Nessuno nasce violento ma tutti possono diventare bulli. E oggi con le nuove tecnologie della comunicazione digitale è ancora più facile far emergere aggressività e violenza come gioco e divertimento, senza una chiara consapevolezza della gravità dei propri comportamenti
Il cyberbullismo non è un gioco
Bulli e bulle per me pari sono Ci sono tempi come i nostri che vedono comportamenti e modi di agire che si vanno trasformando radicalmente
La violenza «assistita» Oggi parliamo della violenza di chi vive violenza. E del disagio di una generazione di bambini che crescono lasciati a loro stessi
Le parole che servono in adolescenza Comunicare non è cosa facile per nessuno, ancora di più oggi con l’affollamento incredibile degli strumenti per la comunicazione. Di solito ci parliamo addosso e non ci ascoltiamo
Sappiamo che la parola disagio sta a indicare il contrario dell’agio ed è condizione di sofferenza o stato globale di malessere.
L’egoismo è un termine che contiene la parola “ego” dove l’etimologia rimarca la centratura esclusiva dell’individuo su se stesso. L’Io si mostra grande, spropositato, a volte ingombrante e ipertrofico al punto tale da non lasciare alcuno spazio agli altri
Quando si parla di indifferenza, come è accaduto a proposito di recenti fatti di bullismo tra i ragazzi, si mette l’accento sulla distanza affettiva ed emozionale che è carenza empatica e spesso scarsa o nulla partecipazione al destino degli altri
Ho già detto dell’indifferenza parlando di adolescenti. Ma la parola “indifferenza” non appartiene solo alla condizione giovanile, è un modo di essere di tutti
La Pasqua ha mille valenze religiose e laiche, che in questo momento di grandi incertezze ci servono. Quelle squisitamente psicologiche rimandano alle parole “fede” e “fiducia”
I violenti fatti verificatisi alla fermata dell’autobus a Tormini richiedono una profonda riflessione. Una ce la offre il prof. Giuseppe Maiolo
Le radici di questo comportamento stanno nell’incapacità relazionale e nella difficoltà di quei maschi che non riescono a gestire un rapporto affettivo
Il selfie sembra diventato una “mania”, intesa non come disturbo mentale ma come comportamento comune, di tendenza
Nel terzo millennio il sesso, non più tabù, sembra essere esperienza carica di ansia da prestazione e non per mancanza di educazione sessuale
L’ultimo Report di Save the Children “Le ragazze stanno bene?” diffuso proprio nel giorno di San Valentino, ci invita a riflettere sulle relazioni amorose dei giovani e sul come vivono la sessualità al tempo dei social
Giuseppe (Pino) Maiolo, Psicologo, psicoterapeuta e piscoanalista. É docente di Psicologia delle età della vita all’Università degli Studi di Trento e specialista in clinica dell’adolescente. Editorialista di diverse testate tra cui Il Giornale di Brescia e Alto Adige, collabora con Psicologia e Scuola, Giornale italiano di psicologia dell’educazione e pedagogia sperimentale. È formatore e autore di numerose pubblicazioni scientifiche e di divulgazione. |
di Angela Grillo