Domenica, 19 maggio 2024


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domenica, 5 maggio 2024 Aggiornato alle 08:00Blog - Maestro John

Un amore così grande

di John Comini

Ciao Marcella, il 50° di Felice e Daniela, don Flavio e don Angelo, notizie da Ceci, il libro di Antenore, il mio “Paese immaginario”, 4 compleanni, mamme e vari eventi

1) Ci ha lasciati Marcella Melgari in Perini: era conosciuta da tutti ed al funerale c’era un mare di gente. Le offerte sono state devolute in favore dell’asilo di Sopraponte. Marcella era grande amica di mia sorella Rita e da ragazza spesso l’accompagnava a passeggio con noi bambini, io e mia sorella Valentina, sia in Monticello sia al ruscello ai piedi della Faita. I genitori di Marcella venivano da Travagliato ed a Gavardo avevano la forneria della “Quadra”. Abitando a quel tempo in piazza De’ Medici, per andare a prendere il pane noi Comini e tante altre persone della piazza passavamo dal cortile interno e dalla sala della famiglia Melgari. C’era il signor Firmo (che simpaticamente mi chiamava “Giovanni dalle bande nere”) che ha sposato la signora Emilia. E c’era il figlio Taddeo, sposato con la signora Cecilia e che ha avuto due maschi e una femmina. Le tre figlie del signor Firmo e sorelle del Taddeo parevan gemelle, me le ricordo molto belle, sempre vestite elegantemente, spesso con il paltoncino rosso: Rosaria (era insegnante, abitava a Vobarno e ci ha lasciati poco tempo fa), la cara Marcella ed Andreina. Mia sorella ricorda che spesso organizzavano in casa feste da ballo, alle quali Rita non partecipava per il divieto della nostra mamma… Marcella sognava di sposarsi e di avere tanti bambini: era nata il 19 marzo 1945, festa di San Giuseppe, e destino volle che si innamorò proprio di un Giuseppe da Fostaga di Sopraponte, classe 1941.

 

Quando incontrò il “suo” Beppe erano ambedue giovanissimi, i genitori non avrebbero voluto che si sposasse così presto ma Marcella ha fatto di tutto per giungere al matrimonio. Il marito creò nel 1963 un’importante azienda, la SAF (Stampaggio A Freddo), che ha dato lavoro a molte persone. Marcella è sempre stata una donna solare, sempre sorridente, sempre piena di vita. Lei e Giuseppe hanno avuto molti figli: Emanuela, Nicoletta, Roberto, Elena e Laura, che sposandosi hanno donato ai nonni una miriade di nipoti. Marcella e Beppe hanno riversato il loro amore a tutti, con grande generosità, ed erano orgogliosi di aver donato una bella casa a ciascuno. Ogni giorno della settimana a turno invitavano a pranzo la famiglia di un loro figlio o figlia, e la domenica era una festa grande perché tutta la numerosa famiglia pranzava insieme a loro. La vita di Marcella, fino gli ultimi giorni, era vedere la gioia dei nipoti. C’è un episodio commovente a cui ho assistito lo scorso ottobre: al termine dello spettacolo d’illusionismo “Sogna” al Corallo di Villanuova stracolmo di spettatori, Nicola Avanzi, l’artista Nick Blaze, ha dedicato alla nonna Marcella ed al nonno Beppe straordinarie parole di ringraziamento. E ancora adesso mentre scrivo mi commuovo. Ciao, Marcella!

 

2) Sabato 11 maggio festeggiano le nozze d’oro Daniela Festa e Felice Pedrotti, entrambi abitanti a Sopraponte. Giocando con i loro nomi si potrebbe dire che “Felice è sempre in Festa!” Felice è nato il 27 febbraio del 1949, ed aveva 14 anni quando si è innamorato della dolce Daniela. Esperto cacciatore di lepri, quella volta è stato “impallinato” al cuore dalla sua bella. Ma lei a quel tempo era minorenne (è nata il 9 aprile 1954) ed ha dovuto attendere di raggiungere la maggiore età (a quel tempo era fissata al compimento del 21° anno) per convolare a giuste nozze col suo innamorato. Del resto, nel maggio 1971 anche alla sorella Maria detta Mery mancavano due mesi ai 21 anni per poter sposare il simpatico Bernardo Goffi detto Dino, e il padre ha dovuto firmare le carte per l’autorizzazione alle nozze. “Quand che l’amur èl ghè…”

