17 Maggio 2011, 12.00
Pillole di Psicologia

Dimmi come ami

di Paola Carozza

In letteratura molti autori hanno cercato di capire quale fosse il linguaggio di uno dei sentimenti piu’ primitivi e profondi che accomuna da sempre il genere umano, l’amore.

Si è arrivati alla conclusione che l’amore si esprime in 5 modi diversi, non tutti parlano gli stessi linguaggi dell’amore e non è detto che all’interno di una coppia o di una famiglia tutti “cerchino” amore allo stesso modo; ecco perché è importante sapere che tipo di linguaggio caratterizza il proprio partner, i propri figli o i propri amici visto che ognuno lo usa adattandolo alle varie situazioni.
 
1) Parole d’incoraggiamento, ovvero le parole usate nei momenti di difficoltà: tra esse rientrano anche i complimenti e la loro importanza è data soprattutto dal “come” si comunicano perché è fondamentale usare molta umiltà nelle parole che esprimiamo affinché il messaggio che si intende trasmettere giunga al destinatario così com’è senza alcun fraintendimento.
 
2) Occasioni speciali, cioè quei momenti anche quotidiani in cui tralasciando tutto il resto ci si dedica esclusivamente alle persone care.
Anche in questi momenti è importante l’uso di un linguaggio appropriato alle varie circostanze; i momenti speciali comunicano amore solo quando ci si dedica totalmente all’altro e non quando si fa tutto per dovere.
Concretamente, creare momenti di intimità, dare valore alle ricorrenze.
 
3) Ricevere regali, doni imprevisti o regalare ciò di cui l’altro ha bisogno.
Chi si rispecchia in questa tipologia di linguaggio, per esempio, nei momenti di difficoltà apprezza l’appoggio delle persone care.
 
4) Gesti di servizio, sono rintracciabili in ogni coppia e in ogni rapporto interpersonale, soprattutto nella famiglia.
Spesso i gesti vengono messi in pratica non per amore ma per senso del dovere nei confronti dell’altro oppure per paura.
Il rischio è quello di creare un rapporto per cui il dovere viene gestito nella maniera giusta solo da una parte e non da entrambi come dovrebbe essere, rischiando di cadere nell’incomprensione e finendo per litigare logorando i rapporti.
 
5) Contatto fisico: le persone che usano questo linguaggio si sentono amate proprio in queste occasioni.
Nel caso per un qualsiasi motivo una persona non riceve contatto fisico, è chiaro che può rispondere male e interpretare male tale gesto.
Chi ricorre a questo linguaggio è una persona che nel corso dell’infanzia o ha ricevuto molto affetto e ne cerca ancora, oppure al contrario ne ha ricevuto poco e sente il bisogno di riceverlo in età adulta.
Il contatto fisico è importante e chi lo rifiuta non vuol dire che non ne ha bisogno ma semplicemente non vuole ammettere che ha bisogno degli altri.
Perciò chi non accetta il contatto fisico di conseguenza non vive bene la propria sessualità.
 
Indipendentemente dalla consapevolezza che ognuno di noi ha del tipo di linguaggio predominante che mette in atto all’interno della relazione di coppia, l’esistenza di queste dinamiche dovrebbero farci riflettere sull’importanza di fare sentire il coniuge o la persona che amiamo unica, capita, rispettata anche con dei piccoli gesti che con il passare del tempo dimentichiamo a causa delle difficoltà relazionali, lavorative o anche solo per abitudine.
 
Dovremmo riuscire ad immagine l’amore come un grande serbatoio da riempire ogni giorno, dimenticarlo ci lascerebbe incapaci di proseguire la nostra strada, il nostro percorso.
Un esercizio simpatico potrebbe essere quello di confrontarsi con il proprio partner capendo insieme a lui il tipo di linguaggio che piu’ utilizziamo e chissà potremmo rimanere sorpresi!
 
Paola Carozza - psicologa
 


Aggiungi commento:

Vedi anche
13/11/2011 19:04

Perchè tanto scalpore La psicologa Paola Carozza risponde a quanti hanno commentato l'articolo da noi pubblicato col titolo: "I genitori di Marco Simoncelli".

17/04/2011 09:00

Le tecniche di rilassamento Ne esistono di varia natura e sono accomunate dal favorire il benessere dell’individuo.

21/11/2013 08:56

Paola da 110 e lode Congratulazioni alla bella Paola, di Treviso Bresciano, che ieri si laureata col massimo dei voti (Paola quella che d il bacio, non chi lo riceve)

30/09/2017 09:53

Silvia la psicologa Congratulazioni a Silvia Solazzi di Odolo che ieri venerdì 29 settembre, ha conseguito la laurea in Psicologia presso l'Università Cattolica di Brescia

16/07/2011 15:22

I primi 40 di Paola Tanti auguri a Paola di Vallio Terme che oggi, 16 luglio, entra negli “...anta”.




Altre da Pillole di Psicologia
27/02/2024

Ansia di crescere

Secondo una ricerca  recente, uno studente bresciano su tre, delle scuole superiori, ha utilizzato medicinali o sostanze per combattere l’ansia

06/02/2024

L'inclusione è solo un principio?

Accade talvolta, che arrivino in studio da me, mamme preoccupate, più raramente papà, per questo tipo di istanze, che mi riferiscono di atti scoordinati nelle prassi scolastiche...

28/01/2024

Dall'orientamento alla formazione

“Non so a che scuola iscriverlo?” ,“Ma come si fa, oggi, ad aiutare i figli a scegliere un percorso formativo adatto a loro?”

07/01/2024

Solitudine

L’isolamento si manifesta nel trascorrere del tempo in solitudine, mentre la solitudine è trovare tale condizione sgradevole

31/12/2023

Amare se stessi

Ai giorni nostri non è difficile sentir parlare del concetto di autostima, ma tutti sanno quanto sia importante nella vita?

20/04/2023

I compiti a casa

Il problema dei “compiti a casa”, ogni anno, da qualche anno a questa parte, torna “in auge”. La psicologa e psicoterapeuta Marzia Sellini prova ad analizzare il fenomeno da diversi punti di vista

10/12/2022

What is a woman?

 “Cos’è una donna?”. Un documentarista, tale Matt Wals, in un suo recente filmato, che sta facendo scalpore in America, ha posto la domanda ad intellettuali e scienziati...

13/11/2022

Baby gang? I nostri figli arrabbiati!

C’è una paura crescente che circola tra di noi e non di rado diventa angoscia e terrore per la violenza giovanile...

17/10/2022

La risata che fa bene alla mente

“Di questi tempi non c’è proprio niente da ridere!” è una frase che capita di sentire sempre più associata sempre ai disagi della vita e alla carenza di prospettive. Invece...

16/10/2022

Ansia generalizzata

“La paura del pericolo è diecimila volte più spaventosa del pericolo vero e proprio, quando si presenta di fatto davanti ai nostri occhi. L’ansia è una tortura molto più grave da sopportare che non la sventura stessa per la quale stiamo in ansia”