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giovedì, 24 febbraio 2011 Aggiornato alle 07:00Pillole di Psicologia

La Sindrome di Otello

di Paola
«La gelosia è un mostro dagli occhi verdi che dileggia la carne di cui si nutre». (William Shakespeare, Otello)
La gelosia è un sentimento oscuro e complesso, nasconde frustrazioni, paure e desideri inconfessabili o sconosciuti.
Tutti l'abbiamo provata almeno una volta in fondo al nostro cuore.
Da dove nasce questo sentimento? E' espressione di amore?
La gelosia è un problema che provoca sofferenza non soltanto alla persona che la prova, ma anche a chi la subisce e alla fine può causare ciò che si vuole evitare, cioè la separazione della coppia.
 
Esistono la gelosia naturale e la gelosia patologica.
La prima riguarda quel sentimento che ognuno di noi prova qualche volta per la paura di poter perdere la persona amata, di fronte al rischio di rimanere soli, o di fronte  a situazioni che giustamente ci fanno sospettare o perdere la fiducia.
Del secondo caso fanno parte quelle reazioni ingiustificate e che trasformano la vita di chi la soffre in un costante sentimento d’incertezza e di attesa, di dubbio verso l’altra persona: ci si chiede “dov’è?” “con chi è?” e  “cosa starà facendo?” il/la partner.
 
Il geloso pensa, in maniera errata, che possiamo possedere l’altra persona e controllarla così come facciamo con i nostri beni.
Per questo soffre quando pensa che il/la partner si stia comportando in maniera da farle pensare che preferisce, vuole o desidera essere in un altro luogo o con un’altra persona. 
Il geloso di fronte alla paura di perdere ciò che vuole cercherà di controllarlo, senza essere cosciente che, al contrario di ciò che pretende, ciò che sta ottenendo è che il suo amato si allontani sempre di più.
 
Qual è la sua origine?
Secondo la psicoanalisi si soffre di gelosia autentica solamente una volta nella prima infanzia.
Un sentimento terribile che ci segna per tutta la vita. Quando poi in età adulta si ritorna a provare gelosia si rivive il dolore di separazione dalla propria madre, quel trauma che fa sembrare al bambino che il mondo gli crolli addosso all'improvviso e che si senta abbandonato e tradito.
La gelosia non è un segnale d'amore è un mito da sfatare.
Se il partner non si mostra geloso non significa che non ama, semplicemente è sicuro di se stesso e dell'altro.
 
Poi ci sono le persone possessive: che vogliono controllare il comportamento del partner, con chi esce, come si veste etc.
Bisogna porre un limite per preservare la propria autonomia ed indipendenza.
Così come in nessun caso si può giustificare l'uso della violenza.
Le persone che aggrediscono fisicamente per gelosia di solito sono molto immature, dipendenti e manipolatrici. Giustificano le loro reazioni come prova d'amore verso il partner che gli appartiene.
Non hanno imparato a controllare e gestire gli impulsi, passano dalla passione alla violenza con estrema facilità e non è raro che la violenza vada in crescendo.
 
A volte la gelosia a piccole dosi fa bene: porta ad analizzare la relazione e a decidere se realmente soddisfacente o che cambiamenti possono apportare dei miglioramenti.
Analizzare la gelosia, sapere da dove viene la paura, l'insicurezza, ed i sentimenti che si nascondono dietro aiuta a prenderne le distanze trasformando il proprio rapporto in maniera costruttiva limitando la sofferenza.
Amare significa anche lasciare libero il/la partner di vivere la quotidianità serenamente lasciando esprimere quelli che sono i propri desideri sempre nel rispetto e nella fiducia reciproca.