Martedì, 30 aprile 2024


Banner
ValleSabbiaNews logoBanner


Breaking News
 

giovedì, 3 marzo 2011 Aggiornato alle 08:17Punti di vista

Boom delle energie rinnovabili

di Aldo Vaglia
Affari saliti del 60%, due terzi in più degli occupati, ma la riforma degli incentivi potrebbe compromettere un settore che ha avuto uno sviluppo vertiginoso.

Alcune aziende sono cresciute del 400%, gli occupati sono passati dai 5.000 del 2002 ai 50.000 di oggi. I fatturati arrivati ai 13 miliardi, erano 8,6 nel 2009, 5 nel 2008.

Un’altra notizia positiva: in questo settore l’Italia non ha perso il treno. Con questa crescita nel 2020, quando saranno raggiunti gli obiettivi fissati dalla UE, gli occupati saranno 250.000
 
La crescita è straordinaria, tanto da chiedersi se le attese non siano eccessive e se la “green economy” sarà in grado di camminare con le proprie gambe o farà la fine della “new economy” una volta finiti gli incentivi.
Sebbene in alcuni casi vi siano analogie, la situazione con internet è assai diversa.
La solidità industriale del settore delle rinnovabili, seppure innovativa, è facilmente valutabile. Le attività si basano, in larga misura, su impianti e tecnologie tradizionali.
 
I settori verdi usufruiscono anche di un cambiamento diffuso di mentalità.
La sostenibilità ambientale è un concetto che stimola investimenti sia pubblici che privati, generando occupazione indotto e aumento del PIL.
La “green economy” fa oggi parte di un sistema economico-tecnologico che contribuisce a creare ricchezza e lavoro.
Forse non risolleverà il mondo da una delle peggiori crisi del dopoguerra, ma può dare un suo contributo.
 
Un’attenta politica industriale non deve però trasformarsi in un intervento pubblico di sussidi a pioggia che, per sviluppare un certo tipo di economia verde, lascia al verde i contribuenti.
L’intervento non può essere solo trasferimento di ricchezza da un settore ad un altro, deve invece contribuire al rilancio economico e allo sviluppo di un’economia di mercato, che vede nelle rinnovabili un determinante contributo al piano energetico nazionale.