Venite a vedere la terra che gira!

Per tre giorni consecutivi, all'interno del Duomo è stato replicato il celebre esperimento del “Pendolo di Foucault”, realizzato a cura degli studenti e dei docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, organizzato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e dalla Biblioteca di Storia delle Scienze C. Viganò, in collaborazione con la Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e il Museo dei mezzi di Comunicazione di Arezzo (MUMEC).

L’esperimento fu svolto pubblicamente per la prima volta nel 1851 nel Pantheon di Parigi, dal fisico francese Léon Foucault, che riuscì a dimostrare al mondo l’esistenza della rotazione terrestre.
Il fulcro dell’enigma è il pendolo, costituito da una sfera in ghisa dorata di 17 cm di diametro di 23 kg, che è stata sospesa alla base della cupola del Duomo con un filo di acciaio armonico lungo 65 metri; nel complesso, tolte leggere variazioni e alcuni perfezionamenti, la replica a cui abbiamo avuto il piacere di assistere si è svolta in condizioni molto simili a quelle originali.

Il pendolo è sospeso in modo che possa oscillare liberamente in qualsiasi direzione.
Quando viene messo in movimento, esso sembra cambiare lentamente la direzione della sua oscillazione; in realtà, questa variazione è dovuta al fatto che la Terra sta ruotando.

Nell’esperimento del 1851, con il passare delle ore, le oscillazioni del pendolo fecero sì che esso tracciasse dei segni sulla sabbia sottostante grazie all’ago che vi era attaccato, in modo da rendere visibile il movimento operato dalla rotazione terrestre. Nell’esperimento riprodotto nel Duomo di Brescia, invece, è stato utilizzato un laser che puntava su una struttura sottostante orientata e graduata.
Ogni mezz’ora dagli schermi si poteva vedere di quanti gradi si era spostata la “traccia”. Dopo un’ora la variazione era ben visibile: poco meno di 11°.

Tuttavia, potremmo chiederci: quando la Terra ruota, non ruota con essa anche il punto in cui è attaccato il pendolo? Questo senza dubbio è vero… Però il piano di oscillazione del pendolo non cambia (per un osservatore che lo sta guardando dallo spazio). Ai nostri occhi di osservatori che si muovono insieme alla Terra esso subisce invece una rotazione. Ed ecco che le tracce si intersecano dimostrando che la Terra ruota!

Questo dispositivo è stato un importante strumento scientifico per dimostrare la rotazione della Terra e lo è ancora per diversi scopi educativi e divulgativi.

Assistere all’esperimento del "Pendolo di Foucault" è stata un'esperienza affascinante, che ha offerto a tutti i presenti una comprensione pratica e tangibile del moto di rotazione terrestre; ha contribuito inoltre a consolidare la nostra conoscenza della Terra, permettendoci di partecipare, anche a distanza di secoli, ad uno dei momenti fondamentali della storia della scienza e, in particolare, della fisica.


Giselle Passannante Grimaldi 4ªA Liceo scientifico

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche