Sono passate circa tre ore senza nemmeno l'ombra di una bollata, quel magico cerchio sull'acqua che fa sognare i pescatori a mosca secca. Mi trovo, infatti ,sulle rive del fiume Chiese armato della mia fidata canna da 9,5 piedi coda 5, cercando di depositare il più delicatamente possibile la mosca artificiale su amo nr.16 (imitazione di effimera) senza alcun risultato.Poi su una quieta e promettente lama (a proposito le piene tardo invernali hanno come spesso accade modificato il letto del fiume e non è sempre facile ritrovare i vecchi punti di riferimento, dove stazionavano beatamente le nostre desiderate trote) già foriera di belle catture lo scorso anno (vedi articolo 'le giganti del Chiese'), l'acqua magicamente si increspa e un piccolo cerchio si riverbera in un gorgo non troppo profondo: non c'è dubbio è Lei!Stimata sopra i 35cm, la fario si gode una merenda in un primo pomeriggio quasi primaverile tra acqua cristallina e cielo azzurro. Sento un po' la pressione dato che è la prima opportunità seria dell'inizio stagione a mosca e di conseguenza il lancio non è preciso e scaraventa la mosca sulla riva che si incaglia nell'erba. Strappo per non spaventare il salmonide, che nel frattempo continua bellamente a bollare e riprovo ma niente da fare, incastro nuovamente (evidentemente sono ancora troppo arrugginito dal lungo inverno).Cristian da buon samaritano mi presta la sua canna ma, nonostante i lanci corretti la trota rifiuta sistematicamente. Cosa fare? Provo la cosiddetta mosca 'tuttofare' di colore nero su amo nr.18 che spesso ha regalato grandi soddisfazioni anche con i temoli, e infatti, STRIKE! Una immediata e prepotente fuga non basta alla bellissima fario ad evitare il guadino. Fantastico, la stagione si è aperta, alla prossima domanda...