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giovedì, 15 agosto 2013 Aggiornato alle 08:03Tragedia

L'addio a Giuseppe

di Ubaldo Vallini
Saranno celebrati oggi a Levrange i funerali di Giuseppe Albertini, l'uomo di 45 anni che martedì sera è morto, soffocato da un boccone di pane andatogli di traverso mentre cenava in famiglia
 
Come si può mettere nel conto che anche una tranquilla cena in famiglia possa trasformarsi improvvisamente in tragedia?
Eppure è quanto è successo martedì sera intorno alle 19 a Levrange, frazione di Pertica Bassa.
Dopo aver inghiottito un boccone di pane, un uomo di 45 anni ha strabuzzato gli occhi manifestando i segni del soffocamento.
 
Inutile ogni tentativo di liberarlo dall'ostruzione che gli impediva di respirare.
La moglie e i due figli l'hanno visto diventare paonazzo, diventare preda di una comprensibile agitazione e poi perdere i sensi. Un'angoscia indicibile. Vano anche l'intervento dei soccorritori, medico rianimatore compreso, arrivati veloci da Vestone con l'ambulanza "medicalizzata".
 
Il 118 ha inviato sul posto anche l'eliambulanza, nella speranza che le procedure di rianimazione potessero avere buon esito e che fosse dunque necessario un ricovero veloce nelle strutture ospedaliere cittadine.
Niente da fare purtroppo.
 
Giuseppe Albertini è morto così, incredibilmente soffocato da una boccone andatogli di traverso e che gli ha ostruito la trachea.
La tragedia si è consumata davanti agli occhi della moglie Donatella, di pochi anni più giovane del marito, e dei figli Davide ed Elisa che hanno rispettivamente 17 e 13 anni.
 
Giuseppe era un omone e sembra proprio che la sua mole corpulenta abbia impedito ai familiari quelle semplici manovre risolutive che a tutti vengono istintive quando ci si trova in compagnia di qualcuno al quale va di traverso qualche cosa: le manate fra le scapole oppure, sempre da dietro, si può abbracciare chi si trova in difficoltà incrociando le mani sulla bocca dello stomaco e strattonandolo inducendolo così a tossire.
 
Ma come possono una donna e due ragazzini.
Inesorabilmente, più il tempo passa e più diventa dannatamente tardi.
Una tragedia improvvisa quanto assurda, quella capitata a Giuseppe, che ha lasciato attoniti la numerosa famiglia ed compaesani, che nel pomeriggio l'avevano visto rastrellare il prato vicino a casa in compagnia della moglie.
 
Da tutti Giuseppe era conosciuto come una persona buona e sempre disponibile.
Lavorava come magazziniere all'Ivars di Vestone, la stessa azienda nella quale è impiegata in ufficio la moglie.
La salma è stata ricomposta in casa sua, in via Levrange al civico 29/B.
I funerali saranno celebrati oggi (giovedì) alle 17 nella Parrocchiale che Levrange dedica a San Rocco.
 

 

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