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giovedì, 30 marzo 2006 Aggiornato alle 00:00Gli altri

Il Comitato: quella strada la vogliamo tutta

di Vallini
Non si accontenta di poco più di cinque chilometri di strada il Comitato dei cittadini valsabbini, presente alla cerimonia di inaugurazione della bret

VALSABBIA – C’era stato il timore che venissero inscenate proteste pesanti e qualcuno aveva annunciato persino un fitto lancio di uova. Invece non è successo niente del genere anche se in realtà quella di ieri è stata un’inaugurazione dal sapore vagamente surreale. Non che per “battezzare” una strada sia necessaria sempre la banda musicale, ma ieri non c’erano nemmeno i valsabbini se si escludono gli amministratori, e non ce n’erano poi molti nemmeno di quelli. La nota critica più evidente, se così la si vuol considerare, è stato uno striscione del Comitato strada con la pacata esortazione ad Anas e Governo perché l’opera della strada valsabbina possa diventare al più presto una realtà completa, compreso il tratto mancante fra Vobarno e Sabbio, incluso il “prolungamento” da Barghe verso Casto e verso il Trentino. I valsabbini, insomma, non se la sono sentita di protestare per le croniche carenze infrastrutturali che devono da sempre sopportare, ma nemmeno di prendersela con animosità una volta che un pezzetto di strada la finiscono per davvero. Le rimostranze vere, insomma, vengono rimandate a sabato 1 aprile a partire dalle 10 del mattino, “la giornata più adatta - secondo il Comitato -, per inaugurare la meravigliosa opere incompiuta del ponte di Clibbio”. E i sindaci assenti? “Giustificati. Dopo decenni di attesa di questa strada, che in teoria doveva già essere pronta nel 1996 e non è ancora finita, sono in molti coloro che avrebbero preferito un’apertura sotto tono” ci ha detto abbozzando una spiegazione il sindaco di Barghe Gianantonio Girelli, che ieri mattina si è fato vedere cinque minuti e se n’è andato ben prima del taglio del nastro pur senza voler sollevare aperte polemiche. “Per intenderci ci stavano bene i sindaci, la Comunità montana, la Provincia, e poi basta – ha aggiunto -. Invece con la presenza di esponenti politici anche di massimo livello, si è voluto trasformare l’apertura di una strada per la quale gli amministratori locali hanno lavorato intensamente e senza mai far calcoli di partito nell’ennesima parata pre-elettorale”. Anche la vicinanza con la scadenza elettorale, insomma, ieri mattina a Sabbio, avrebbe fornito il suo bravo contributo nel causare un clima poco disteso.


 

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