 

Mery racconta che il suo Dino frequentava sempre il bar Acli o il bar Poli, ma poi andando a morose non si fece più vedere per molte sere, tant’è che qualcuno gli disse: «Té sét deèntat come un peerù sóta azét! ». Non so se pure Felice, a causa degli amorosi sensi, sia sparito dalla circolazione per un po’…

 

La famiglia di Daniela è originaria di Castrezzone, dove papà Angelo e mamma Carolina hanno avuto sei figli: Elisabetta, Giuseppe, Bruna, Maria detta Mery, Daniela e Sergio. Poi nel 1960 si sono trasferiti a Sopraponte. Felice ha fatto la naja a Cuneo e poi a Vipiteno, e come valente alpino ha fatto parte come consigliere delle Penne nere del Gruppo soprapontino appartenente alla Monte Suello (ricordo tra gli altri Gregorio ed Ezio Savoldi, Pietro Neboli e la figlia Erica, Luigi Vedovelli, Gastone Pasini, Ezio Savoldi, Marco Angelini e Pietro Tebaldini…). Felice è un maestro dello spiedo, che prepara con gli amici nella graziosa Baita degli Alpini in Monte Magno. La costante opera volontaria degli alpini di Sopraponte permette al Gruppo di raccogliere fondi per sostenere varie iniziative di solidarietà, fra cui l’Istituto Nikolajewka per disabili, la Parrocchia e l’Asilo Nido di Sopraponte. Nella Baita tra canti e buon vino, ho gustato uno spiedo che voi umani non potete immaginare! Ricordo con nostalgia il mio caro cognato Mario Zucchetti che con la sua grande simpatia serviva ai tavoli. Felice è così esperto nell’arte dello spiedo che viene chiamato anche in occasione di feste private. Ma non è tutto: Felice è attualmente Presidente della Scuola dell’Infanzia “Regina Elena”. Nata nei primi anni del 1900 per accogliere gratuitamente i bambini poveri tra i 3 e i 6 anni del Comune di Sopraponte, diventò poi Ente Morale ed è stata in seguito riconosciuta come scuola paritaria. Molti hanno collaborato alle gestione della scuola: le suore Ancelle della Carità, il personale laico, le Umili serve del Signore ed oggi vi opera personale laico qualificato. 

 

Daniela ha lavorato al calzaturificio di Gavardo, successivamente ha fatto la casalinga. Con Felice ha formato una bella famiglia, con le figlie Giovanna e Carla e gli adorati nipoti Elena ed Alessio. Accanto all’orto di casa saltellano i conigli, allevati con passione da Felice e nutriti in modo sano. Ho incontrato molte volte Daniela e la sorella Mery: la prima è dolce e riservata, mentre Mery è schietta e “vulcanica”. Domanda: se Felice è sempre impegnato con gli alpini e l’asilo e Dino è sempre di corsa come atleta e volontario dell’A.V. G., lo faranno per sfuggire alle mogli? Eh eh eh!

 

Le sorelle sempre…in Festa avevano partecipato al pellegrinaggio a Roma nel 2018, in occasione della Santificazione di Paolo VI, di Monsignor Romero e di altri 5 santi. Ho avuto il piacere di vedere Felice alla bella cerimonia del 25 aprile, orgoglioso di partecipare con il suo cappello d’alpino ed il gagliardetto. Auguri sposini, vi auguro un mondo di felicità!

 

3) Ieri sera, festa dei Santi Filippo e Giacomo Patroni di Gavardo, ho partecipato alla Messa Solenne presieduta da don Flavio Saleri, che con don Angelo Nolli festeggia il 50° di ordinazione (avvenuta per ambedue il 15 giugno 1974). Con loro c’era una miriade di sacerdoti, vestiti di un rosso lucente in una chiesa piena di amici riconoscenti. C’erano (ma erano così tanti che non li ricordo tutti) il parroco don Italo, don Armando (fratello di don Angelo), don Cesare, don Fabrizio, don Giacomo, don Diego, don Leonardo e don Gabriele (si sa che quando c’è il rinfresco lui risponde sempre presente…). Poi è sopraggiunto don Francesco Bertuetti. Il Coro, diretto da Angelo D’Acunto, ha cantato in modo sublime alcune canzoni in latino (io che sono anziano ne conoscevo alcune). Ho apprezzato la bellissima voce di Marco Gobbini, figlio della mia coscritta Orielda, accompagnato dalle melodie del bravo organista Silvio Poli. Don Flavio e don Angelo hanno ringraziato il Signore per averli scelti ad essere sacerdoti, hanno ricordato alcuni sacerdoti come i cari don Francesco Zilioli e don Antonio Andreassi e le mille persone che hanno incontrato sul loro cammino (come la mitica Giulia), nella speranza di un mondo migliore e di pace. Poi tutti a Casa San Giuseppe per il rinfresco, tra grida di giubilo e foto di gruppo. Madre Letizia (che chiamo Perfetta Letizia) mi ha ricordato che attende che io prepari nel 2026 una serata dedicata alla venerabile Madre Elisa Baldo nel centenario della Sua salita in Paradiso (4 luglio 1926). Prometto lo preparerò, sempre che non sia già salito io pure in Paradiso, dove vanno anche tutti gli uomini sposati!

