27 Novembre 2012, 07.09
Donne Oggi

La spesa senza imballaggi

di Claudia Forti

Scatole, scatoline, vaschette di polistirolo, plastica e barattoli. Non li utilizziamo e ci riempiono la pattumiera. Per ridurre i rifiuti, gli sprechi e risparmiare; la spesa si fa senza imballaggi


Parte dello spazio nella nostra pattumiera è occupato dalle confezioni dei prodotti, anche se fortunatamente abbiamo il dovere di differenziare i rifiuti e negli ultimi anni la sensibilizzazione alla raccolta differenziata è aumentato notevolmente.
Per ridurre i rifiuti, gli sprechi e risparmiare; la spesa può essere fatta senza imballaggi.
 
Comprare sfuso, un po’ per volta, senza esagerare, senza sprecare: si risparmia e s’inquina meno.
Sì, perché ogni anno vengono prodotti sempre più rifiuti e il nostro pianeta comincia a dare segni di cedimento, quindi d’ora in poi quello che produciamo e il modo in cui lo eliminiamo può fare la differenza per chi verrà dopo di noi.
E allora, impariamo a rinunciare a ciò che non serve davvero, cominciando proprio dagli imballaggi dei prodotti.

Ridurre si può. Anzi si deve.

L’Italia produce 31 milioni di tonnellate di spazzatura all’anno,12 milioni solo di imballaggi.
Praticamente il 50% dello spazio nella nostra pattumiera è occupato dalle confezioni dei prodotti, che pesano sul nostro ecosistema non solo per lo smaltimento, ma anche per la massa di gas e di scorie generati nei processi di produzione. Insomma il packaging, quella voce che nel budget di marketing di molte aziende pesa moltissimo, perché può fare da discriminante nella scelta tra più articoli dello stesso tipo, spesso non aggiunge alcun valore a ciò che stiamo acquistando.
Fortunatamente pare che cominci a diffondersi una certa attenzione all’argomento, come dimostra il successo ottenuto dal concorso fotografico sugli imballaggi inutili, indetto lo scorso dicembre da Legambiente.

ECO SOSTENIBILE
A questo punto cambiare è davvero necessario perché se andiamo avanti a produrre così tanti rifiuti finiremo per esserne sommersi.
Eco perché negli ultimi anni sono nate molte associazioni che hanno l’obiettivo di promuovere uno sviluppo più eco sostenibile.
Una di queste è la PLEF, La Planet Life Economi Foudation, che si occupa proprio di favorire l’evoluzione della compatibilità tra ambiente, società e mercato, agendo direttamente sulla catena del valore dell’impresa.
Tra i suoi tanti progetti c’è quello della Distribuzione Compatibile il cui obiettivo è di riprodurre un modello di ciclo di vita del prodotto (produzione-distribuzione-consumo-riciclo) il più simile possibile a quello del ciclo  di vita di una qualunque risorsa naturale.
Uno dei risultati di questo impegno è l’Eco Point, uno spazio dove poter acquistare sfusi quegli articoli che normalmente siamo abituati a comprare confezionati.

Il detersivo? Da oggi è alla spina.
La rivoluzione sfusa è partita dal Piemonte nel 2006 e i primi Eco Point sono comparsi alla Crai.
Si presentano come una sorta di organo a canne trasparenti dalle quali premendo una leva scendono caffè, pasta,riso,cereali,legumi, e spezie nella quantità desiderata. Spesso si tratta di prodotti di marca, che invece si essere venduti nel loro pack si raccolgono in sacchetti biodegradabili.
Ma anche i detersivi si vendono alla spina: si acquista il flacone una sola volta e lo si riutilizza quando si deve fare un nuovo rifornimento. Progetto che ha fatto risparmiare moltisimo.
 
Un risultato davvero sorprendente che ha fatto in modo che aumentassero non solo i prodotti acquistabili con questo sistema, ma anche i supermercati disposti a farvi ricorso.
Un bel risparmio per il pianeta e per le nostre tasche,visto che senza la confezione la merce va  a prezzi inferiori del 20% al 70%, per non parlare del fatto che si acquista solo quello che serve davvero e in questi tempi difficili evitare gli sprechi può solo giovare.

Consigli di ordinaria ecologia
Il raggio d’azione di nostri consumi è molto più ampio di quanto possiamo (o vogliamo) vedere, è importante quindi pensare di alleggerire il proprio impatto ambientale, cominciando proprio dai piccoli gesti di ogni giorno.
Per esempio, tutte le confezioni che ormai abbiamo portato a casa con i prodotti acquistati possono essere riutilizzati, così non finiscono in pattumiera.
 


