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venerdì, 1 dicembre 2006 Aggiornato alle 00:00Interpellanze

Pasini risponde in Assemblea

di Ubaldo Vallini
«Spiegherò tutto il 30 novembre, un mese prima di quanto sono tenuto a fare per legge». L’aveva detto e l’ha fatto: per niente soddisfatti, però, quanti erano in attesa di chiarimenti.
Prende posizione il Comune di Sabbio.
“Spiegherò tutto il 30 novembre, un mese in anticipo rispetto a quello che mi viene consentito dalla legge”.
L’aveva detto e l’ha fatto: per niente soddisfatti, però, quanti erano in attesa di chiarimenti.

La risposta del presidente comunitario Ermano Pasini, in merito all’accusa di aver dato parere favorevole sulla valutazione di impatto ambientale per la realizzazione di una nuova miniera per l’estrazione di sali magnesiaci in quel di Sabbio Chiese, è arrivata nero su bianco in occasione dell’assemblea dei delegati che ha avuto luogo a Nozza questo giovedì sera.

Una posizione la sua, secondo Campagnoli e Agostini che hanno firmato l’interpellanza, che contraddiceva quella espressa ad ogni altro livello istituzionale valligiano e provinciale, senza che si potesse capire il perchè.
A dire che quella miniera “non s’ha da fare”, insomma, ci sono il Comune (maggioranza e minoranza unite), l’Ufficio di Piano e lo stesso Direttivo della Comunità montana, oltre che la Provincia.
Nel Decreto sul quale la Regione stabilisce invece il suo ok, è “spuntato” il parere favorevole del presidente Pasini. L’unico.

“La mia posizione, assunta in occasione della conferenza dei servizi che si è tenuta in Regione il 22 novembre del 2005, è stata un atto dovuto. Date le premesse l’Ente non poteva che dare quel parere” ha scritto lui nella risposta consegnata all’Assemblea, dopo un approfondito “copia e incolla” teso a dimostrare la regolarità dei vari passaggi tecnici che hanno preceduto la contrastata decisione.
“Un conto è il parere “politico” espresso dal Comune di Sabbio, che abbiamo condiviso, un conto è quello tecnico che non poteva essere diverso da quello” ha aggiunto.

L’interpellanza non prevede dibattito e le minoranze, dopo aver dichiarato la loro insoddisfazione in merito alla risposta, hanno già deciso che questa questione diventerà una mozione da esaminare e da votare alla prossima occasione.
Nel frattempo avranno la possibilità (fino aieri non era stato loro consentito) di visionare nei dettagli il carteggio intercorso fra Comunità montana e Regione.

Il comune di Sabbio Chiese invece ha preso posizione subito: “Rimangono molte perplessità sulla vicenda – ha scritto il sindaco Bollani -. Il Consiglio Direttivo della Comunità montana ha condiviso la linea assunta da questo Comune nel marzo del 2005, l’Ufficio di Piano ha dato parere sfavorevole alla sua realizzazione il 9 maggio, il 6 ottobre e infine il 17 novembre del 2005. Sempre del 17 novembre il parere secondo il presidente diventa favorevole, senza che nulla venga detto in merito a questo cambio di indirizzo mentre tutte le fasi precedenti sono state ampiamente dettagliate”.
“Ad ogni modo – dice ancora il sindaco che nei giorni scorsi ha dato mandato ai legali del Comune di occuparsi della vicenda perché intende impedire con ogni mezzo la realizzazione di quella miniera -. Prendiamo atto delle numerose prescrizioni imposte dal decreto della Regione che richiederanno senz’altro di modificare il progetto. Riteniamo che la conseguenza sarà una nuova valutazione da parte di Comune, Comunità montana e Provincia”.

Resta ancora tutto aperto il “nodo” delle due lettere partite lo stesso giorno dalla Comunità montana, con i due pareri discordi e con lo stesso numero di protocollo (11609 vincolo 5.2).
Sulla questione Pasini in forma scritta non risponde. Lo fa a voce: “Si tratta di un banale errore dell’impiegata che ha malamente registrato le lettere in partenza quel giorno”.

 

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