 

4) L’amica Cesarina Cattaneo e suo marito Aldo Zambelli hanno partecipato ad una festa per alcuni neo ottantenni, festa che era annunciata dalla bella poesia di Faber “Valore di un sorriso” e da una simpatica scritta: “Per noi neo ottantenni: se qualcuno ti chiede oggi l’età, non dire che hai 80 anni, ma digli che ti sono piaciuti così tanto i 40 anni, che hai voluto farli la seconda volta!”. 

 

Ecco il resoconto di Ceci: “E così fu che il 28 aprile 2024 la classe 1944 festeggiò come si conviene il proprio 80°compleanno . Convenuto che il ristorante fosse la mitica ‘Conca d'oro’ di Salò, eccoci lì tutti pronti con tanta voglia di ritrovarsi dopo ben 5 anni, perché a causa del covid non ci si è più incontrati. Inutile dire che ha fatto molto piacere ritrovare tante persone che si erano perse un po’ di vista , ma in un battibaleno tutto si è ricondotto alla festa di classe che a detta di molti dovrà essere ripetuta anche nei prossimi anni perché, si sa, il tempo corre e le occasioni di incontrarsi si faranno sempre più rare. Inutile ricordare con rammarico quanti in questi anni ci hanno lasciato e quanti, sopraffatti dagli acciacchi, non hanno potuto essere presenti. È partita l’idea che sul prossimo cartoncino del menù al posto delle squisitezze da mangiare, verranno scritti i vari suggerimenti di come mantenersi in forma per esserci la volta seguente. È stato distribuito un biglietto beneaugurante  e fatta la puntuale foto ricordo a suggellare questa bella giornata”.

 

La scatenata Cesarina mi ha poi inviato questi scritti:

 

“Il primo di maggio è finito per essere la data nella quale il gruppo “Ferie in montagna camminando” composto da ben 5 coppie si è ritrovato per il pranzo di primavera. Solitamente la data preposta a tale scopo è sempre stata la Pasquetta ma, per diversi motivi, è stata spostata e in questa occasione abbiamo festeggiato così anche un anniversario di matrimonio e il compleanno di due neo ottantenni.

 

È la festa del lavoro ma per noi è stata la festa degli ex lavoratori in quanto siamo tutti nati dal 1944 al 1951, perciò “ pensionati”. Messi all’opera Aldo e Cesarina nel confezionare i casoncelli alla bresciana (ben 200!), affidato ad Angioletta la logistica (chi porta i formaggi, chi il dolce , chi la frutta e così via), deciso che del secondo ne faremo sicuramente a meno, eccoci tutti, in prossimità del mezzogiorno, accolti dal padrone di casa, Carlo, con una bella e simpaticissima spiegazione della materia del nostro trovarsi: i casoncelli.

 

«OMS (Ogni Mangiata Salva) SIMPOSIO L’importanza del Casoncello nella qualità e quantità della vita. Un vero e proprio medicinale

 

Teoria e prova pratica

 

Che cos'è il casoncello: tipico alimento bresciano

 

Cosa contiene: farina, uova, sale, parmigiano, pane grattugiato, prezzemolo, burro di malga, brodo (secondo usi locali anche erbette, carne lessa e aromi vari)

 

A cosa serve: coadiuvante nella crescita di tutte le persone, antidepressivo, migliora la vita ed i rapporti sociali, specie se preso in compagnia (vivamente consigliato)

 

Un’indagine statistica su un campione (piccolo) di degenti di una RSA ha rilevato una vita media di 98 anni per chi ne aveva fatto un uso frequente.

