Acqua: perché raccontarla?

L’acqua è la sostanza indispensabile alla vita umana, è l’unico vero mezzo della vita.
Senza di essa semplicemente non è possibile assicurare la vita. L’acqua è il fluido che consente il funzionamento della cellula, trasportando da un luogo all’altro materiali e strutture molecolari e promuovendo tutte le reazioni chimiche che permettono il nostro funzionamento. L’acqua è una linfa nutriente e un liquido di pulizia: porta i nutrienti dove sono richiesti e allontana i prodotti di rifiuto.

Nessuna meraviglia se in sua assenza moriamo.
Non possiamo che vivere alcuni giorni senz’acqua. Senza cibo sopravviviamo alcune settimane. Senza acqua, in pochi giorni, la nostra vita semplicemente si spegne.

Bill Bryson in “Breve storia di (quasi) tutto” descrive così la privazione d’acqua:
“privato dell’acqua, il corpo umano perde rapidamente la sua integrità.
Nel giro di pochi giorni le labbra si ritirano come se fossero state amputate, le gengive anneriscono, il naso avvizzisce fino a metà della sua lunghezza e la pelle si contrae a tal punto intorno agli occhi da impedire il battito delle palpebre”.
Queste poche note dovrebbero essere sufficienti a motivare un racconto dell’acqua ma ricordiamo ancora che l’acqua attraversa la nostra vita e tutti i processi umani: non esiste attività umana che non necessiti di acqua. Semplicemente la vita come noi la conosciamo, senz’acqua, non esisterebbe!

L’acqua abbonda in natura e contrariamente ad altri composti possiamo trovarla in tutti e tre gli stati: solido, liquido e gassoso.
Ciò è già di per sé una stranezza. Nelle sue tre forme, ricopre diffusamente il nostro pianeta e la troviamo incastrata in forme anomale anche in rocce nelle profondità della terra.

L’acqua si presenta a noi con mille sfaccettature: è portatrice di vita ma al tempo stesso ne dobbiamo affrontare la devastante forza distruttrice in grado di abbattere qualsiasi costruzione umana.
L’acqua è lo yang e lo yin della vita: la sua carenza porta carestie che affamano le genti e provocano rivoluzioni culturali e sociali. La sua abbondanza ha permesso lo sviluppo di ricche civiltà.
Dalla preistoria abbiamo costruito i nostri insediamenti vicini a fonti d’acqua e tutte le grandi culture si sono sviluppate impetuosamente grazie all’abbondanza donata dai grandi fiumi.

Nella mezzaluna fertile grazie all’acqua si sono sviluppata alcune delle più grandi civiltà.
Qui avvenne la prima disputa per l’acqua: due città stato Sumere, Umma e Lagash, incrociarono le armi per il predominio sulle risorse idriche.
Fu la prima di una lunga serie e la nostra generazione rischia di dover assistere ad un’escalation di guerre per l’acqua nel III° millennio.

In antichità ogni fonte o sorgente d’acqua era considerata sacra ed impersonificata da una divinità per questo era fatta oggetto di doni e venerata.
Per i filosofi greci era l’origine di tutte le cose o uno degli elementi fondamentali dell’origine della vita.
Per la religione cristiana è l’elemento purificatore ed elemento di salvezza e soprattutto di rinascita.
Nell’Ebraismo l’acqua è un elemento purificatore.
Il Buddismo, considera l’acqua simbolo di purezza, chiarezza e tranquillità mentre per gli Induisti l’acqua dei fiumi sacri ammenda tutti i peccati. L’Islam considera l’acqua un dono che va protetto soprattutto per il suo valore di purificazione.

La disponibilità di acqua pulita e sicura è un fattore fondamentale per sviluppo umano.
La realizzazione di infrastrutture per l’acqua dalla metà del XIX° secolo ha portato sviluppo e la sicurezza sanitaria a partire dalle grandi città Europee come Londra e New York: le grandi epidemie sono scomparse e la mortalità infantile è stata debellata.
Lentamente dalle grandi città, via via fino ai piccoli centri, l’arrivo dell’acqua potabile nelle case ha rappresentato un passaggio fondamentale per il benessere delle persone.  

L’acqua è la prima medicina:
Nel 1847 il medico ungherese Ignaz Semmelweis istituì il lavaggio delle mani obbligatorio per i dottori e gli studenti che lavoravano per lui all’Ospedale generale di Vienna. Si cominciò a igienizzare il personale e l’attrezzatura.
Il tasso di mortalità nella maternità del Dott. Semmelweis registrò una diminuzione perpendicolare. Da quel momento il lavaggio delle mani è un divenuto un passaggio fondamentale nelle sale chirurgiche.

L’acqua è fonte energia.
Per secoli si è utilizzata direttamente la forza motrice per muovere i macchinari per tessere o per forgiare strumenti o per macinare come hanno sempre fatto i “molinari” per produrre farine. Poi abbiamo trasformato la forza motrice dell’acqua in energia elettrica, il carbone bianco, che continuiamo a sfruttare.

L’acqua è via di comunicazione, lo è stata in antichità, incrementando lo sviluppo di città poste sui grandi fiumi navigabili, lo è ancora oggi grazie a canali artificiali e rotte marittime da cui arriva il 90% delle merci scambiate nel mondo.
L’acqua non conosce confini unendo genti e culture...

L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo ma crediamo che queste righe siano sufficienti per comprendere “il valore dell’acqua”.
In questo racconto sull’acqua affronteremo le diverse tematiche per cercare di comprendere quanto vale l’acqua!

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