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lunedì, 10 novembre 2014 Aggiornato alle 13:17Giudicarie

In ricordo dei Caduti della Valle del Chiese

di Aldo Pasquazzo
Anche le vicine Giudicarie sono state impegnate nella manifestazione a ricordo delle vittime dei due conflitti mondiali

Sabato sera la commemorazione dei Caduti si è svolta a Castel Condino, ieri in mattinata a Condino (con la banda musicale Giuseppe Verdi e il reverendo arciprete don Vincenzo Lupoli) e poi a Lodrone.
Nelle stesse ore è stata la volta al cimitero di Guerra di Bondo.

Attorno allo storico monumento austrungarico anche le compagnie piumate Schùtzenkompanie.
A suonare invece a monte di quei gradoni granitici erano gli strumentisti della Bòhmische Judicarien.

Al cerimoniale, oltre al sindaco Giuseppe Bonenti, anche i rappresentanti il mondo autonomista tra cui l’onorevole Ottobre e il consigliere Kaswalder.
«Martedi invece tale ricorrenza era stata anticipata a Storo» è quanto ha fatto sapere il capogruppo Ana Mauro Zocchi.

A Castello, al momento dell’imbrunire, prima sfilata con la banda San Giorgio e successivamente deposizione di corone al monumento ai Caduti con santa messa.
Alle 18,30 nell’auditorium dei piani alti del municipio, il consigliere provinciale Lorenzo Baratter ha intrattenuto la cittadinanza animando un  incontro culturale.
Lo storico, con l’ausilio di diapositive, ha parlato sul tema “Nel cuore nessuna croce manca – Ritorno in Galizia”.

«Direi che all’appuntamento riguardante il 1915 – 1918 con Baratter c’era una buona presenza di gente che a sua volta ha poi partecipato alla cena comunitaria» commentavano a fine serata Renato Bagozzi, Rino Beniamino e Roberto Bagozzi.

A Lodrone, presente la banda cittadina di Storo e il reverendo arciprete decano don Andrea Fava, nella mattinata di domenica nel corso di una partecipata cerimonia si sono rievocati coloro che non sono tornati in occasione sia della Prima che Seconda Guerra, i cui nominativi sono stati aggiunti al monumento granitico, da tempo esistente, dislocato sul sagrato.

«Su quelle targhe in rame - ha detto l’assessore Dario Luzzani che era presente insieme al sindaco Vigilio Giovanelli e alle colleghe di giunta Giusy Tonini, Laura Danieli e Loretta Cavalli -, abbiamo voluto ricordare quanti a seguito dei due conflitti non sono più tornati a casa».

Per il 1914 – 1918 si tratta di Giusto Cominelli, Giovanni Grassi, Giovanni e Rocco Lombardi, Romano e Samuele Zanetti nonchèAngelo Zaninelli, per la guerra fra il 1940 e il 1945 i nomi sono quelli di Angelo Faes, Giuseppe Grassi, Pietro Lombardi, don Filiberto Luzzani e Lino Turinelli.

«Una comunità non può dimenticare i propri figli morti nel servire la patria sia che fossero italiani o austriaci. C’è chi è partito e non è più tornato come loro - ha detto il sindaco Giovanelli -. C’è chi è tornato e ci ha lasciato memoria di quella avventura attraverso un diario e c’è chi invece non ha lasciato niente. Ed è giusto che ora a Lodrone, attraverso questa iniziativa alla quale hanno aderito le diverse associazioni, questi concittadini abbiano ad essere ricordati per sempre».

.le foto si riferiscono alla cerimonia di Lodrone



 

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