Almeno così sembra. Due ricercatori bolognesi avrebbero trovato il modo di generare energia attraverso una reazione nucleare a temperatura ambiente.
Resto sempre arciconvinto che per soddisfare il nostro fabbisogno energetico bisogna investire sulle energie rinnovabili (io stesso da qualche mese ho installato un piccolo impianto fotovoltaico sul mio tetto). Sarebbe un metodo oltretutto democratico perchè sole vento e geotermia sono presenti, più o meno, in tutto il globo terrestre. Una piccola apertura per il nucleare al torio (in attesa del nucleare di fusione) si potrebbe forse, e sottolineo forse, anche fare sopratutto perchè meno pericolosa e più democratica. Il torio è presente in varie parti del mondo e, udite udite, anche in Italia. In attesa di scienziati seri (alla Rubbia per intenderci) che ci spieghino i rischi delle centrali al torio, si dovrebbero investire risorse in ricerca per le rinnovabili. Con buona pace di quei governi che vogliono tenerci sotto scacco con i combustibili fossili e con il nucleare.
Sono convinto come lo sei tu che la ricerca sulle energie nucleari debba essere alla base della ricerca scientifica. Tutti gli elementi che hanno numero atomico maggiore del ferro, possono produrre energia per fissione, quelli inferiori per fusione, sia fredda o calda non ha importanza. Sara' la miglior tecnologia a minor costo che vincera'. la tecnologia dell'uranio e' nata per scopo bellico e gli effetti collaterali non erano un difetto. Il cercare soluzioni nel campo dell'uranio e' pertanto antistorico e antiscientifico. L'errore e' insito nella natura umana, questo lo ha capito da tempo il nostro premio nobel Carlo Rubbia, costretto ad emigrare e portare le sue invenzioni all'estero. Tu che oltre ad essere attento osservatore e conoscitore dei fenomeni fisici sei anche uno che ti occupi di politica e sei intellettualmente onesto, perche' in un tuo intervento non racconti chi caccia i cervelli all'estero? Forse pensi non ci sia responsabilita' politica se a fronte di
25000 Tunisini che entrano in Italia ci sono 70000 italiani che emigrano?
LA CONOSCIENZA DELLA SCIENZA, INVESTIRE NELLA RICERCA. QUESTA E' LA STRADA...............COMPLIMENTI VIVISSIMI, CONGRATULAZIONI.
Bella domanda! Dico subito che sta alla politica prendere delle decisioni, pertanto è anche responsabilità della politica tutto ciò che accade di conseguenza. In particolare il problema della "fuga dei cervelli" è abbastanza antico e mai veramente risolto, men che meno dai timidi tentativi posti in atto nel tempo per contenere l'esodo. Credo, comunque, che esista una prassi generalizzata che tende sempre a sottovalutare la Ricerca, preferendo ruoli e attività produttive. Ti faccio alcuni esempi: l'azienda per cui lavoro, anni fa e con altro nome e altri titolari, aveva un centro di Ricerca e Sviluppo, utile a tutto il gruppo; prova a immaginare cosa è successo ai primi sintomi di una crisi aziendale? Settore chiuso, punto e a capo. Allora spesso si parla della ricerca come del vestito buono per la festa, qualcosa da mostrare, ma poi si torna al lavoro tutti in tuta. Questa è la mentalità dominante, a parte le belle parole.
Non sfuggono a questo nemmeno le aziende che hanno fatto della Ricerca il loro cavallo di battaglia, è di questi giorni che Nokia, in seguito all'accordo con Microsoft per l'utilizzo di Windows Phone 7, ha deciso di ridurre di oltre un terzo la propria divisione di Ricerca e sviluppo. Tutto il mondo è paese e naturalmente la politica non sfugge da queste considerazioni. Mi dirai che in altri paesi ci sono sensibilità governative o complessive migliori nei confronti della Ricerca e su questo posso essere d'accordo, ma in definitiva c'è sempre una sorta di perplessità, quasi di insofferenza, come se la cosa non riguardasse veramente l'evoluzione umana. Ci vuole più consapevolezza e meno snobismo soprattutto nei confronti della Ricerca Pura (ho messo le maiuscole per una scelta precisa).
Condivido la tua risposta per quanto riguarda il generale, ma volevo un cenno per quanto riguarda il caso Rubbia.Si puo' sempre andare su Wikipedia e cliccare Carlo Rubbia, si scoprira' che e' stato scacciato dall'ENEA dal ministro dell'acquisto della casa a sua insaputa ( Scajola) e criticato per le sue competenze da un elettricista finto ingegnere che ne ha preso il posto.
