Il mio amico geniale

* Oggi domenica spiedo da asporto al Borgo del Quadrel per sostenere le iniziative dell’Associazione

* a Vestone “Caserma aperta”: i Vigili del fuoco volontari, con a capo Ivan Bardelloni, invitano tutti a visitare i locali ed a conoscere le attrezzature per le emergenze

*a Villa di Serle la Pro Loco organizza la 21^ “Brostoi, formài e...” rassegna eno-gastronomica d’autunno

* escursione naturalistica Oltre la Meta... monte Tomearù e cima Parì (info e iscrizioni alla Biblioteca di Nuvolera)

* domenica pomeriggio a  Prevalle a Palazzo Morani Open day in biblioteca

*a Villanuova pomeriggi Danzanti al Circolo ACLI

* ultimo giorno al Mulino di Gavardo della mostra fotografica ‘Il Polo di Mezzo’ con le struggenti poesie di Letizia Leni e Lucia Zaccagnini

* martedì alle 21 nella sala conferenze del Museo di Gavardo per la rassegna “Medioevo meraviglioso” curata da Enrico Giustacchini: Maurizio Calì, presidente nazionale di Italia Medievale, parlerà di San Galgano e della “vera” spada nella roccia

*al Centro Sociale di Gavardo mercoledì 19 Laboratorio del cuoio condotto da Cisco

* nei ristoranti di Serle tutti i venerdì cena per la rassegna “Profumo di spiedo”

*venerdì in Biblioteca per “a Gavardo il suo Spazio” Germano Bonomi, dell’Università di Brescia e del CERN di Ginevra, parlerà di raggi cosmici e dell’antimateria

*sabato 22 alla Biblioteca di Gavardo Corso di Lettering (arte calligrafica) dell’ins. Anna Saleri per ragazzi dai 10 anni

* domenica 23 è la Giornata Missionaria Mondiale

Del mio grande amico Deni potrei scrivere un libro, ma mi sforzerò di scrivere solo l’essenziale.
Deni l’ho conosciuto alle elementari, dove eravamo compagni di banco. Giocavamo con gli amici in Boschetta, vicino alla casa dell’amico Claudio Lauro “Ciottolo”, oppure nel cortile di ghiaia dell’amico Achille Recher.

Alle medie Deni era in un’altra sezione, ma nel pomeriggio ci incontravamo in quell’ambiente caotico e creativo che era l’appartamento di don Erminio, in via Fossa.
Qui a noi ragazzi era offerta  la possibilità di recitare, stampare un giornalino e suonare con il grande Teddy.

Deni, da sempre grande lettore, amava il mondo degli insetti, che osservava al microscopio, ed era un appassionato botanico.
Frequentammo le magistrali a Brescia, dove brillava come studente modello, che incantava i professori con frasi profonde. 

Mi recavo spesso a trovarlo alla casa in via Dossolo, dove la mamma mi accoglieva con un grande sorriso.
“Buongiorno, c’è il Deni?”
“Certo, ti sta aspettando!”
Entrare in quelle stanze per me era respirare serenità: c’erano i nonni  accuditi con dolcezza dalla signora Silvana (la bellezza dei suoi occhi mi ha sempre ricordato quella di mia mamma).
C’erano i suoi simpatici fratelli, Enrico detto “Henry”, “divoratore” di libri, enigmista ed ora affermato scrittore. E Gian Antonio, appassionato di musica e atleta di razza.
C’era papà Domenico detto Nino, sempre accogliente e dalla profonda umanità: in sala c’erano i suoi bei quadri nuovi o da finire, illuminati da una luce meravigliosa.

Con Deni passavamo ore e ore a chiacchierare, parlando di cinema, di letteratura, dei nostri sogni e della nostra vita.
Lui mi leggeva le poesie dei poeti francesi e i suoi bellissimi componimenti. Ha sempre amato la musica classica e l’opera lirica.
Deni ha creato quadri stupendi, ma lui non ne vuol più sapere di dipingere: mah! Deni ha sposato Gabriella Goffi, una donna meravigliosa e rinomata artista: sono stato testimone di nozze.
La loro bellissima Lisa li ha resi nonni dello splendido Leonardo. Vedeste con che delicatezza e passione nonno Deni si immerge nei giochi con il nipote!

