06 Dicembre 2020, 09.47
Blog - Maestro John

Tre compleanni, un addio e... la Signora Maria!

di John Comini

90, 70, 60 mila auguri! Festeggia 90 anni la signora Osanna Filippini. Taglia la torta con 70 candeline il mio grande amico Beppe Leni. Compie 60 anni Marcello Zane, scrittore, giornalista ed editore. Diamo l’addio ad una bella persona, la signora Celeste Bertera in Pasini. E in fondo...
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...E in fondo troverete il video che ho scritto per la Signora Maria (la brava Paola Rizzi) che aderisce alla campagna “FAI” per il luogo del cuore che ha il Castello di Brescia come candidato...Votate, gente, votate!

La signora Osanna è nata a Gavardo la bellezza di 90 anni fa, il 2 dicembre, da Emilia Cortini e Angelo Filippini. Fin da ragazza ha lavorato al Lanificio di Gavardo nel reparto preparazione, dove si recava a piedi o in bicicletta. Il 29 dicembre del ‘51 si è sposata con Bruno Forlani Gorni, che faceva le stagioni (come portiere di notte o in sala) al Grand Hotel e al Savoy Palace di Gardone Riviera, alla Sosta di Brescia, a Milano ed a Campiglio. La giovane coppia è andata ad abitare all’inizio di Via Monte, vicino a via Capoborgo. Vicini di casa erano i familiari di Tedoldi Giuseppe (detto el Pì Biolc) che furono sempre amici fraterni e condivisero insieme i momenti felici e tristi della vita.

Osanna, una persona dal carattere dolce e sensibile, si è subito prodigata anche verso i suoceri Santo Gorni e Maria Stagnoli, che vivevano con lei ed il marito. Si è quindi creata una famiglia molto ospitale ed accogliente, dove chi bussava era sempre il benvenuto. Osanna era una grande lavoratrice, ha sempre lavorato senza mai farlo pesare, era insomma una persona serena. Dalla mamma aveva  appreso i segreti della cucina, dove eccelleva nel fare lo spiedo, che di solito si “carica” in due, mentre lei preferiva far tutto da sé.

Nei giorni di festa era tradizione, dopo pranzo, star tutti attorno alla tavola a conversare, e se arrivava qualcuno la moka del caffè era sempre pronta. Osanna amava giocare a carte con le amiche, a tressette e a briscola. In quella casa, piena di amici e di allegria, si sentivano sempre le musiche diffuse da un giradischi. Osanna non desiderava muoversi dal paese, le piaceva starsene a casa, tra gli affetti più cari. Il marito l’avrebbe portata dappertutto, ma lei declinava gentilmente l’invito. L’unico viaggio l’ha fatto a Lourdes, accompagnando la sorella Speria.

Nel 1953 è nata la bella e simpatica Irma, una persona allo stesso tempo spontanea e profonda, entusiasta e generosa, amante della musica, dei balli e dei cani. Mi racconta che un giorno aveva portato a casa una cagnolina abbandonata, e la mamma –che non ha mai avuto cani da bambina- l’ha subito accolta con gioia. Pochi giorni dopo Irma ha trovata un’altra cagnolina abbandonata, e poi un’altra che stava per essere portata al canile: tutte femmine, tutte nere. Le hanno chiamate Fenny, Eva e Darma detta Mina, poi è arrivata Fosca.

Va ricordato che Osanna lavorò per molti anni nella cucina delle Acli, la sera, aiutando i genitori dopo una giornata di lavoro al Lanificio. Certamente Irma ha ereditato il gran cuore della mamma ed il suo amore per la vita. Sebbene ogni tanto ci sia qualche schermaglia tra Irma e la mamma, le due donne si vogliono un bene dell’anima. Irma mi ha detto che non riuscirà mai a ripagare il bene ed il lavoro che ha fatto la mamma per lei, per il papà, per i suoceri e per tutti i familiari. Alla signora Osanna auguriamo molti anni di serenità e la ringraziamo per la bontà ed il sorriso che ha sempre donato agli altri.

Ed ora è il momento di fare gli auguri a Beppe Leni, che su Vallesabbianews si firma Geppo il folle. E un po’ folle lo è davvero, perché non sta mai fermo, soprattutto quando c’è da dare una mano a qualcuno. L’amico Beppe è nato il 7 dicembre 1950 nella caratteristica Piazzetta San Bernardino, sopra la macelleria. Da bambino guardava la gente dal terrazzo dell’abitazione della nonna. Beppe è figlio della cara signora Trotti Gina (che lavorava al cotonificio) e del caro Nino Leni (che lavorava al Lanificio). Il papà è stato il mitico allenatore dell’AC Gavardo ai tempi dell’indimenticato Cesare Bresciani e del Presidente Andrea Codurri. Beppe accompagnava il padre alle partite, ci arrivava ore prima, per aiutarlo a tirare le righe bianche sul campo.

Beppe è sempre stato un “gnaro” dell’oratorio, fin da quando era solo maschile (quindi senza fanciulle, bei tempi!...). Ha conosciuto i curati don Giovanni Arrigotti, don Antonio Bonetta, don Flavio Saleri, don Eugenio Panelli…Da adolescente, quando erano tempi di grandi discussioni, l’appassionato Beppe talvolta si “accendeva”, ma le sue arrabbiature duravano due secondi e poi basta.