Commenti:
ID25435 - 27/11/2012 14:18:52 - (Ernesto) -

quando ero bambino io nella botteguccia si vendeva di tutto e sciolto!!pasta riso farine marmellate zucchero caffe^ ecc ecc!!quando entravi era un armonia di odori e profumi!!!dal pane al sapone.....

ID25439 - 27/11/2012 17:05:11 - (Giacomino) - Quando il bottegaio

confezionava lo zucchero, piegava il cartoccio talmente bene che sembrava fatto a macchina.

ID25443 - 27/11/2012 18:43:48 - (Ernesto) -

con carta rigorosamente blu!!i 2 etti di caffe nella carta velina!!!e la mortadella??il mangiare dei poveri!!adesso costa un occhio della testa,la marmellata cotognata che si comprava a etti(una fetta)nelle scatole di legno!!!CHE BEI RICORDI.......anche se avevo solo lo stretto necessario,ma tanta felicita e amore in famiglia........

ID25447 - 27/11/2012 20:28:31 - (genpep) -

giacomino ed ernesto siete dei poeti! che differenza tra le buste asettiche dei supermercati e le piccole superstiti botteghe di paese. i profumi dei formaggi e dei salumi non industriali... e il gusto e il profumo del pane artigianale... non c'è paragone con quella specie di gomma da masticare che ci propina l'industria. purtroppo ci stiamo disabituando ai buoni sapori.

ID25448 - 27/11/2012 20:46:42 - (Giacomino) - Con le scatole di legno della marmellata,

peraltro poche, ci facevo il cassone dei miei camioncini giocattolo che se volevo giocare mi dodevo costruire da solo. Tempi di magra ma rivisitati con struggente nostalgia. Ha ragione (genpep) i profumi delle botteghe di paese sono un'altra cosa rispetto ai grandi centri commerciali.

ID25449 - 27/11/2012 21:34:09 - (sonia.c) - la cotognata esiste ancora!

è ancora nella scatola di legno..ma noi siamo fortunati! viviamo in valli piene di aziende agricole e possiamo ancora mangiar sano ..i vostri ricordi sono importanti! sono esperienze sensoriali positive .sono un vissuto , artefice di quello che siete ..persone meravigliose!

ID25451 - 27/11/2012 23:06:38 - (Giacomino) - Non esagerare Sonia

se ci conoscessi meglio potresti ricrederti. Almeno per quanto mi riguarda.

ID25452 - 27/11/2012 23:23:10 - (Ernesto) -

e ilpalombaro o il paracadutista, l'omino che fumava le minisigarette??erano regali che trovavo nella scatola del TIDE (detersivo per lavare)nel mastello e sciaquare al fiume!!!lo scalpore che fecero i primi sandali di plastica???devo fermarmi altrimenti ritorno ragazzino...

ID25525 - 28/11/2012 22:33:28 - (sonia.c) - e chi è senza difetti caro Giacomino..

sapessi i miei...basta divagazioni personali..e gli imballaggi? un grosso ostacolo alla loro diminuzione è dato anche ( e ha ragione) dal problema "igene"..in svizzera ho visto confezioni di biscotti "essenziali" senza tutti quei salva freschezza inutili....

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09/02/2014 17:45

Risparmiare limitando gli sprechi e gli scarti Frutta e verdura che lasciamo marcire, yogurt abbandonati fino a ben oltre la data di scadenza, barattoli aperti e mai finiti, che poi puntualmente finiscono nel cestino, a volte con tanto di muffa. Non lo facciamo per superficialit, ma, forse, perch la quantit di cibo che acquistiamo, da ridimensionare

29/01/2019 07:47

Solo nei sacchetti gialli I rifiuti “Imballaggi in plastica e lattine” saranno raccolti esclusivamente se contenuti nei sacchi gialli con il logo "SAE Valle Sabbia – Comunità Montana di Valle Sabbia". La regola diventa inflessibile

11/06/2013 06:57

Il verde senza sprechi Ho imparato che occuparmi del giardino un'ottima alternativa low cost alla palestra, ossigena molto di pi e cura i mali dell'anima senza spendere in medicine

07/08/2008 00:00

Risparmiare si può Si pu ridurre la spesa per la scuola?. Se lo chiede una nostra lettrice e noi rilanciamo l'idea a tutti quanti gli interessati. Tocca a voi adesso proporvi o segnalare strutture e gruppi di genitori che gi si sono organizzati in tal senso.

02/08/2010 07:00

Per mangiar sano non andare lontano Meno intermediari, imballaggi e trasporto, per risparmiare e anche per mangiare meglio. Si pu, anche qui da noi.




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