Una volta l’hanno arrestato per immigrazione clandestina, un’altra per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Sempre è arrivato il decreto di espulsione. Lui però, H. E. M., marocchino 32enne senza fissa dimora, nella tarda serata di sabato era ancora lì, a Odolo, a fare lo stesso mestiere.
L’hanno individuato i carabinieri di Sabbio Chiese, dipendenti dalla Compagnia di Salò, che da tempo osservano con un occhio particolare il centro valsabbino ritenendolo un crocevia di operazioni illecite legate al mondo della droga.

C’era uno strano via vai di personaggi noti, fuori e dentro un bar del centro, così i militi hanno deciso di intervenire e vederci chiaro.
Al loro arrivo Homar ha cercato di fare il furbo occultando un sacchetto di plastica all’interno di un trofeo posto su una mensola. Movimento veloce, ma non abbastanza per l’occhio allenato del carabiniere che è andato a colpo sicuro trovandoci 5 grammi di cocaina suddivisi in altrettante dosi.

In tasca dell’uomo i militari hanno rinvenuto 150 euro ritenuti proventi di spaccio e per questo sequestrati insieme alla droga. Scattato l’arresto, non è stato facile mettere le manette al marocchino che ha opposto resistenza. Ha dovuto così intervenire un’altra pattuglia di supporto e all’uomo, oltre che il reato di detenzione ai fini di spaccio, verrà contestata anche la resistenza a pubblico ufficiale.