 

Bambini, gravidanza ed allattamento: non vi sono controindicazioni.

 

Abbinamento con cibi e bevande: non vi sono controindicazioni, è però consigliato ingerirli con l’aiuto di un vino leggero, Gropello, Lambrusco ecc. che ne aumentano l’efficacia, mentre l’assorbimento di acqua ed altre bibite ne limita l’aspetto antidepressivo.

 

Posologia: da 10 a 60 casoncelli o più a seconda del peso corporeo e dell’età.

 

Se accidentalmente assumi più dosi del previsto: niente paura, spesso basta un grappino!

 

Se si dimentica di prendere il medicinale: si può riprendere l’assunzione in qualsiasi momento.

 

Possibili effetti indesiderati: aumento del “giro vita” (in caso si verifichi è opportuno ridurre la frequenza e/o le dosi dell’assunzione del medicinale), lieve sonnolenza (basta fare un pisolino…)

 

P.S.: Ringraziamo il gruppo di lavoro che con abnegazione, spirito di sacrificio e rischio della propria salute si è sottoposto a prove che hanno permesso la stesura di questa importante condotta sanitaria, invitandoli a proseguire questa esperienza per almeno altri vent’anni al fine di avere dati ancora più obiettivi.

 

Tutto il mondo Vi sarà eternamente grato.

 

OMS - ONU per la Salute»

 

Inutile ricordare qui che la votazione sul gradimento sia del piatto sia di tutto il resto è stata di pochissimo inferiore al punteggio massimo, il ché vuol dire semplicemente…arrivederci alla prossima! Ah dimenticavo: Angioletta, Cesarina, Lucia, Luciana, Luisa, Carlo, Giuseppe, Irio, Carlo, Ettore si danno appuntamento all’Hotel Gimmy di Pozza di Fassa per il prossimo 5 luglio…e tante buone passeggiate” 

 

Tra l’altro Ceci mi informa che “mercoledì 8 maggio sua figlia Daniela e Paolo Busseni festeggiano un’importante tappa della loro unione, 25 anni di matrimonio (per tutti saranno le loro nozze d’argento). Maria e Giovanni, uniti ai loro nonni Aldo e Cesarina, nonché alla schiera di zii, prozii, pro-cugini e cugine, e alla moltitudine di amici, augurano di tutto cuore  tante belle cose per il proseguo del loro cammino di sposi...di solito lo si dice ai preti, ma noi lo diciamo a loro «ad multos annos!». Mi unisco al vostro augurio.

 

5) Venerdì 3 maggio alle ore 18.15 nel cortile del Museo Archeologico di Gavardo, davanti ad un pubblico strabocchevole ho partecipato alla presentazione del bel libro fotografico “Vita gavardese nel XXI secolo” dell’amico Antenore Taraborelli. Sono intervenuti Marcello Zane (Presidente della Fondazione Piero Simoni), il barbuto Ubaldo Vallini (mega-direttore di Vallesabbianews, con la potente moto parcheggiata accanto all’Ursus spelaeus), Angelo D’Acunto con dotte citazioni ed un commosso Antenore. Tra gli altri c’era la nipote Marianna che scattava le foto, ed ho saputo da lei una bella notizia: è regista dello spettacolo “Antigone” di Sofocle, che i ragazzi del Liceo Classico “Fermi” di Salò rappresenteranno venerdì 10 maggio al Cristal. Brava Marianna! Alcune persone di Bagolino sono arrivate dopo il mio discorso (forse sapevano che avrebbero rischiato di addormentarsi…). C’erano tra gli altri gli amici Luca Ferremi con i classici codino e paraorecchie e la sempre entusiasta Marina Melzani con il simpatico marito Massimo a farle da guardia del corpo. Ci siamo dati appuntamento a Bagolino, magari davanti ad un magnifico spiedo fatto da Luigi Savoldi, marito della bionda Angioletta. Questo il testo che ho letto:

