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venerdì, 19 agosto 2011 Aggiornato alle 16:50Pensieri&Parole

Mi domando

di Itu
Un ferragosto molto diverso da un anno fa.
 
Sono anch’io impaurita del crollo delle borse, della retrocessione americana, delle manovre che finiscono di troncare tutta la nostra buona volontà. 
Però vivo anche il disagio delle dimenticanze e sento il vuoto rispetto alla catastrofe nipponica successa a marzo con quel che ne consegue rispetto ad un nuovo assetto economico. 
 
E poi di più in questi giorni non c’è neanche da preparare la tenda a Gheddafi a Roma, mi pare che è in corso una guerra in cui noi siamo i nemici. 
Perché dovrebbero andare bene le cose quando sono così evidenti le ferite che ci portiamo addosso, è come pensare di dimenticare il nostro male solo per l’effetto di una sbronza che cambia le percezioni.
 
Ma il male rimane. 
Forse è troppo semplicistica la mia visione ma non vedo vie d’uscita per chi non voglia prendere atto che niente può essere uguale a prima che questi fatti accadessero. 
Ogni disastro ed ogni guerra ci riguarda profondamente.