19 Settembre 2011, 08.00
Pensieri&Parole

Bloccati!

di Itu

Magari ancora non abbiamo capito che dobbiamo alleggerirci per affrontare il nostro fragile futuro.

 
Ho letto su di una nota rubrica giornalistica una lettera che evidenzia il timore di voler uscire dal pantano economico e politico del momento. 
In pratica il possessore di una porsche cayenne ultrasessantacinquenne che da sempre ha lavorato onestamente si trova per le strade di Milano spesso vituperato e oltraggiato dai passanti inveleniti dalla sfacciataggine di un possesso così sfarzoso. 
 
Pensavo a questo ex ragazzo che adolescente comincia a sognare l’auto che lo accompagnerà nelle sue scorrazzate anziane, intanto bombardato dai ritmi milanesi di pretesa di prestanza e di sudore per conquistare tutta quella escalation di beni che contraddistinguono il bravo lavoratore: la casa, l’utilitaria, la moglie fidata collaboratrice, la vacanza estiva, i figli posizionati in buone scuole, l’uscita domenicale e magari ogni tanto anche la partita a San Siro. 
 
Ma che occhi lustri davanti all’auto del cuore, quell’accelleratore che aspetta il suo piede per volare sull’asfalto e allora ogni boccone amaro in ufficio si scolora la sera prima di addormentarsi: un giorno sfilerà tra le vie del centro di Milano con la Porsche che da tutta la vita aspetta a comprare.
Questo il sogno dell’ex ragazzo in cerca di risarcimento. 
 
Allora pensavo alla categoria di chi apparentemente traina il peso di questa agonia di governo, i cinquantenni sessantenni che ancora si avvalgono di contratti indeterminati e che coccolano ognuno il proprio sogno di adolescenza a risarcimento della fatica del lavoro. 
Ma finchè non cambieremo obiettivo di risarcimento da bene materiale a investimento per il futuro dei nostri figli io non trovo che l’economia possa cambiare. 
 
Ci manca la voglia di rischiare, di sublimare la ricchezza dei beni per scommettere un nuovo modo di scambio e fiducia in un progetto sociale più largo e soprattutto più variegato. 
I giovani sarebbero allora pronti a collaborare con la loro energia nuova e i vecchi troverebbero più facilmente qualcuno che li aiuta a lasciare il posto. 
Le cose cambiano quando si diventa più leggeri.
 


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