Platone, Aristotele.... Renzi e Macron
Vi racconto questa barzelletta: Hegel, Kant, Platone ed Aristotele, Marx, il renzismo e la fine del populismo
Ora, dovete sapere che, un giorno, Hegel si svegliò e letto Kant e del suo fenomeno, come critica alla ragione del noumeno, cioè del campo della ragione che può occupare solo l'esperito, perché i vecchi filosofi Platone ed Aristotele avevano sbagliato a dare tutta sto importanza all'essenza come risultato della conoscenza, irraggiungibile.
Insomma, letto di tutte ste robe, intuì dove Kant cazzeggiasse.
Insomma, letto di tutte ste robe, intuì dove Kant cazzeggiasse.
SI immaginò il noumeno e della sua inconciliabilità, ed esclamato "eureka".
Dunque lo conciliò: il razionale è reale: identità di ragione e reale, o logico reale.
Dunque lo conciliò: il razionale è reale: identità di ragione e reale, o logico reale.
Ma Hegel non era tipo da entusiasmi facili ed immediati: "le idee hanno bisogno di tempo" disse.
E ancor più non si faceva certo incantare dalla filosofia: "..che è come una nottola".
Si, il grande filosofo tedesco, colui che ha rotto ogni struttura di pensiero negli ultimi 200 anni, parlava della filosofia come di una nottola: che vien di notte.
Al chè un allievo sito all'ultimo posto dell'ultima fila a sinistra, certo Marx sempre dedito al bullismo, gli rimproverò della dialettica questo:
che se il movimento è (se il logico reale è insito nel movimento dialettico di idea e realtà come loro identità) allora se di massa è più vero.
IL POPULISMO appunto
Avanti o popolo esclamò !!!
e per la buona pace di tutti Hegel lo salutò.
Renzi oggi dice che con Macron il Populismo finalmente è finito.
Bene cari estinti.
Dru