornato alle 00:00Urbanistica

Approvata la variante al PRG di Vobarno

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Ci sono volute due interminabili riunioni del consiglio comunale per esaminare le duecento osservazioni presentate in ordine alla variante generale al Piano regolatore generale di Vobarno

Ci sono volute due interminabili riunioni del consiglio comunale per esaminare le duecento osservazioni presentate in ordine alla variante generale al Piano regolatore generale di Vobarno. Ben 196 sono state avanzate dai cittadini, e altre 4 le avevano firmate la Comunità montana della Valsabbia, l’Asl, l’Arpa e la Provincia. Un’opera di analisi e controdeduzione che ha richiesto a consiglieri e assessori 15 ore di lavoro.

Ma alla fine è arrivato l’atteso via libera a nuove urbanizzazioni e all’ampliamento di una fabbrica che ha un grande peso per l’occupazione e l’economia locali.

«Durante un vero e proprio tour de force sono stati accolti circa i due terzi delle osservazioni - ricorda ora il sindaco vobarnese Carlo Panzera -, e questo passaggio è stato subito seguito dall’immediata votazione e approvazione definitiva della variante generale».

Le conseguenze più importanti? Tra le osservazioni più rilevanti c’erano quelle relative agli interventi in via sperimentale nella frazione Carpeneda. Dopo le necessarie modifiche al piano, ora si assisterà all’arrivo di 34 nuove case unifamiliari con volumetria e tipologia definita. Nuovi edifici che non dovrebbero turbare l’uniformità del paesaggio.

«Il Comune ha già investito 50 mila euro per la fase della progettazione - prosegue il sindaco -. Questo intervento comporterà una notevole crescita per Carpeneda; uno sviluppo che dovrà essere accompagnato da investimenti in viabilità e sottoservizi. Altri 150 mila euro per questo sono già stati messi a bilancio. In questo caso poi, gli oneri di urbanizzazione saranno leggermente superiori rispetto ai valori standard: interverranno insomma i cosiddetti "oneri di qualità", fatti per premiare l’ente pubblico che, rendendo edificabili aree che prima non lo erano, offre un notevole beneficio al privato».

Dall’urbanistica all’occupazione. Come dicevamo è stata accolta anche una richiesta della «Fondital spa», l’azienda che conta già una unità produttiva a Carpeneda e che ha chiesto un ampliamento della stessa giustificato dalle esigenze produttive del Gruppo.

Cosa succederà ora? «Il progetto - spiegano alla Fondital - prevede la costruzione di un capannone da 44.200 metri quadri su 2 piani, destinato a magazzino e alla produzione di caldaie. I tempi dell’intervento? La nostra speranza è che l’edificio possa essere completato e diventare operativo già entro il 2007».

«Abbiamo riservato la massima attenzione alle realtà produttive - aggiungono in Comune -, garantendo non solo il lavoro e l’innovazione tecnologica, ma anche la tutela ambientale e la salute dei cittadini».

A Vobarno, lo ricordiamo, questa variante al Prg era stata adottata in consiglio comunale nel marzo 2005. Ma poi, a causa delle pratiche legate alla ricostruzione del dopo terremoto, l’iter si era arrestato. Tutto è ripartito a gennaio 2006 e, con vari ritardi e rinvii negli incontri di concertazione con la Provincia, si è arrivati a fine ottobre, quando il Comune ha deciso di non trattare sul «consumo del suolo» e di chiudere così la pratica.
Subito dopo è toccato alla conferenza dei servizi, e ancora più in là al via libera definitivo alla variante.

Massimo Pasinetti
Da Bresciaoggi