Deni è un grande attore, dalla splendida, profonda voce.
Insieme al fratello Enrico nel 1976 abbiamo creato il Teatro Poetico Gavardo, con azioni di strada che raggiungevano lo spettatore occasionale, la gente alle finestre.

Il nostro leader si “innamorò” di Don Chisciotte, della sua pazzia propria dei sognatori, dei santi, di coloro che vedono le cose con gli occhi dell’anima.
Lo spettacolo “Don Chisciotte” è stato il nostro iniziale cavallo di battaglia. Poi con altri teatranti (fra cui mia sorella Valentina, Paola Rizzi, Marina Remi, Rosa Micheli, Elisa Danieli, Peppino Coscarelli ed il caro Renato Meloni) passammo a spettacoli comico-popolari.
Deni a volte era il padrone, o l’avaro, o il soldato spaccone, o il bugiardo.

Creò spettacoli straordinari come “Canti ultimi” su David Maria Turoldo, o "Büli", con il Gruppo Teatrale Gavardese, la Banda "Viribus Unitis" ed il Coro La Faita.
Con Deni ci siamo impegnati anche nel teatro civile, con spettacoli sui Partigiani in Vallesabbia, Garibaldi, Piazza Loggia, Nicolajewka e Don Milani.
Quanti spettacoli rappresentati! Quanti viaggi sul furgone, km e km di chiacchiere, risate e canzoni!

Tra qualche giorno Deni reciterà in due monologhi:
*venerdì 4 novembre “La guerra negli occhi” a Soiano (tratta dal libro di Mauro Abastanotti “A chi dimanda di me”)
*domenica 6 novembre alle ore 15.30 “Cara Liliana” dedicato a suor Liliana Rivetta al Teatro Santa Giulia di Brescia per il 150° dei comboniani.  
100 di questi spettacoli, amico mio!

Termino con una lettera che Deni, con la sua bella grafia, mi aveva scritto quando mia mamma è salita in Paradiso.
Quando l’ho trascritta al computer ogni tanto mi fermavo ad asciugarmi le lacrime. Accenna anche a mio cognato Angelo Barovelli, che ci aveva lasciati da poco.

“Carissimo John,
                           non ti scrivo, credo, dai tempi in cui si tirava tardi a chiederci il perché e il come delle cose e la tua mamma, come la mia, ti attendeva paziente per accoglierti con non più che una raccomandazione gentile.
Ora che sul “come” sappiamo qualcosa e sul “perché” ci affidiamo più volentieri a Dio, ora che alla fine di questo arido inverno che ha portato via anche Angelo se ne è andata senza – come si dice, e com’era sua abitudine - disturbare nessuno, avremo ancora notti in cui viaggiare un po’ in tondo con le nostre stupidaggini e canzoni e piccoli e grandi verità annesse.
Avrai un po’ più di solitudine.

Io, che non sono un gran che d’amico, non sarò di sicuro un campione di conforto. Non che tu ne abbia bisogno, del resto: dove sta e cosa può fare la tua mamma lo sai e credi meglio di me.
Così lascia soltanto che ti dica che l’innocenza, la bontà, l’accoglienza e la delicatezza come le ho viste venerdì nel suo sorriso e nelle sue mani – così strette al rosario eppure già pronte a un’altra larga carezza - sono state soltanto una conferma di quello che già sapevo, che ha dato a te con tanta generosità e ha trasmesso a tutti coloro che la conoscevano.

Che ci doni ancora la sapienza del cuore. Non mancherà di farlo.
E ci metterà la sua premura paziente, la stessa cura amorevole che metteva nell’incartarti la merenda, quando venivi a giocare da me, in un bel sacchetto della farina gialla, pulito e lucente.
Come lei.
il tuo amico Deni”

Venerdì compie gli anni mia sorella Rita: è buona come la mia mamma.
E ho detto tutto.
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!

maestro John

Nelle foto:
1) Deni durante un evento teatrale in Piazza Loggia (io sono quello per terra…)
2) Deni e Gabriella fidanzati
3) Nelle vesti di don Chisciotte, con il caro Renato Meloni nella parte di Sancio
4) Mia sorella Rita festeggia con la figlia Donata ed i nipoti Caterina, Alessandra e Francesco

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