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venerdì, 17 aprile 2020 Aggiornato alle 08:26Lutto

Ciao Ermanno

di red.
La polizia Provinciale piange la scomparsa di Ermanno Bollin, Sovrintendente in pensione che per 25 anni ha collaborato al passo della Berga con la stazione di inanellamento. Molti lo ricordano a Campei de Sima e per l'attività nelle scuole

Il sovrintendente Ermanno Bollin era in pensione da poco più di un anno con l’obiettivo di dedicarsi alla famiglia e di assistere gli anziani genitori.

«Classe 1955, Rezzatese di origine, fin dalla gioventù ha sempre dimostrato un interesse ed una passione profonda per l'ambiente e la natura» scrive il comandante della Provinciale Claudio Porretti, che ne delinea la figura.

E che che continua: «Già Capo Scout e Guardia Volontaria si è da sempre prodigato per la salvaguardia degli ambienti naturali e della fauna collaborando anche con la Stazione di inanellamento Passo della Berga dal 1994 sino ai giorni nostri per oltre 25 anni.
Provetto apicoltore ha svolto instancabilmente attività di volontariato con esperti botanici ed ambientalisti che gli riconoscono una grande competenza e conoscenza di piante, fiori, fauna alpina ma non solo.

Nel 1989 entra nel Corpo della Vigilanza Ittico-Venatoria della Provincia
, poi divenuta Polizia Provinciale.
Il suo impegno, la sua esperienza e la passione lo hanno portato ad essere il punto di riferimento per l'intero Corpo di Polizia in materia di soccorso e cura alla fauna ferita ed in difficoltà.

Instancabile soccorritore, sempre disponibile ben oltre lo schema dei turni di servizio, Ermanno è stato non solo apprezzato ma anche molto amato dal mondo della scuola: bambini ed insegnanti di scuola primaria e secondaria hanno conosciuto i suoi interventi didattici, le giornate educative presso le scuole ed a Campèi de Sìma, svolte da Ermanno Bollin con grande professionalità ed empatia.

La stupenda voce baritonale e la sua imponente fisicità lo facevano intravedere come un "gigante buono".
Un gigante di generosità e amore per la natura, apprezzato da tutti e che ha lottato fino all'ultimo giorno contro la crudele malattia che oggi affligge tante persone.

Lo saluta riconoscente ed affettuosamente tutto il Corpo di Polizia Provinciale
con l'emblematica espressione di un collega:
«Grazie Ermanno, hai lasciato una bella traccia».

.in foto Ermanno Bollin in occasione della liberazione di due rapaci feriti e curati prima di essere rimessi in libertà.


 

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