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lunedì, 4 settembre 2017 Aggiornato alle 18:42Blog - Genitori e figli

Meno stress per il rientro dalle vacanze!

di Giuseppe Maiolo
Settembre è per tutti il mese della ripresa. Ognuno riprende la vita di prima dopo le vacanze estive, il tempo lungo del giorno, l’ozio e la distensione. C’è chi ritorna al lavoro e che inizia la scuola

Tornare alla vita di sempre vuol dire riprendere le abitudini consuete e tornare nei luoghi abituali con i tempi propri.
Sovente significa anche riprendere la routine e questo non sempre è facile.

Anzi accade che gli adulti si sentano spaesati e in ansia oppure tristi e preoccupati in questo periodo.
In fondo ogni cambiamento non è mai indolore e di solito richiede una buona dose di preparazione adattamento. Passare dall’estate all’autunno, dalla vacanza al lavoro abituale può essere stressante.
Di fatto si parla di stress da rientro che è, come dire, fare i conti con uno stato di tensione provocata dal riavvicinarsi alla propria realtà e al proprio ambiente anche se conosciuto.

Così nervosismo, stanchezza, inappetenza, difficoltà a prender sonno o vera e propria insonnia, magari svogliatezza e disattenzione, sono spesso i sintomi più comuni di questo periodo.
C’è ci riesce con più facilità a riprendere il controllo e adattarsi e chi, invece, fatica e ha tempi più lunghi per l’aggiustamento del proprio ritmo biologico. I bambini solitamente ci impiegano di più e dobbiamo aiutarli, ma anche gli adulti hanno bisogno di attrezzarsi per tornare alla quotidianità.  

Per il ritorno a scuola dei bambini,
il modo migliore per farli riadattare ai ritmi scolastici è quello di prepararli gradualmente ai tempi di lavoro, ai risvegli mattutini e ad un regolare sonno notturno. Tutto però deve accadere con gradualità. 
Più sono soft e progressivamente restrittive le regole o le buone prassi per riprendere lo studio e gli impegni e più sarà possibile fare ritorno alle abitudini di prima. 

Prepararli però vuol dire anche parlare in anticipo delle attività che faranno, dei compagni che ritroveranno e degli insegnanti che li aspettano.
Di grande importanza è trasmettere aspettative positive, immagini piacevoli e una visione serena del mondo della scuola. Se vi sono cambiamenti che li attendono nella realtà come nuovi compagni e insegnanti è assai utile che i bambini siano informati con delicatezza e realismo indicando loro ciò che li aspetta.
L’impatto con le cose nuove può essere difficile e più i bambini sono piccoli, più sono abitudinari, pertanto incapaci di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mondo che li circonda.

Giuseppe Maiolo
psicoanalista