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martedì, 14 febbraio 2012 Aggiornato alle 09:00Penne nere

Alpini Prevalle, cambio al vertice

di Cesare Fumana
Dopo nove anni il capogruppo Celestino Massardi ha lasciato il testimone della guida delle penne nere a Ugo Mombelli.
 
La festa del tesseramento del gruppo alpini di Prevalle di domenica scorsa è stata l’occasione per la prima uscita ufficiale del nuovo capogruppo, Ugo Mombelli, appena eletto alla guida delle penne nere prevallesi.
Dopo tre mandati consecutivi, per complessivi nove anni, Celestino Massardi ha deciso di lasciare il ruolo di capogruppo e rientrare nei ranghi. Il testimone è stato accolto con piacere da Ugo Mombelli, 60 anni, già consigliere del gruppo, figlio di un reduce di Russia, che ha svolto la naia a Malles, nel 5° Alpini dell’Orobica. Il neo capogruppo sarà affiancato da due vice, Pietro Bazzoli e Osvaldo Danieli, dal segretario Luca Ravera e da altri consiglieri.
 
Il gruppo delle penne nere di Prevalle conta 173 alpini, 11 soci aiutanti e 31 amici ed è uno fra più numerosi e attivi della sezione “Monte Suello” di Salò. Nell’arco della sua guida alla testa del gruppo, Massardi ha impresso un nuovo slancio alla vita del sodalizio, impegnato su vari fronti nella propria comunità, nel tipico spirito di servizio degli alpini. Significativa la nascita di un gruppo comunale di Protezione civile che è uno dei punti di riferimento per la Protezione civile dell’Ana di Salò.
 
Massardi è stato fra i promotori di un’iniziativa di raccolta di registrazioni filmate di racconti dei reduci della seconda guerra mondiale di Prevalle, non solo alpini: una preziosa testimonianza che rimarrà a futura memoria.
L’iniziativa l’ha poi esportata anche a livello di sezione, registrando più di trenta racconti di reduci alpini del Garda e dalla Valle Sabbia. Gli alpini prevallesi sono stati anche fautori della nascita del coro delle associazioni d’arma di Prevalle, attivo da tre anni.
Non sono mancate le collaborazioni con l’amministrazione comunale, le parrocchie, le scuole e le altre associazioni del paese.
 
L’ultimo dei progetti ancora in cantiere è il recupero di alcuni sentieri del monte Budellone per raggiungere le vecchie cave di marmo dismesse.
È quindi uno zaino pesante quello che lascia in eredità Massardi, che non abbandonerà la famiglia alpina, ma continuerà a prestare la sua opera in forme diverse. Siamo certi che anche col nuovo capogruppo le penne nere prevallesi continueranno ad essere parte attiva della loro comunità.
 

 

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