“Mentre cercavo qualcosa di intelligente da dire questa sera (impresa per me impossibile, soprattutto visti i relatori di gran fama presenti, mentre io sono uno scribacchino di gran fame), ho trovato uno scritto dell’amico Antenore di qualche anno fa. S’intitola “Nuvole”. In esso si svela a mio avviso l’anima di un bravo fotografo come lui, fatta di curiosità, ricerca, emozione e poesia. Antenore scriveva:      «L’altro giorno, mentre scorrevo alcune  mie fotografie che amo più di altre, pian piano iniziò a diffondersi nella mente una canzone di De André. Meccanicamente e senza dichiarata intenzione mi ritrovai a soffermarmi con emozione e con particolare interesse sulle immagini che rappresentavano il cielo nuvoloso in diverse sue forme. A questo punto mi colse improvviso il desiderio di condividere sentimenti con qualcuno e pensai di armonizzare alcune mie foto con le parole della canzone del grande De André. Mi auguro che questa mia idea riesca, anche in leggerissima forma, a suscitare qualche emozione in colui che avrà la compiacenza di soffermarsi ad osservare il mio lavoro. Antenore.”

 

Io ho avuto la fortuna di vedere quelle fotografie all’Agriturismo “Il Morso” di Limone, e credetemi, sono straordinarie. A volte ci si chiede: ha ancora un senso la fotografia, in un mondo pieno di immagini, di smartphone che racchiudono milioni di scatti, dove la cosiddetta Intelligenza Artificiale ci sta invadendo, dove tutto è scaricabile, tutto è modificabile? E poi, perché fotografare una nuvola? Ce ne sono così tante, e cambiano continuamente forma e colore, e nessuna nuvola sarà mai come quella di un attimo prima e mai come quella di un attimo dopo. La risposta è proprio in quello che Antenore ha scritto: è necessario fermarsi un secondo, rubare un frammento di eternità, interessarsi alla vita nelle sue diverse forme, emozionarsi e condividere con altri questa emozione. Perché una fotografia è il miracolo dell’attimo, cattura un istante per fermare il tempo.

 

In questo Antenore ha l’animo di un bambino: nel suo cuore è rimasto lo stupore verso il mondo che ci circonda, verso case e persone di una comunità, verso le piccole cose che diventano al contempo misteriose e meravigliose e che fanno magica questa nostra vita. 

 

Conosco Antenore da una vita, fin da quando ragazzo girava a cavallo di una bicicletta, con la sua travolgente simpatia e coi suoi folti capelli (chissà che shampoo miracoloso usa). Girava per il paese fischiettando o cantando: uomo allegro il ciel l’aiuta. Il papà di Antenore, Francesco detto Cecchino, guidava il trenino alle Fornaci. La dolce mamma Palma, lavorava al Lanificio: essendo una brava cuoca, colmava Antenore e la sorella Franca di ogni ben di Dio. Antenore studiò all’Itis, trovò lavoro alla Breda come perito e poi a Villanuova come professore all’Inapli. Antenore frequentava l’oratorio con la sua banda di amici, tra mille battute e goliardiche avventure. Cosa può volere di più un giovanotto dalla vita? 

 

Il destino ha voluto che incontrasse la bella Anna Martini, coscritta della mia attuale moglie. Elegantissima, circondata dalle amiche, lei gli diede un’occhiata furtiva e lui restò impietrito, colpito dalla freccia di Cupido, re dell’amore. Da quel fatidico giorno li vedevi sempre insieme: Anna non lasciava passare un attimo senza essere accanto al suo Antenore, e Antenore, nonostante le mille battute sulla sua “schiavitù amorosa”, non la lasciava un minuto. Anna ed Antenore si sposarono il sabato 22 novembre del 1975, la cerimonia fu celebrata da don Eugenio, testimone di nozze era l’amico Cesare Polvara detto Cece, coscritto di Anna e diventato poi grande sacerdote. Si racconta che dopo il viaggio di nozze Antenore abbia detto ad Anna: “Vado in camera oscura”. Lei subito gli si presentò in abito trasparente, dicendogli: “Non facciamolo allo scuro, preferisco la luce accesa!” Ma Antenore, che stava sviluppando la pellicola, le gridò: “Che fét, te m’et ruinat töte le foto!” 

 

Antenore e Anna condividono i valori antichi e fondamentali della famiglia, dell’amicizia e della solidarietà. 

 

La loro casa è sempre piena di amici, e quando soggiornano a Bagolino anche là accolgono le persone con allegria e lauti banchetti, magari ospitandole a dormire.

 

Amano le passeggiate in montagna, amano viaggiare con gli amici Ermanno e Gabriella Poletti, e spesso con la mia attuale moglie ci rechiamo al mare a Cinquale dove Antenore può fare il bagno mentre Anna va a far compere al mercato di Forte dei Marmi, rivoltando tutti i banchetti alla ricerca di qualche vestito da comprare perché, nonostante gli armadi pieni, dice sempre “Ghó mia nient da mitìm adòss!”. 

