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mercoledì, 2 luglio 2014 Aggiornato alle 07:06Pensieri & Parole

Rimorsi o rimpianti?

di Itu
Non ne hanno neonati e bambini, non fanno in tempo a guardarsi indietro. Il resto dell'umanità si divide tra chi rimane legato e chi decide di vivere

La sofferenza che provoca il guardare indietro dove è sembrato sentirsi trascinati a fare scelte cui non sappiamo dare responsabilità spesso porta solo altro dolore, solitamente è malattia che pregiudica il presente.

Ma sia rimorsi che rimpianti sono terreno dei fantasmi su quel che non è accaduto e diventa condizione alienante per chi non si dà pace e per chi segue i destini.

Perchè sentirsi vittime delle circostanze per non aver fatto passi diversi da quelli che oggi giudichiamo?
Perchè è passato un odore, un sapore, un refolo di vento, un fruscio, una parola che non abbiamo subito registrato e reso alla consapevolezza, si tratta di percezioni sottili come tela di ragno e come tale rimane appiccicata alla noia delle responsabilità avvenute a posteriori.

Le favole dovrebbero averci insegnato che il "vissero felici e contenti" è proprio delle favole.

Ma il film va avanti, entra nella realtà e crea altre alchimie che risultano interessanti solo se a contatto con le nuove sensazioni: perchè potrebbe essere ancora che nasce una passione più forte a travolgere i nostri sensi.

Insisto a non capire che differenza ci sia tra rimorso e rimpianto, so solo che è una cosa dolorosa che rattrappisce la voglia di vivere.