Figurine di Provincia festeggia la sua 50esima uscita e lo fa proseguendo il filone degli “ibridi”, presentando una figurina che ha trascorso molto più tempo nel Belpaese che nella natia Argentina
Scarpa d'oro Un nuovo filone di “figurine”, stavolta non propriamente di provincia, ospita al suo esordio una storia breve che ci parla di epoche lontane e di un grande campione
Il ribelle Proseguendo sul filone delle storie “d’altri tempi” delineiamo un profilo sui generis, mediano e militante politico che ha calcato i campi della serie A per una sola stagione (con sole 21 presenze) negli anni Settanta
Meglio di Roberto Carlos Tempo di Carnevale, tempo di scherzi, voluti e non, tempo di storie. La figurina “inglese” di oggi fu suo malgrado, vittima di uno scherzo di cattivo gusto.
Il «figlio» di Zola La figurina odierna appartiene anch’essa al filone dei “figli di…”, e si confronta con un’altra più illustre, che potremmo definire major. Ma come si sarà ben capito, qui si preferisce l’underground
Cuore amaranto Proseguendo sul filone che vede “la fantasia al comando”, ci trasferiamo in riva allo Stretto, su quel chilometro più bello d’Italia idealizzato da D’Annunzio, dove un certo Francesco “Ciccio” Cozza è molto più che una leggenda
Con quello odierno si chiude un cerchio lungo cento episodi, un piccolo traguardo che porta questa rubrica in tripla cifra e che, per festeggiarla, sceglie una figurina diversa, anticonvenzionale, folle e oltre qualunque altro aggettivo si possa usare; ma in grado di impersonare il termine “leggenda” come poche
Esistono molti modi di fare poesia, tra questi quello su carta, ma quella espressa da Ezio Vendrame non si è limitata alle pagine dei libri, riversandosi nei campi da calcio sotto forma di ala destra
Se parliamo di “leggende”, non possiamo di certo ignorare quella del Trinche, alias Tomàs Felipe Carlovich, il cui mito si fonde a tratti col vero, conservando quel fascino insito solo in certe storie
La figura odierna “di provincia” non lo è propriamente, ma la ospitiamo comunque a pieno merito tra le pagine di questa rubrica, nella sottocategoria delle “leggende”
Oggi si chiude con i “cannonieri”, ultima categoria in questione per quel che riguarda i ruoli in campo
Uno dei miei ricordi sportivi d’infanzia preferiti portava i capelli neri ingellati, il pizzetto (molto in voga al tempo) e finiva spesso nel tabellino dei marcatori
Passando in rassegna i “cannonieri” che tanto bella hanno reso la nostra serie A, non potevamo di certo ignorare Igor Kolyvanov
Dopo aver percorso tutto il campo, passando dalla trequarti alla difesa, stazionato in porta e coperto in lungo e in largo la mediana...
Ci si avvia alla conclusione di questo 2020 che definire "particolare" sarebbe riduttivo. Ragion per cui non lo definiremo, limitandoci a continuare il nostro giro per il rettangolo di gioco che da un po’ di tempo ci vede impegnati a difesa dei pali
Quando si parla di portieri, che si tratti di “numeri uno, dodici o ventidue”, essi hanno in comune quasi sempre lo stesso destino: esordire da numeri uno, proseguire da tali (o finire in panchina) e concludere in età avanzata da dodicesimi o ventiduesimi