06 Dicembre 2013, 16.23
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Inseguendo la libertà nei panni di Nelson Mandela

di Andrea Alesci

Ieri a Londra si teneva la première di "Mandela: Long Walk to Freedom" e nelle stesse ore a Johannesbourg il grande Madiba moriva all'età di 95 anni. L'incredibile coincidenza con la presentazione di un film sulla sua vita che sarà in Italia dal prossimo 3 gennaio

 
Ieri sera a Londra si teneva la première del nuovo film su Nelson Mandela e nelle stesse ore a Johannesburg il vecchio cuore del Sudafrica abbandonava quest Terra.
 
Nelson Mandela si è spento all'età di 95 anni, dopo averne trascorsi ventisette nel carcere di Robben Island, dal quale è uscito da uomo libero nel 1990.
 
Una lunga esistenza che ha il respiro dell'lntera umanità quella di Madiba, come il suo popolo lo chiamava affettuosamente dal nome del clan natale cui apparteneva.
 
Una vita già raccontata sul grande schermo da "Il colore della libertà" e da "Invictus", che ora torna come in un sorprendente memoriale cinematografico nella pellicola "Mandela: Long Walk to Freedom" diretta da Justin Chadwick.
 
Un lungometraggio che ripercorre le tappe che hanno segnato la vita di Nelson Mandela, passando per la sua lotta contro i più deboli, la lunga prigionia, quindi l'elezione a presidente della Repubblica sudafricana.
 
A interpretarlo l'attore Idris Elba, protagonista di una storia cinematografica già mostrata sugli schermi Usa, prima di approdare nelle sale britanniche il prossimo 3 gennaio, data papabile anche per l'uscita italiana.
 
Un film per ricordare quel che diceva Mandela "Il vincitore è un sognatore che non si arrende mai".
 
Qui sotto il trailer originale. 
 
 
 
Nelle foto, dall'alto in basso: la locandina del film; l'attore Idris Elba in due sequenze; Nelson Mandela.
 


Commenti:
ID38719 - 07/12/2013 17:51:27 - (sonia.c) - chi è santo?

che concetto hai ,tarzan ,della santità? se è possibile giudicare una persona,lo si può o lo si dovrebbe fare ,guardando a tutta la sua vita ,possibilmente alla fine! fino al'ultimo abbiamo la possibilità di riscattarci (cosa che non ha fatto priebke!) ma parliamo di Mandela.ieri sera ho visto il film :invictus. ecco! non conosco se non a grandi linee . la vita di Mandela ma, chi ha una certa esperienza(di vita,di sofferenza,di dolore,di errori! sopratutto di quelli!) non ha bisogno di certi particolari.ne bastano pochi per capire che persona fosse! (lui ne ha lasciati caterve,oltretutto!) che sono poi quelli giusti.ma saperli trovare ,fa parte di una cultura,inclinazione morale,emotiva ec.che non hanno gli adepti alla setta dell'ignoranza. scusa tarzan ,ma non sono fessa. le tue scuse,che non mi devi,le devi semmai a chi indirizzi il tuo odio,vorrei che ci credessi veramente.

ID38720 - 07/12/2013 17:58:11 - (sonia.c) - scusa la cattiveria..

ma io la chiamo ,necessaria durezza! non so come fate voi,ma io, di solito,quando leggo icerti commenti ,articoli, dicussioni,mi vado a documentare. ma con la logica che ti ho spiegato. pensa che ,dopo essermi guardata i documentari sull'olocausto,guardato anche i patetici grotteschi siti negazionisti,riletto libri di Simon wieshental e Levi,assorbito tanto dolore,orrore,bassezza umana ecc.mi trovo uno come te alla tastiera.scusa ma,mi girano i coglioni...no volermene ma, sono umana e ,deto fra noi,anche nella vita di ogni giorno ,sono messa a dura prova.credimi ti do una papina con tanto affetto.

ID38723 - 07/12/2013 23:13:54 - (sonia.c) - non è stato un santo! è stato un grande uomo.

perchè? perchè a realizzato tutto quello espresso cosi bene,nella poesia di kipling:Se..non ha ricambiato l'odio con l'odio. e poi la trappola della santità ,la conosceva bene anche madre Teresa! quando diceva:tutti possiamo essere santi! smascherava una trappola per ingannar gli sciocchi (noi stessi) mettere sugli altari gli altri è, un modo di dissociarci.di non responsabilizzarci! lasciamo che altri si diano da fare.li mettiamo su un gradino più alto per avere la scusa di non poterli raggiungere e....ci mettiamo un attimo a buttarli giù! in tutti e due i casi non ci abbiamo rimesso niente!paraculi che siamo..ma che mestiere scomodo e pericoloso è,essere santo...

ID38725 - 07/12/2013 23:51:49 - (sonia.c) - ps.con la frase.uno come te..intendevo..

uma persona che ha mostrato qui ,poco o nulla di se stesso e,quel poco,non è stato un piacere. spero di essermi sbagliata ma, in questo caso, spiegati meglio o non ti risponderò più.

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