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lunedì, 24 novembre 2008 Aggiornato alle 00:00Lettere

Alla Regione non piace il software libero

di
«No Microsoft Internet Explorer? Ahiahiahiahiahi!».
Impossibile con Firefox utilizzare il lettore di smart card per «accedere on-line, con la tua Carta Regionale dei Servizi, ad un mondo di servizi».
La settimana scorsa mio nonno, ottantaquattrenne cliente affezionato di ambulatori, ospedali e cliniche, ormai non più così giovane ed arzillo da fare la spola fra un ufficio pubblico e l’altro, ha acquistato, in allegato ad un noto quotidiano locale, il lettore di smart card per (cito) «accedere on-line, con la tua Carta Regionale dei Servizi, ad un mondo di servizi».
Il nonno, a digiuno di tecnologia, ha chiesto a mia madre di condurlo, installando il lettore nuovo di zecca, in questo esotico mondo di servizi.

Ma anche la mamma non se ne intende più di tanto, e così ha chiesto a me, la terza generazione, di occuparmi del nuovo strumento.
Io sono stata ben contenta di darle una mano, dato che, vista la taglia XXL della mia cartella clinica, anche a me farebbe davvero comodo accedere ai servizi on-line; in più, studio lontano da casa, e avere a disposizione documenti difficilmente reperibili altrimenti sarebbe davvero una bella innovazione.

Nel leggere la brochure allegata, sono rimasta positivamente impressionata dalla presenza, nel Cd di installazione, di Eldy, per di più in edizione speciale, «lumbàrd version»; sicuramente i miei nonni non impareranno mai nemmeno ad accendere un computer, ma chissà che, un giorno, papà non decida di darsi all’informatica.
Ho installato l’apparecchio seguendo le istruzioni, ma nel momento della verifica della corretta installazione… Ta-Dah! Magia Lombarda!
Usi Mozilla Firefox? Niente Carta Regionale dei Servizi.

No Microsoft Internet Explorer? Ahiahiahiahiahi!
Ora: il motivo per cui io, come molti altri utenti del Web, uso Mozilla Firefox, è che il mio sistema operativo è vecchio.
Un sistema operativo vecchio (Windows 2000 nel mio caso) non può supportare le versioni più recenti di Internet Explorer, necessarie per visualizzare correttamente i siti e le pagine Web più «al passo con i tempi» (alcuni esempi: nuove caselle di posta elettronica, il nuovo Facebook, il sito istituzionale dell’Università che frequento).
Collegandosi al sito di Microsoft, a chiare lettere si viene invitati a cambiare sistema operativo e passare a Vista.

Ma a me il mio sistema operativo piace e, molto più oggettivamente, installando un altro sistema operativo, supernuovo, potrebbero presentarsi problemi legati all’hardware obsoleto, e io non ho nessuna intenzione di spendere per comprare un sistema operativo nuovo, di cui non ho bisogno, né tanto meno nuove componenti hardware.
L’alternativa? Tenersi il vecchio Windows e passare a Firefox, il quale non solo non mi impone di cambiare componenti né software né hardware, ma funziona anche meglio di Internet Explorer.
Ma io voglio usufruire dei servizi on-line… accidenti, sono lombarda anch’io!
Dunque, evidentemente alla Regione Lombardia non piace il software libero, e coloro i quali si affidano ad un browser open-source gliela devono pagare (nella fattispecie la devono pagare 7,50 euro, quelli buttati via per comprare il lettore smart card).

Oppure… oppure la Regione Lombardia ha siglato qualche convenzione con Microsoft e deve fare in modo di diffonderne i prodotti fra i suoi cittadini, chissà?
Quindi, non solo la nostra Regione ci frega escludendoci dall’accesso ad un servizio a causa di un browser, ma ci frega anche i soldi del lettore smart card, visto che da nessuna parte qualcuno si è degnato di scrivere “incompatibile con Mozilla Firefox” o “no Microsoft, no party”.
E questo è un insulto alla miseria, perché, basta pensarci, chi non ha un computer moderno, con sistema operativo e programmi moderni, non ce l’ha perché quasi certamente non se lo può permettere.
In conclusione: io, utente Firefox, vorrei avere le stesse possibilità di un utente di Internet Explorer, perché, in fondo, sono pur sempre un cittadino lombardo.
In alternativa, beh, mi dispiacerà comunicare a mio nonno che ha sprecato 7,50 euro, e tutta la famiglia resterà senza il suo «PdL (Posto di Lavoro) del Cittadino» - si chiama proprio così! -.
Che buffo nome… se la Regione Lombardia avesse avuto un governo di sinistra, il PdL si sarebbe chiamato Pannello di Comando Internet (PdCI), o Postazione Remota di Controllo (PRC)?

Francesca Martinengo - Brescia