 

Antenore è socio dell’Avis, seguendo l’esempio di tante belle persone come l’indimenticabile Renato Paganelli. Fa anche parte del fantastico gruppo ciclistico avisino, formato da persone simpaticissime, ed è stato Presidente della sezione Gavardese, alternandosi con il grande Arturo Tebaldini in questo importante ruolo. Anche Anna si è sempre data da fare per gli altri, ora è nei volontari gavardesi per accompagnare gli anziani alle visite negli ospedali.

 

Anna ed Antenore hanno avuto la grazia di due figli davvero splendidi, Francesca e Giovanni: a loro hanno donato un amore infinito, trasmettendo con l’esempio i valori della condivisione, del rispetto, delle radici cristiane ed umane. Francesca detta Franci ha sposato il simpatico Loris Losa di Daone e ha regalato ai felici nonni gli stupendi Marianna e Riccardo. Giovanni come il papà è appassionato di fotografia e socio dell’Avis, ma non è milanista come il padre, giustamente ha scelto la Juventus, la squadra migliore che ci sia al mondo… Giovanni con Gaia Costa ha una meravigliosa bambina, Adele. Antenore nel libro dedica foto piene d’affetto ai nipoti: sono immagini splendide ed al contempo struggenti, un lascito di bellezza e di tenerezza, un’eredità intrisa di nostalgia e di speranza. 

 

Antenore ringrazia sempre il mitico Cesare Goffi, suo padrino, maestro ed amico, dal quale ha appreso un’arte che si fa bellezza, visione critica e nostalgia. Cesare aveva pubblicato “Vent’anni di vita Gavardese 1966-1986” e Antenore ne è il degno erede. Tra l’altro sia Cesare nel 1938 sia Antenore nel 1950 sono nati nel medesimo giorno, il 13 agosto, ed è una coincidenza che mi commuove. 

 

Le fotografie di Antenore creano il miracolo di fermare il tempo, di ripercorrere le stagioni della natura e della vita della nostra comunità. Vi ritrovi gli anni perduti, l’età d’oro dell’infanzia, i volti, i profumi, le voci, i sorrisi degli amici, lontani nel tempo ma nitidi nella memoria. E, nel ritrovarli, riapri il cassetto dei ricordi: sono ancora tutti lì, e per incanto scopri che non li hai mai perduti, perché la memoria delle proprie radici non si perde. Mai. Grazie Antenore!».

 

6) Giovedì e venerdì prossimi continua la Rassegna “Metti una sera a Teatro” al Salone Pio XI. Il sottoscritto presenta “Il paese immaginario”, un viaggio nei ricordi con fotografie di piazze e vie del paese e di vari personaggi caratteristici: èl Zanèla, le suore, i sacerdoti, la zia Orsolina, il dottor Rossini, le Acli, l’oratorio, le processioni, il fiume Chiese, il vecchio stadio, il grattacielo, il cinema Salone…La collaborazione al video è dell’amico Andrea Giustacchini, splendido poeta, scrittore ed attore. È stato magistrale interprete dello spettacolo “La forsa de l’amore” ed ha pure letto da par suo alcune pagine del libro di Giovanni Grasso alla Rassegna “Un ponte di libri”.  Approfitto per ringraziare don Italo Gorni (monsignore ma non troppo), Ombretta Scalmana vicesindaco del Comune e Assessore alla Cultura, i volontari del teatro Salone Umberto Averoldi, Arturo Tebaldini, Marco Franzini, Flavio Persavalli, l’amica Daniela Massolini e mando un saluto affettuoso all’amico Giancarlo Cargnoni. Vi aspetto!

 

7) Oggi 5 maggio favolosi auguri all’amico e coscritto Cesare Mora, giovane nonno di Giulio (che festeggia il compleanno lo stesso giorno) e di Sofia. Certo caro Cesare che li compi proprio nella stessa data della celebre poesia del Manzoni dedicata a Napoleone…Ave, Caesar!

Lunedì 6 maggio fantastici auguri alla mia amica Paola Lombardi, che chiacchiera a ruota libera (a casa, in auto e pure in chiesa…) e se le telefono col cellulare mi si scarica la batteria “a forsa de ciciarà”! Per fortuna non ho il cellulare…Paola ha preso tutto da sua mamma Maria, insieme formano una coppia simpaticissima e “ciciaruna”!

