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giovedì, 4 gennaio 2007 Aggiornato alle 00:00Preseglie

Un giornalino goliardico infiamma la politica

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A Preseglie la minoranza va all’attacco della Giunta non senza una buona dose di ironia e di umorismo: nelle case arrivano le 16 pagine del giornalino di «Lista per il Rinnovamento», all’opposizione in consiglio comunale...
A Preseglie la minoranza va all’attacco della Giunta non senza una buona dose di ironia e di umorismo: nelle case arrivano le 16 pagine del giornalino di «Lista per il Rinnovamento», all’opposizione in consiglio comunale, con una particolarità rilevante.

«E’ un giornalino trilingue - spiegano gli esponenti dell’opposizione in Comune - mutuato dalle abitudini della maggioranza, che chiede contributi per posare cartelli in dialetto ma che usa spesso espressioni in inglese quali mission, budget, input eccetera». Dialetto e inglese, dunque: un’accoppiata linguistica ripresa con ironia nel giornalino delle opposizioni.

L’apertura in dialetto è con «chel che fom noter» (in inglese «minority’s activities», in italiano l’attività della minoranza). «A metà legislatura ci siamo fatti un’idea di ciò che giovani pieni di entusiasmo che non fanno politica (così si earno definiti, ma per noi sono solo dilettanti allo sbaraglio) hanno combinato: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La minoranza ha cercato la partecipazione, ma non ha trovato dialogo, e non le è rimasto che il controllo sull’opera altrui. Intanto, vige oggi la regola del che comande me (come detto da un esponente della giunta) dimenticando che amministrare non è comandare ma risolvere i problemi della gente».

Il terzo capitolo, intitolata «me fo chel che ghe n’o voia» parla del predicare bene per razzolare male, mentre il quarto, «che buntimpù!», fa riferimento ad associazionismo e tempo libero: «Qui - dice la minoranza - la maggioranza si è data da fare, mettendo il cappello ad ogni iniziativa, ma finendo per mettere di tutto nel tritacarne. Per il Santuario della Madonna del Visello invece, non si è fatto ne si sta facendo nulla».

Per la serie «piturom’le ste scole», si punta il dito sulle promesse. «In campagna elettorale si è promesso tutto, compresa la tinteggiatura delle scuole elementari. Ma dopo due anni e mezzo, la tinteggiatura sta ancora aspettando».

Dopo aver parlato di presunti miracoli compiuti dalla maggioranza (dai soldi del terremoto a «le taparele del Cumù», danneggiate ma non sostituite in due anni e mezzo), si è passati ai contributi utili e non richiesti, ed a quelli, inutili, richiesti. Quindi, è toccato a «I dis de Presei», con la vicenda del vicesindaco in primo piano, con le dimissioni ritardate rispetto ai tempi logici: «che fosa ai spetta tat?» («why all this delay?», o ancora, «perché tanto ritardo»), dal 6 luglio al 9 di agosto.

Si è passati all’unione della Conca d’Oro, proposta dal sindaco di Preseglie e rispedita al mittente, ed al bilancio delle opere pubbliche. «Dopo due anni e mezzo, poco o nulla è stato realizzato. Il paese è in impasse, con le spalle, invece che lo sguardo, rivolte al domani».

Infine, «chel che i vol fà en Galael», altro attacco molto duro: «Critichiamo il comportamento della maggioranza, che ha detto sì sottovalutando la delicata situazione acustica e ambientale della zona del crossodromo del Galaello, la cui superficie, passata da 58 a 79.000 metri quadri, si è allargata del 37 per cento». E per concludere, «el cimitero de Gasane», che ha bisogno di nuovi spazi ma che non li sta ottenendo, in favore del campo di calcio. «Rileviamo un pasticcio amministrativo - sostiene la minoranza- ed un utilizzo poco oculato delle risorse a disposizione».

di Massimo Pasinetti

da Bresciaoggi

 

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