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giovedì, 8 marzo 2012 Aggiornato alle 07:00Lettere

Il coraggio della rettifica

di
«Non sono un'operatrice turistica». Tirata in ballo da una lettera precedente, Elena Bini mette nero su bianco il suo ruolo quando discute di lago.

Egregio Direttore,
mi scuso con Lei e con i suoi lettori se rubo spazio; ne avrei fatto volentieri a meno, ma in riferimento alla lettera “I calabraghe” da lei pubblicata il 3/3/12 vengo a sapere di avere cambiato professione e di essere persona incoerente e poco credibile.
Il Vicesindaco di Bagolino Sig. Melzani mi nomina dichiarando: “Dispiace però che proprio un operatore turistico molto preoccupato per la questione ambientale non fosse presente (la signora Bini)” ad un incontro organizzato “per vedere insieme come intervenire sul problema alghe” e - se ho ben compreso il testo - non avrei neppure partecipato ad altre riunioni analoghe e non avrei mai mandato cenno di conferma.
Io non sono un’operatrice turistica, io sono un’insegnante e preciso che nel mio tempo libero non svolgo per mia scelta personale alcun’altra professione (se non la casalinga).
E’ vero invece che mi interesso pubblicamente da anni alla questione ambientale inerente il Lago d’Idro, mettendo anche a disposizione le mie modeste conoscenze e competenze derivanti da una laurea in Scienze Biologiche.
L’autore dell’errore, il Vicesindaco di Bagolino Sig. Melzani, da me subito sollecitato tramite un post a rettificare la sua dichiarazione fasulla ha ammesso di conoscere la mia professione (tra l’altro dal 1988 al 2008 ho lavorato presso la Scuola Media del suo Comune) e si è giustificato  richiamando una frase di un articolo apparso il 2/3/12 su un quotidiano, frase che precedeva una mia breve dichiarazione fatta a titolo personale in una pubblica assemblea: collegando le due frasi il Sig. Melzani ha inteso che io avessi cambiato professione.
 
Per il momento il Sig. Melzani continua a sostenere che io sia un’operatrice turistica perché – come ha scritto nei post - “era scritto sul giornale”, “l’ho fatto leggere anche a più persone e per come è stato scritto lei risulta una operatrice turistica”, “lo spunto l’ho preso da lì, pure io sapevo che fai l’insegnante”.
Ergo, finchè io non smentisco l’articolo da lui interpretato a modo suo, per lui resto un’operatrice turistica molto preoccupata per le questioni ambientali che però non partecipa ad importanti riunioni ambientali, quindi una persona incoerente, poco credibile.
Egr. Direttore, Le chiedo per cortesia di consentirmi di chiarire pubblicamente la mia posizione professionale e di ribadire che mai io ho ricevuto inviti da parte dell’Amministrazione di Bagolino alle riunioni ambientali per operatori turistici.
Ho inoltre la speranza che leggendo sul Suo Giornale la mia smentita – qui sì è doverosa - alla errata libera interpretazione del Sig. Melzani, forse allora egli si convincerà che io non sono un’operatrice turistica e capirà che non gli è consentito dichiarare falsità allo scopo di denigrarmi pubblicamente.
Spero che quei lettori ai quali la mia lettera è apparsa come un personale cavillo riflettano sul fatto che non è corretto che chi chiede spazio su un giornale, tanto più se è un pubblico amministratore, possa modificare la realtà come più gli fa comodo e, pur se avvisato, possa ostinarsi a travisare i fatti a proprio piacimento e si permetta infine attraverso false dichiarazioni di denigrare pubblicamente chicchessia, in questo caso cittadini che si impegnano volontariamente nel sociale – ognuno secondo le proprie umili capacità – al fine di lasciare ai propri figli un ambiente perlomeno non peggiore (magari migliore…!) di quello che hanno ricevuto dai propri genitori.
Concludo con un’amara constatazione: una delle Amministrazioni firmatarie che 4 anni fa hanno sbattuto la porta in faccia ai cittadini e alle associazioni allibiti di fronte ad una firma improvvisa ed inattesa, ora li offende pubblicamente e pure falsamente (vedi lettera).
Mi auguro non sia una strategia per evitare il dialogo con quei lacustri che nonostante tutto sono ancora disponibili ad un confronto civile, leale e corretto con tutte le parti coinvolte al fine di trovare una soluzione condivisa alla questione Lago d’Idro.

Grazie.
Distinti saluti
Elena Bini


Eco cosa c'era scritto sull’articolo del Bresciaoggi dello scorso 2 marzo:
.....Ma nella maggior parte dei casi gli operatori turistici, in molti casi anche militanti delle diverse associazioni schierate in difesa del lago, sono soddisfatti. «Non possiamo che ringraziare il sindaco di Idro - ha commentato Elena Bini - per la coerenza e la limpidezza con cui è arrivato a questa decisione che condividiamo»...
Interpretando alla lettera quel "in molti casi anche", in effetti, sembra che Elena Bini sia operatrice turistica e al contempo militante in un’associzione schierata in difesa del lago.
Ad ogni modo dalle parole della diretta interessata apprendiamo che così non è.
Penso che a questo punto tutto possa essere chiaro anche per il vicesindaco di Bagolino Enzo Melzani.
 
Ubaldo Vallini