Quattro dischi per Natale

Vuol dire suggerire un emozione o qualche sensazione; ogni volta  che questa persona ascolterà queste canzoni il ricordo la porterà a chi gliele ha regalate, ad un momento particolare, ad un periodo della propria vita scompigliato e accarezzato dalle persone che ci stanno intorno.
Quattro dischi diversi tra loro.

1) Via Paolo Fabbri 43 – Francesco Guccini
Disco da regalare ai nostalgici della canzone d'autore, agli amanti del maestrone di Pavana, ma anche a chi lascia che le canzoni gli entrino dentro come uragani e vadano a sollecitare alcune corde che non sempre abbiamo voglia di sfiorare. Il disco inizia con la struggente “Piccola storia ignobile” per poi cambiare registro in Canzone di notte n°2. La rabbia dell'Avvelenata e la poetica Via Paolo Fabbri 43. Torna la dolce tristezza di Canzoni quasi d'amore e ci salute con Il Pensionato.

A questo disco abbinerei come regalo una bottiglia di vino, un vino non sofisticato ma nostrano e semplice, di quelli quasi da osteria, che accompagnano le serate con amici e chitarra. Un lambrusco potrebbe andare bene.

2) Musica X – Perturbazione
Disco adatto agli amanti della canzone d'autore che tira all'indie rock, testi belli e molto personali. Come spesso capita nelle belle canzoni ad ogni ascolto si trova una chiave di lettura diversa e più profonda. Brani che scavano e viaggiano sulla linea sottile che divide l'ironia dalla malinconia, l'impegnato e lo scanzonato, senza mai cedere alla faciloneria o a frasi fatte.
Di particolare bellezza la canzone “I baci vietati”.

Abbinerei a questo disco un cognac, che ci accompagnerà in questo viaggio dal fascino meditativo ed introspettivo, ma senza mai esagerare ne nell'uno e nell'altro senso.

3) Non al denaro, non all'amore ne al cielo – Fabrizio De andré
Capolavoro di poesia e musica di uno tra i più grandi cantautori italiani, tratto da Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters.
Con il pensiero immaginiamo di fermare lo sguardo sulle tombe, sparse su una collina, di alcuni personaggi che in vita non potevano dire tutto quello che invece possono raccontarci ora.
Sono allora la storia di un giudice deriso a causa della bassa statura e che avrà il suo riscatto nell'esercizio del potere, di un malato di cuore, un medico e altri ancora. Chiude il quadro il Suonatore Jones “lui che offrì la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro non all'amore né al cielo...” (La collina)

A questo disco abbiniamo senza dubbio un Whisky, torbato ed affumicato delle isole scozzesi, che si senta la terra e la passione, l'eleganza e un po di visionaria follia.
Quando lo aprire invitatemi a berlo con voi.

4) Amore dopo amore – Renato Zero
Da sempre personaggio scomodo ed eclettico del mondo della musica e della canzone d'autore, ma capace di scrivere testi di altissimo impatto poetico e musicale. Se forse gli ultimi dischi non sono ispirati come i precedenti, questa raccolta uscita nel 1998 traccia un ritratto dell'artista romano senza risparmiarci rabbia e cicatrici che hanno segnato la sua carriera.
Troviamo Cercami, Erotica apparenza, la meravigliosa Mi ameresti e Dimmi chi dorme accanto a me.  «Con questo buio giuro non distinguo se, sono da solo a far l’amore con te. Così affollata la tua mente non so, di quale orgasmo morirò»

Da abbinare ad un Martini bianco con ghiaccio e limone, fresco ed etereo.

Con questo voglio augurare a tutti un sereno Natale e un felice inizio anno, sperando che in questi tempi caotici e complessi la musica serva a farci ritrovare un po' di serenità.
Lo Spaccadischi

 

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