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mercoledì, 12 aprile 2017 Aggiornato alle 18:52Blog - L'angolo di don Claudio

La Pasqua, dono del risorto

di don Claudio Vezzoli
La Pasqua è la solennità più importante per noi cristiani, centro di tutto l’anno liturgico e della nostra vita spirituale

Dopo la resurrezione Gesù manda gli apostoli nel mondo affinché il mondo conosca il Dio di Gesù Cristo.
La fede perciò per noi cristiani non è intimismo, ma un impegno a testimoniare in ogni luogo ed in ogni situazione l’evento che ha cambiato la storia.
La fede dunque è una realtà pubblica: tutti devono sapere che Gesù è risorto perché il cristiano è una persona che deve realizzare ciò che annuncia .

Apparendo ai suoi apostoli, dopo la sua risurrezione, Gesù completò la formazione e l’insegnamento dato ai suoi discepoli; rivelando loro la verità del Vangelo, dette una pratica dimostrazione della realtà della vita eterna.
Aprì in tal modo le loro menti alla comprensione delle Scritture e dei suoi insegnamenti, per renderli suoi testimoni autentici perché per mezzo loro la sua salvezza arrivasse a tutti gli uomini.
 
L’incontro con Cristo Risorto richiede al cristiano un itinerario di conversione a Lui, un serio e continuo cammino di fede che lo porti a diventare un testimone autentico di Gesù, rivivendo in se stesso il mistero pasquale.
La sua formazione cristiana è completa quando la sua vita si apre generosamente all’opera di evangelizzazione e di salvezza dei fratelli. 

Nonostante il fervore della Pasqua, noi siamo credenti ancora fragili: fragili come neonati.
Abbiamo bisogno di essere nutriti con la Parola di Dio e con il suo Pane. Abbiamo bisogno di essere sostenuti da una comunità che ci incoraggi e ci stimoli, una comunità dove il vivere da risorti è il suo impegno primario.

Un augurio ed una preghiera affinché la pasqua sia per tutti un tempo per evangelizzare, sia un impegno ad educarci ed educare alla vita buona del vangelo.
La pasqua sia per tutti un seminare a piene mani la gioia di chi si sente risorto e lo comunica ogni giorno in famiglia e mentre lavora.

Don Claudio