Personalmente stimo moltissimo Carlo Rubbia, l'ostracismo nei suoi confronti è deleterio e, a mio avviso, inammissibile. Il ministro da te citato, fortunatamente adesso è stato messo ai margini, ma di lui ci ricordiamo la pessima gestione dell'ordine pubblico nel G8 di Genova del luglio 2001 e come tu accennavi le azioni punitive nei confronti dell'Enea, di cui Rubbia fu il principale capro espiatorio. Ora quell'ex ministro non gode di buona fama nemmeno all'interno del suo partito, anzi non sanno come disfarsene, mentre di Carlo Rubbia possiamo solo parlare di una sua accresciuta fama internazionale e del credito che gode presso colossi esteri come Cina e India, i quali hanno intrapreso la strada delle centrali al torio. Allora possiamo dire che c'è una nemesi che compensa ragioni e torti. Resta sul tappeto il problema generale di una classe politica italiana complessivamente inadeguata ad affrontare i temi della scienza.
Speriamo bene, sarebbe un salto nel futuro e una conferma di quanto già Archimede disse : datemi un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo.Ecco cosa potrebbe esserici alla base di questi fenomeni, una leva, una semplice stupida leva. A parte la provocazione non del tutto strampalata, mi piacerebbe che vi fosse un monitoraggio su questa esperienza da parte sua e che tenesse informati i curiosi valsabbini, io lo sono.
Forse ho capito male la tua ultima frase e magari non ti riferivi al sottoscritto, ma com'è che sei passato dal "tu" al "lei"? Evitiamo questi formalismi, almeno tra di noi.
abituato dal lavoro a dare del lei, non mancherò di usare l'anglosassone tu. Almeno spero. Si dicevo a te per i ragguagli. Spero di sentire buone nuove sull'esperimento riuscito.
Ho sentito parlare per la prima volta di Rossi e Focardi nel marzo dello scorso anno, grazie al forum "EnergeticAmbiente" che da anni frequento. Da allora ho sempre seguito la vicenda, che non ha evidenziato grandi novità fino al 14 gennaio di quest'anno, data della prima demo di Bologna. Quella presentazione è stata solo l'inizio di un'avventura, che prosegue ed evolve giorno dopo giorno, estremamente entusiasmante (almeno per me). Perchè possiate farvene un'idea, inserisco alcuni link a discussioni, che ne richiamano comunque tante altre. http://22passi.blogspot.com/2011/01/bologna-14012010-la-fusione-fredda.html (Primo di tanti post di Daniele Passerini, persona che può disporre di notizie di primissima mano) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=360
E' la prima volta che inserisco un commento e mi rendo conto, pur non capendone il perchè, che ne è uscito un mezzo macello (lettere sparite... strane spaziature), ma non importa. Mancano invece 2 link http://www.energeticambiente.it/l-e-n-r-trasmutazioni-bassa-energia/14727026-apparato-focardi-rossi-19.html http://www.queryonline.it/2011/04/15/reattore-e-cat-la-posizione-del-cicap/#comments
Seguo l'affaire "fusione Fredda" dal famoso annuncio del 1989 e ho sempre sperato in una evoluzione positiva, Focardi e Rossi sono tra i più avanti (ma chi non si ricorda Emilio Del Giudice o Fulvio Frisone), molti sono i ricercatori in procinto di raggiungere risultati concreti. Cito il prof. Arata che fece una dimostrazione circa tre anni fa in cui fu generato dell'elio4, vedremo gli sviluppi, il futuro sembra che porti imminenti sconvolgimenti.
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ID8489 - 13/04/2011 09:31:00 - (Samuel) - Wow...
Bhe, già in passato alcuni fisici e scienziati hanno proclamato al mondo la loro scoperta sulla "fusione a freddo", ma poi sono stati puntualmente smentiti.Spero sia la volta buona, considerando la rendita dell'oggetto in discussione, e soprattutto le "scorie". In tal caso oserei dire che non sussite il problema dello smaltimento....Sono però curioso di sapere quanto potrebbe costare una simile apparecchiatura, e quanto potrebbero costarci le materie prime per farla "reagire". In quanto alla spiegazione teorica: "La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché." (cit. wikipedia la attribuisce ad Einstein, dal mio punto di vista è autoesplicativa, ed è una frase molto comune dalle mie parti alla facoltà di ingegneria :-) )