Mercoledì 8 maggio splendidi auguri alla bellissima Mary Jo che festeggia i sei anni: è figlia della mia bella nipote Marcella Avanzi e del milanista Cristian Bonomini (gira voce che ci sia un matrimonio in vista…). Mary Jo con la mamma festeggerà il compleanno a Vicenza, in occasione del raduno Nazionale degli Alpini!

Venerdì 10 maggio straordinari auguri ad Angelica che compie quattro anni: è la scatenata bambina di mia nipote Barbara Barovelli e di Giulio DelBono. Angelica ha sempre appetito: un tempo mangiava anche la polenta, adesso vuole sempre la carne ed a tavola continua ad esclamare: «Cìcio! Cìcio!» Forse perché vede la mia pancia… 

 

8) Auguri a tutte le mamme del mondo:

mamme che soffrono per la guerra degli uomini

mamme che hanno perso un figlio

mamme che sanno perdonare

mamme che adottano bambini venuti da un mondo lontano

mamme coraggiose, resistenti, pazienti, eque, appassionate

mamme speciali che hanno cura di bambini speciali

mamme che fanno volontariato e spendono il proprio tempo libero per aiutare gli altri 

mamme che lentamente ma inesorabilmente invecchiano, ma nel cuore sono sempre giovani

mamme separate che rimangono in contatto con il papà e per i bambini rimane una luce di speranza

mamme che lasciano liberi i figli di scegliersi la propria vita

mamme che sono salite in cielo e lasciano un vuoto incolmabile, ma vivono negli occhi e nel sorriso della loro figlia

mamme che fuggono dalla miseria per una vita di speranza

mamme che se non ci fossero bisognerebbe inventarle

 

Alcuni eventi:

* oggi, domenica, a Gavardo “Nove-Vagando” Viaggio nella Gavardo del Novecento con la guida della Prof.ssa Emilia Nicoli, 2 gruppi ore 14.30 e 16.30 partenza da piazza De’ Medici (obbligo prenotare Ufficio Cultura 0365 377462 cultura@comune.gavardo.bs.it )

* oggi a Gavardo in Oratorio ore 15.30 “W la mamma!” due ore per Mamme e figli con Laboratori per creare un bellissimo regalo, Nutella Party e una preghiera di affidamento di tutte le Mamme al Signore (naturalmente sono invitati anche i papà)

* oggi a Salò al “Salòttino” mostra collettiva “Colore!” (visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30 fino al 12 maggio)

* oggi a Gavardo al Mulino “Idee di legno” Personale di Riccardo Pelizzari, ingresso libero, orari apertura: domenica 5 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 21, giovedì 9 e sabato 11 dalle 17 alle 21, domenica 12 dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 21, info Ufficio Cultura 0365 377462 

* oggi  alla fattoria “La Mirtilla” di Idro zona Crone “Sulle Ali della Libertà”: al mattino yoga dolce con Antonella Lonati, pranzo con polenta macafana (farina, formaggio, cicorie, cipolla e burro), vino, acqua e caffè (10 € bambini, 15 adulti) poi danze con Fabiana Dafne, Roberto Ardau Drugo, Donne InCanto, Inattesi Ospiti Sgraditi e Idrovolanti (i fondi raccolti dallo stand gastronomico andranno a finanziare i progetti della Cooperativa Co.Ge.S.S., il pranzo e le altre attività sono ad offerta libera, il ricavato sarà devoluto all’associazione TV.B., Associazione Volontari Treviso Bresciano, che accompagna al bisogno persone non automunite della Valle Sabbia) info  3404630941

* oggi a Sabbio Chiese presso il Santuario della Rocca mostra “Le stagioni di Armando Tomasi - un pittore valsabbino e il suo mondo” (dalle 14.30 alle 18.30)

*oggi  a Bagolino nel Palazzo San Giorgio mostra “Le stagioni di Armando Tomasi – un pittore valsabbino e il suo mondo” (dalle 16 alle 19)

* oggi a Vestone presso l’Associazione Via Glisenti 43 ore 16.30 mostra “Le stagioni di Armando Tomasi – un pittore valsabbino e il suo mondo” (dalle 16 alle 19)

* a Gavardo al Museo mostra “L’età del legno 4000 anni fa al Lucone” manufatti e la porta in legno più antica d’Italia, orari di apertura del Museo (fino al 31 dicembre) 

