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venerdì, 30 novembre 2018 Aggiornato alle 13:56Blog - Maestro John

Ciao, Andrea Prezioso!

di John Comini
Ieri sera, tornando a casa, ho letto una di quelle mail che non vorresti mai leggere...

La maestra Franca Filisina mi ha scritto che è morto un nostro ex alunno, Andrea Prezioso, di 31 anni. Da due anni era stato colpito da un male incurabile, ma con una forza di volontà incredibile ha fatto coraggio a papà, mamma e familiari. I medici delle Cure Palliative di Gavardo lo avevano avvisato che non ce l’avrebbe fatta, e quando ormai stava per morire ha voluto ringraziare la dottoressa per i due anni che è riuscita a regalargli, per la sensibilità e la delicatezza. E scusate ma qui davvero non ce la faccio a non piangere…

Ieri sera non riuscivo a dormire, continuava a venirmi in mente il suo viso.  Pensavo: cosa posso dire ai suoi genitori? Mi sembrava tutto ingiusto. Non è giusto che un papà ed una mamma debbano vivere questo strazio. Nessuna spiegazione sembra essere possibile per dare un senso ad un evento che un senso non ce l’ha. Solo la fede nell’amore di Dio può lenire la disperazione.

Stamattina sono andato a dare l’ultimo saluto ad Andrea, insieme alla maestra Vanna Ferraboli. Abbiamo abbracciato il papà. Abbiamo stretto forte forte il fratello gemello, Marcello, che ci ha detto parole così belle e commoventi che a stento ho trattenuto le lacrime. Guardavo Andrea: come il fratello, è davvero un bellissimo ragazzo.

I due gemelli Prezioso li ho conosciuti da bambini, ma la voce e la dolcezza di Marcello sono rimaste immutate, e se chiudevo gli occhi mi sembrava di risentire la voce e la dolcezza di Andrea. Marcello ci ha presentato la moglie Marinella e sullo smartphone ci ha mostrato la bellissima figlia: si chiama Ester, un nome biblico, che significa stella. Marcello ricorda perfettamente di quando andava alla scuola di Prevalle San Zenone, di quando mi firmavo “maestro John” con il fiorellino, di quando facevamo gli spettacoli, come Peter Pan…

Ricordo Andrea…un ragazzo davvero “Prezioso”…
Andrea che aveva i capelli lunghi come suo fratello
Andrea che spesso portava gli occhiali
Andrea che era educatissimo, e mai una volta ho dovuto sgridarlo
Andrea che mi sorrideva sempre
Andrea che era bravo a scuola
Andrea che sul registro veniva prima del fratello
Andrea che ho visto ridere e giocare, stare attento e appassionarsi alle piccole cose della vita della classe
Andrea che, pur nella fragilità dell’essere bambino, era tenace e ricco di idee
Andrea che era ugualissimo al fratello, e noi maestri rischiavamo sempre di confonderci
Andrea a cui era facile voler bene
Andrea di cui conservo alcune immagini, insieme al fratello, insieme ai suoi scatenati compagni di classe ed al caro Felice, il bidello coi baffi
Andrea che adesso sta volando in cielo, come Peter Pan…

“Seconda stella a destra questo è il cammino
e poi dritto fino al mattino
poi la strada la trovi da te
porta all’Isola che non c’è…”

Sono sicuro che Andrea, da lassù, cercherà di far coraggio ai suoi familiari, a papà Mario, a mamma Anna, ai fratelli Marcello e Vincenzo ed alle nipoti Ester e Gaia.

Papa Francesco ha detto: “Siamo nati per non morire mai più, per godere la felicità di Dio.”

Oggi è Sant’Andrea. Certamente festeggerai il tuo onomastico in Paradiso.

Il tuo maestro John (col fiorellino) che come le tue maestre ti terrà nel cuore. Per sempre. Ciao Andrea!

 

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