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venerdì, 26 ottobre 2012 Aggiornato alle 05:50Furti

Ri-preso

di red.
L'altro giorno se l'era cavata con una denuncia a piede libero per tentato furto, insieme ad un "collega" residente a Prevalle. Questa volta il suo comportamento gli è costato il carcere

A finire nei guai Alberto Franzoni, pluripregiudicato che risulta essere residente a Ossimo, in Valle Canonica, ma è di fatto senza fissa dimora.
Anzi, a quanto pare da qualche tempo bazzica va in Valle Sabbia.
 
L'uomo, 45 anni, era stato fermato a Clibbio qualche giorno fa dai Carabinieri di Sabbio Chiese in seguito al tentativo di furto di gasolio ad un camion parcheggiato a Lavenone.
Il camionista se n'era accorto, aveva segnalato il tipo di auto, parte della targa e anche descritto i due ladri.
I militari non ci avevano messo molto ad intercettarli, senza però la flagranza di reato i due erano stati solo denunciati.
 
Però non li avevano persi di vista.
In particolare il bandito camuno. Così hanno scoperto che l'uomo faceva base in un'abitazione abbandonata in Degagna, frazione di Vobarno nella valle solcata dal torrente Agna.
 
Nel pomeriggio di mercoledì scorso, i militari al comando del maresciallo Rosina, dipendenti della Compagnia di Salò, stavano giusto osservandone le mosse quando l'hanno visto uscire dall'abitazione e salire su una Fiat Uno risultata poi rubata in quel di Rezzato lo scorso 16 ottobre.
 
A quel punto i carabinieri sono usciti allo scoperto per fermarlo e l'avevano ormai circondato quando quello ha ingranato la retromarcia cercando di aprirsi un varco, pronto a speronare una delle auto di servizio.
I Carabinieri però non gli hanno dato scampo: hanno aperto la portiera e l'hanno tirato fuori dall'auto.
 
Esagitato, l'uomo non voleva sentire ragioni e ha preso a colpirli con calci e pugni.
Una breve colluttazione è stata sufficiente a renderlo inoffensivo, anche se due carabinieri hanno dovuto essere medicati al Pronto soccorso di Gavardo con prognosi di due e tre giorni per "contusioni agli arti superiori".
Il Franzoni è stato arrestato.  
 
La perquisizione personale, veicolare e domiciliare, ha permesso ai militari di rinvenire numerose taniche per carburante piene, per un totale di 75 litri, parecchi attrezzi atti allo scasso, cavi in rame ancora nella guaina di gomma e di grosse dimensioni, del peso complessivo di circa un quintale, nonchè tubi in gomma utilizzati per il travaso del gasolio, due "spadini" di quelli buoni per far scattare la serratura di alcune vecchie auto (come la Uno) e tre grammi di eroina, oltre a sostanza da taglio tipo mannite per un totale di dieci grammi ed un bilancino di precisione.
 
Arnesi, droga e materiali sono stati sottoposti a sequestro.
Le indagini sono ancora in corso per individuare la provenienza della refurtiva rinvenuta.
Dopo la permanenza nelle camere di sicurezza del Comando, ieri il processo per direttissima con l'accusa di violenza, resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale, ricettazione, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il Franzoni, che L'uomo è stato condannato ad alcuni mesi di carcere.
 
 
-in foto: i materiali sequestrati e la casa disabitata divenuta rifugio del malvivente.
 

 

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