La pescata invece sarà dura, un po' per le condizioni meteo e un po' per quanto mi riguarda la scarsa partecipazione degli amici pinnuti.

Comincio comunque bene. Perché la prima fario arriva subito ed è una liberazione dopo l'astinenza invernale. Tecnicamente per me è un ritorno al passato con la canna da tocco molto più pesante rispetto alla leggerezza della mosca.Sulla montatura mi aiuta l'amico Cristian che per inciso mi impartisce una lezione memorabile catturando in serie a differenza mia che dopo la prima ( vedi articolo la maledizione del primo lancio) resto a becco asciutto per un paio di ore.

Il sistema pescante adottato prevede un semplice peso da 6grammi, girella e un terminale da 0,18 in fluorcarbon di circa 30cm con amo nr.4 (ovviamente il tutto con il classico segnafilo innestato sulla lenza per facilitare l'azione in pesca). Come esca impiego un lombrico ma anche le camole hanno ottenuto buoni risultati.

La montatura è semplice ma non lo è altrettanto manovrare la canna al fine di posizionare e soprattutto presentare nel modo più naturale possibile l'esca. I salmonidi infatti nel periodo invernale sono poco propensi a sprecare energie e quindi una corretta presentazione dell'esca diviene un dettaglio fondamentale in questa tecnica di pesca.

La risalita del torrente è inoltre resa più difficoltosa a causa della copiosa neve che ricopre anche qualche insidia e bisogna pertanto procedere con cautela. In ogni caso è stata un'apertura in stile 'amarcord' e nonostante le mie poche catture devo ammettere che il fascino della neve ha comunque reso la pescata veramente coi fiocchi... alla prossima nevicata...