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venerdì, 14 dicembre 2012 Aggiornato alle 07:00Terza pagina

Fragmenta

di LoStraniero
Fra le tradizioni natalizie c'è quella di cantare insieme o di recitare poesie prima del pranzo di Natale. LoStraniero ci ha regalato la sua.

Solo e reietto vago per la gelida notte.
C’è un silenzio che dura
per le strade, sui ponti
c’è un freddo che dura.
Dalle brumose plaghe
dell’immenso sbadiglio,
un altro Natale s’avvicina.
Mi aggira e passa e s’allontana
come una cometa
in questo mondo vuoto
senza Te.
Quanti Natale! Non li conto più.
M’illudo ancora che forse in questo
tu sarai con me, che forse adesso ...
Dolce suono delle cornamuse
che percorri le fredde e tortuose strade
della speranza e le diroccate case
empi d’attesa,
dove sei fuggito
non ti trovo più.
Dolce armonia di soavi canti
che da affollate e luminate chiese
fendi  il silenzio delle notti algenti
dove sei finita
non ti sento più.
Dolce atmosfera d’agognati sogni,
di desideri, aneliti e speranze
anche tu sei svanita
non ti avverto più.
Dolce tempo di Natale
che sollevi il cuore
dalle tristezze della vita,
fammi tornare come allora
ai tempi giulivi della prima età
e rivivere ancora
qualche frammento
d’inconsapevole felicità.

LoStraniero