Del resto, le discussioni sono il sale dell’amicizia, no? Il grande Beppe ha sempre partecipato al Campo Emmaus, ne ha fatti ben 25! Beppe era sempre presente tra quei ragazzi allegri e pieni di entusiasmo, coi loro giacconi variopinti e le voci scanzonate, che raccoglievano le cose da buttare nei solai e nelle cantine, per raccogliere fondi che andassero verso le persone bisognose.

Da sempre appassionato di radio e di collegamenti via etere, al tempo di don Francesco Zilioli con altri volontari aveva messo assieme la radio parrocchiale, che per un bel po’ è stata punto di riferimento religioso e culturale della parrocchia. Beppe è anche un collezionista di immagini fotografiche, sue sono molte belle fotografie che ho pubblicato su Gavardo e sulla sua gente.

Beppe mi scrive che ha svolto 35 anni di lavoro “duro” (qui c’è un risvolto autoironico) all’ENEL. Andato in pensione, per lui era impossibile starsene in pantofole davanti al caminetto. Ecco perché nel 2011 si è iscritto al Gruppo Protezione Civile di Gavardo, proprio nell’anno di fondazione della squadra in grado di agire sia sul fronte dell’emergenza sia su quello della prevenzione nel territorio. Ecco perché ogni tanto lo vedo, nella sua splendida divisa, accanto al possente pick-up ed alle belle colleghe della Protezione Civile. Quando lo incontro, ha sempre la battuta pronta e mille novità da raccontarmi.

Beppe è fratello dei gemelli Mario e Franco, due persone altrettanto buone e socievoli. Nel 2008 per una tragica fatalità ci ha lasciati la moglie di Mario, Giuliana, mentre tornava dalla scuola materna di Caionvico, dove insegnava ed era stimata e benvoluta da tutti. Era una persona sempre sorridente, una mamma meravigliosa. Subito Beppe si è prodigato a dare una mano ai tre stupendi figli di Mario, Graziano, Letizia e Benedetta. La mamma li ospitava a pranzo, e la famiglia ha dato un esempio di amore e di solidarietà. Sono certo che da lassù mamma Giuliana abbia lanciato un messaggio d’amore infinito verso i propri cari.

Caro Beppe, mi scrivi che sei rompiscatole di natura. Magari i rompiscatole fossero tutti come te! Allora il mondo sarebbe migliore! Augurissimi!

Compie 60 anni tondi tondi Marcello Zane, giornalista, appassionato storico ed apprezzato autore di molte opere. Con ‘Liberedizioni’ pubblica libri di saggistica, narrativa e poesia, affiancato dalla vulcanica moglie Rosalba Albano. A lui dedico questa filastrocca piuttosto sbilenca…

“Caro Marcello, in questo giorno bello
tu che scrivi e stampi a volo d’uccello
accetta questo picciol componimento  
che il John ha vergato sul momento.

Grazie a te, mirabil editore
l’amico Mauro Abastanotti scrittore
scrisse di guerre e garibaldini a tutte l’ore
con la figlia fumettista di Chiara fama
e monna Beatrice che esclama:

“Dai Mauro, scrivi il tuo libro sopraffino
ma prima taglia l’erba del giardino!”
Con i bei libri una compagnia d’attori
fece spettacoli ricoprendosi d’allori
con il sommo Deni dalla voce emozionante
ed il bel Luca dalla musica appassionante.

Ma ecco arrivar Rosalba napoletan pulzella
che corre giorno e notte, bionda e bella
per Liberedizioni è ognor impegnata
a rediger bozze e nuovi libri è ingaggiata.

“Maronna mia, chi me l’ha fatto fare
a sposare il Marcello e per lui sgobbare
mentre lui porta il cane a passeggiare!”

Marcello da un’illustratissima casata deriva
uno Zane vescovo a Brescia viveva
e con stemma da famiglia patrizia
eran gli Zane della grande Venezia.

Caro Marcello, con te vogliam brindare
ed i tuoi 60 anni ben portati festeggiare!”

Venerdì ci ha lasciati la signora Celeste Bertera, mamma di Maria Paola Pasini. Era molto amica di mia mamma, e quando si incontravano in Bondone, si raccontavano tante cose della vita. Come quel simpatico episodio accadutole. Poiché non riusciva a rimanere incinta, l’aveva detto a padre Scopo, che recandosi alla sua casa aveva benedetto il letto matrimoniale. La signora Celeste ha detto: “El m’aia bagnat töt el lett, però dopo ghé nasit la mé Paola e mé só stada felice!”.

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo,
maestro John

Nelle foto:
1) La signora Osanna (con gli occhiali) nel bar Acli, con accanto il marito Bruno e davanti la figlia Irma.
2) Lo splendido sorriso della signora Osanna
3) Beppe Leni in una foto di gruppo (è dietro don Cesare Polvara, che è nato l’anno dopo e il giorno dopo dell’amico Beppe)
4) Marcello Zane nel 1983, quando ha recitato nel Gruppo Teatrale Gavardese, interpretando il “Il Pellegrino russo”

Video della Signora Maria che aderisce alla campagna “FAI”  per il luogo del cuore che ha il Castello di Brescia come candidato...Votate, gente, votate!




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