* lunedì e venerdì a Gavardo in Biblioteca dalle 15 alle 17.30 “Un regalo per la festa della mamma” decoriamo con l’aiuto del plotter borse di tela per le nostre mamme (Hub tecnologico per ragazzi 11-17 anni gratis previa iscrizione 0365377482 biblioteca.civica@comune.gavardo.bs.it)

* lunedì a Gavardo ore 20.30 “Sii te stesso a modo mio” incontro informativo ed educante con il dott. Matteo Lancini per il Festival delle famiglie

* lunedì a Vestone al Centro Sociale ore 17 “Stop al mercato tutelato elettrico e gas” conferenza di Pietro Prevedoni di Auser Brescia (per la rassegna comunale dedicata agli anziani) 

* giovedì e venerdì a Gavardo al Teatro Salone Pio XI ore 20.30 il sottoscritto in “Il paese immaginario” collaborazione al video di Andrea Giustacchini (ingresso libero, per la Rassegna “Metti una sera a teatro” del Teatro Gavardo con Parrocchia e Comune)

* giovedì a Sabbio Chiese presso la Sala Polifunzionale del Museo Stampatori “A tu per tu con il libro antico, una pagina alla volta” corso di formazione (gratuito) che il Museo Stampatori «da Sabbio» organizza con l’Ateneo di Salò e l’Università Cattolica che si svilupperà in cinque incontri dal 9 maggio al 4 giugno

* venerdì a Villanuova ore 15 “Un pomeriggio in-chiostro” laboratori, giochi e attività per bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni, organizza la Cooperativa Sociale Area

* venerdì, sabato e domenica 95^ Adunata nazionale Alpini a Vicenza

* sabato a Villanuova in Oratorio Prima edizione del Torneo di Ping Pong in Oratorio

Torneo Adulti e Torneo Junior: iscrizioni e info Pierangelo (Piri) 338.3640373 o Alberto (Albi) 349.5442241

* entro sabato 11 maggio prenotare al 339. 6863455 per la visita al Santuario del Frassino, alla Cantina Olivini di Desenzano ed al Centro storico di Sirmione (sabato 18 maggio) e per il Pranzo al Ristorante “Conca d’oro” di Salò (domenica 19 maggio) in occasione del 40° del villanovese Padre Luigi Quaranta (ve ne parlerò nel prossimo articolo)

* sabato a Vestone al Centro Sociale dalle 15 alle 17 “Tieni in forma il tuo cervello” incontro col dott. Nicola Berruti psicologo specializzato in psicogeriatria, per imparare stili di vita ed esercizi utili a tenere la mente allenata, prevenendo così il decadimento cognitivo (in collaborazione con il Centro per la famiglia Astrolabio, la Coop. Area, ATS Regione Lombardia, Comunità montana e Valle Sabbia Solidale)

* sabato a Vestone ore 15 “Tieni in forma il tuo cervello” infolaboratorio per over 65 per il Festival delle famiglie

* sabato e domenica a Villanuova in Municipio mostra “Attraverso i tuoi occhi” del concorso fotografico dell’Associazione Classe 5^ C per ragazzi da 11 a 25 anni (orari 10-12 e 15-18.30)

* sabato ad Agnosine in teatro la Signora Maria in “Libera uscita” con Paola Rizzi (prenotazioni: http://tinyurl.com/agnosine-paola-rizzi )

* domenica “Sentieri di acqua dolce” camminata tra i laghi di Sovenigo e il lago Lucone, ritrovo ore 8.30  ai laghi di Sovenigo, max 20 partecipanti (6 € adulti, 4 € minori sopra i 5 anni per copertura assicurazione, gratuito tesserati CAI, prenotazione obbligatoria, Ufficio Cultura 0365 377462 cultura@comune.gavardo.bs.it)

 

Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!      

 

                           
                                                                                                         
Nelle foto: 
1) Marcella Melgari e Giuseppe Perini con una miriade di nipoti (e ne mancano due!)

2) Daniela Festa e Felice Pedrotti il giorno delle nozze

3) Giovani ottantenni in festa alla Conca d’Oro

4) La locandina del mio spettacolo “Il paese immaginario”, ricordi e fotografie

Grazie a mio nipote Stefano Avanzi ed alle amiche Maria Festa e Cesarina Cattaneo. 


 

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