Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Perdere la vita per un selfie Sfidare il rischio per un selfie, correre un pericolo per aumentare i like sul proprio profilo o tentare una performance acrobatica per documentare le personali capacità sembra appartenere ogni giorno di più ai Millennials
Perché ci facciamo i selfie? Un gesto che milioni di utenti fanno decine di volte al giorno: i selfie non sono più una tipologia di foto, bensì una vera e propria prospettiva che filtra ogni nostro momento
La paura del diverso che alimenta il razzismo Il razzismo, per la verità, dovremmo chiamarlo xenofobia, che in greco è “paura del diverso”. Ci aiuterebbe di più a capire, non a giustificare, un comportamento in crescita e un disturbo psicologico che può essere devastante. E il Giorno della Memoria, tristemente ce lo ricorda!
Scatti narcisistici sul web Una delle attività più praticate nella fruizione attiva dei social network consiste nell’upload di foto e video personali, i cosiddetti "selfie". Perchè, e quali sono le implicazioni sociali di questo fenomeno?
Lo sguardo distante della trascuratezza La parola “negligenza” nella lingua italiana sembra andata in disuso. Riguarda il comportamento svogliato di chi mette poco impegno nel proprio dovere. In inglese si dice neglect ed è invece un termine molto utilizzato per indicare la trascuratezza, che è una forma di maltrattamento
L’egoismo è un termine che contiene la parola “ego” dove l’etimologia rimarca la centratura esclusiva dell’individuo su se stesso. L’Io si mostra grande, spropositato, a volte ingombrante e ipertrofico al punto tale da non lasciare alcuno spazio agli altri
Quando si parla di indifferenza, come è accaduto a proposito di recenti fatti di bullismo tra i ragazzi, si mette l’accento sulla distanza affettiva ed emozionale che è carenza empatica e spesso scarsa o nulla partecipazione al destino degli altri
Ho già detto dell’indifferenza parlando di adolescenti. Ma la parola “indifferenza” non appartiene solo alla condizione giovanile, è un modo di essere di tutti
La Pasqua ha mille valenze religiose e laiche, che in questo momento di grandi incertezze ci servono. Quelle squisitamente psicologiche rimandano alle parole “fede” e “fiducia”
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
La giornata mondiale per la sicurezza in Rete è un’occasione di riflessione per la diffusione della cultura della cyber sicurezza, della consapevolezza e sull’uso sicuro del digitale
La memoria è l’esistenza stessa e da sempre sappiamo che non è solamente il ricordare qualcosa. Senza la memoria non c’è storia, non esiste il tempo, tantomeno lo sviluppo e il cambiamento
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |