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giovedì, 23 dicembre 2010 Aggiornato alle 07:38Sci

Niente fondo sul Monte Stino

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Manca l'accordo su come e dove deve passare la pista e salta tutto: per quest'anno, lo sci da fondo abbandona l'altopiano che sovrasta Capovalle.
C’era una volta una bella pista da fondo... e ora non c’è più. 
E’ quella tracciata negli anni scorsi sull’altopiano del Monte Stino, cinque chilometri di percorso a 1500 metri di quota sopra Capovalle, premiata pure dall’omologazione Rtf e Fisi per le gare di sci nordico.
Veniva gestita dalla società sportiva Audax di Capovalle presieduta da Francesco Beltrami che si occupa di diffondere questa desciplina da più di trent’anni: ingresso gratuito, noleggio sul posto dell’attrezzatura.
“Come potete vedere anche dalla webcam, purtroppo quest’anno non siamo in grado di poter garantire un tracciato in sicurezza, di conseguenza siamo costretti ad abbandonare nostro malgrado l’impegno che ci eravamo presi a cuore con tanto entusiasmo” trovano scritto gli appassionati sul sito web dell’Audax.
“Ci scusiamo con tutti quegli appassionati che in questi anni hanno dimostrato di apprezzare il nostro circuito preferendoci anche ad altri impianti più blasonati e sicuramente più organizzati – aggiungono -. Se l’anno prossimo ci sarà qualche novità saremmo ben lieti di tornare. Per ora possiamo solo augurare a tutti che l’inverno entrante sia, come sembra, carico di neve e consenta a tutti gli appassionati dello sci di fondo di fare buone uscite sulla neve, purtroppo non sul Monte Stino”.
Cosa sia successo l’abbiamo chiesto a Enrico Rizzi, sindaco di Capovalle: “E’ nata una querelle fra alcuni privati che su quell’area posseggono dei terreni e dei capanni di caccia e la società che si cura dell’impianto. Come Amministrazione comunale abbiamo provato a fare opera di mediazione, ma non ci siamo riusciti, non quest’anno”.
C’è che i privati lamentavano danneggiamenti alle loro proprietà che venivano attraversate dalla pista di fondo.
Hanno chiesto delle modifiche al tracciato, che però avrebbero pregiudicato l’omologazione Fisi e per questo sono state ritenute inaccettabili dall’Audax.
Il Comune ha proprosto delle forme di risarcimento per i danni subiti dai privati, ma la questione è tuttora in stallo.
“La devono capire che così ci rimettono tutti – aggiunge il sindaco -. Se non dobbiamo far salire fin lassù gli sciatori certo la strada dalla neve non la puliamo e sono costretti a farsela tutta a piedi anche i cacciatori”.
Toccherà al "generale inverno di portar consiglio".