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venerdì, 13 ottobre 2006 Aggiornato alle 00:00Amministrazioni

il vicesindaco vota contro

di Ubaldo Vallini
Dissapori in Consiglio ad Agnosine, dove il vicesindaco vota contro il proprio sindaco quando si tratta di decidere delle sorti di un'area che da agricola diventerà artigianale, commerciale ed abitativa.
“Ritengo doveroso offrire una corsia preferenziale ai nostri imprenditori, quelli che storicamente costituiscono il polmone di risorse economiche per il nostro paese.
Invece si è preferito incentivare speculazioni immobiliari”.

Non ci va leggera con le parole Maria Ricchini e parla anche di “poca lungimiranza cautelativa nei confronti del cittadino sul fronte ambiente-ecologia” e di “incoerenza con quanto previsto sul documento di programmazione presentato agli elettori”.
Ma soprattutto alza la mano e vota contro.

Normale confronto politico e di idee in Consiglio comunale? Non proprio: Maria Ricchini infatti è il vicesindaco di Agnosine e la sua mano l’ha alzata insieme ai componenti della minoranza.

“Ora ci sembra cosa giusta che il sindaco si dimetta e che se ne vadano a casa tutti quanti - dice per il gruppo della Lega Nord Giorgio Bontempi, mancato primo cittadino ad Agnosine e vicepresidente della Comunità montana valsabbina -. Come possono andare avanti se non vanno d’accordo su un punto così importante della loro azione amministrativa?”.
Poi rincara la dose: “Tanto più che quel provvedimento è sbagliato sia nel metodo, per come è stato proposto cioè in sordina e senza discussione alcuna, sia nella sostanza, perché non tiene conto della normativa regionale e perché obbliga gli imprenditori di Agnosine che avvessero la necessità di espanderi ad acquistare i capannoni a prezzo maggiorato da un immobiliarista”.

Il pomo della discordia, va detto che il provvedimento è passato con una maggioranza in Consiglio che, ad esclusione della Ricchini, ha votato compatta, riguarda la conversione di un’area in località Pirla che da agricola diventa produttiva, residenziale e commerciale.

“Sono 55mila metri quadrati con la previsione di utilizarne per gli edifici 18mila. È meno del 35% e possiamo quindi considerarlo un intervento a basso impatto ambientale – precisa il sindaco Santino Campagnoli -, realizzato fra l’attuale area artigianale dei Fondi e i capannoni della Iro di Odolo”.
“Con questo intervento di piccioni con la stessa fava ne prendiamo più di due – aggiunge -. L’impresa infatti si è assunta l’onere di mettere in sicurezza dal punto di vista idrogeologico l’intera area; realizzerà le opere di urbanizzazione, le strade di accesso e i parcheggi; rimpinguerà le casse comunali con un milione di euro”.

Cifra già destinata a opere di asfaltatura, per i marciapiedi di via Marconi, per acquisire nuovi spazi nel nuovo palazzo municipale e per sistemare quello vecchio, per l’illuminazione pubblica a Trebbio, Renzana e Casale, per una circonvallazione che a Binzago permetterà un transito più agevole nel raggiungere le località montane, per la sistemazione di un’ala nell’edificio della scuola media.

E la frattura politica in seno alla maggioranza, biasimata dall’opposizione? “Per il resto ci troviamo d’accordo - ci ha detto il vicesindaco Maria Ricchini. “Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo facendo insieme, vicesindaco compreso, e speriamo di andare avanti così” ha detto Campagnoli.

Vien da dire che se sono rose continueranno a fiorire... occhio però alle spine.

 

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