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lunedì, 22 ottobre 2012 Aggiornato alle 10:23Banche

Rurale bagossa

di red.
Nuova tappa, per certi versi risolutiva, nel rapporto quasi trentennale maturato fra la Cassa Rurale e il capoluogo di Bagolino.

L'evento è l'inaugurazione, avvenuta sabato scorso, della nuova sede dello sportello bagosso della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella.
Per l'occasione, fra gli altri, hanno presenziato il presidente della Federazione Trentina della Cooperazione Diego Schelfi, quello della Comunità montana di Valle Sabbia Ermano Pasini ed il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani.
Con loro gran parte della società civile bagossa, le associazioni, semplici cittadini.
 
Rurale in controtendenza dunque, in un momento particolare per le banche, che nel complesso e a livello nazionale registrano 20mila bancari in esubero e la necessità di chiudere un migliaio almeno di sportelli.
Trasformazione per la quale non è immune la Valle Sabbia, che di sportelli bancari ne ha già persi un paio.
 
«Siamo stati galvanizzati dall'operazione Conca d'Oro, dove l'apertura di tre sportelli in luogo dell'unico che avevamo a Pregatine, dopo meno di un anno, ha già dato risultati di gran lunga sopra le attese - ci ha confidato il direttore generale Davide Donati -. Questo, unito al fatto che marciamo al ritmo di 130/140 nuovi clienti al mese, ci fa ben sperare nel futuro e ci sprona a proseguire col programma degli investimenti che mirano a portare i nostri sportelli sempre più vicini alle famiglie».
 
Tornando alla manifestazione, l'onere di ripercorrere le vicissitudini che legano la Rurale al capoluogo bagosso è stato assunto dal presidente dell'istituto di credito trentino, Andrea Armanini.
 
Riportiamo qui il discorso pronunciato per l'occasione:
 
«Ringrazio della presenza e do il benvenuto alle autorità, il Sindaco Gianluca Dagani, il Presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia ed il Presidente della Federazione Trentina della Cooperazione, ai soci, ai clienti, agli amministratori ed ai dipendenti della Cassa Rurale.

A pochi mesi dalla mia nomina a Presidente de La Cassa Rurale è per me oggi un grande onore essere qui ad inaugurare la nuova filiale di Bagolino.

Bagolino non è un luogo qualsiasi per la nostra Cassa. Questa filiale rappresenta infatti la prima aperta fuori provincia da una cassa rurale trentina. Dopo annose vicissitudini che vedevano il coinvolgimento di Provincia di Trento e Banca d’Italia infatti lo sportello poté essere aperto solamente grazie all’intervento della Corte Costituzionale Italiana.

Siamo così entrati a far parte della comunità di Bagolino nel 1984 con uno sportello cambi stagionale, aperto da novembre ad aprile. Dopo due anni, nel novembre del 1986, abbiamo inaugurato la vera e propria filiale radicandoci saldamente nella comunità di Bagolino e diventando un soggetto attivo del tessuto economico e sociale.

In questi anni abbiamo lavorato per assecondare l’indole imprenditrice e parsimoniosa della gente bagossa, attraverso un’attenta attività creditizia e fornendo adeguati strumenti per la gestione del risparmio.

Oggi la filiale di Bagolino ha 571 soci e 1.909 clienti, per buona parte famiglie, commercianti ed artigiani. Credo che questi numeri sono il risultato più tangibile del nostro modo di fare banca che, come previsto dall’articolo 2 del nostro Statuto, prevede come fine ultimo non il profitto ma il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche delle nostre comunità.

Oltre alla gestione del credito e del risparmio, negli anni abbiamo sostenuto lo sviluppo del territorio anche attraverso l’erogazione di contributi di beneficenza e sponsorizzazioni. La Cassa Rurale ha finanziato molte iniziative culturali, sociali, sportive e ricreative, ha dato contributi alla scuola, alla casa di riposo, agli enti per la promozione turistica ed alle associazioni di volontariato, destinando negli ultimi dieci 220.000 Euro al paese di Bagolino. Tra gli interventi più recenti ed importanti cito  solamente il sostanzioso contributo concesso all’associazione Habitar in sta Terra per la ristrutturazione della sede e la donazione dell’intero arredo alla biblioteca comunale.

La storia, i numeri, il legame tra Cassa e comunità, non possono fare di Bagolino una filiale qualsiasi. Tanto che nella divisione della zona operativa in quattro territori – Paganella Rotaliana, Giudicarie Esteriori, Chiese e Bagolino, Vallesabbia – si è deciso di accorpare il comune di Bagolino alla Valle del Chiese, considerandolo a tutti gli effetti zona storica della Cassa.

Questa nuova filiale vuole suggellare il rapporto tra il paese di Bagolino e la Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella. Così come dopo il matrimonio gli sposi iniziano la loro vita insieme in un nuovo nido, così questa filiale vuole essere la nostra nuova casa, della Cassa Rurale e dell’intera comunità di Bagolino.  

In un momento storico complesso e delicato come quello che stiamo attraversando, la decisione di investire nell’acquisto e la ristrutturazione di una nuova filiale credo che vada letto soprattutto come un atto di riconoscenza e fiducia. Riconoscenza per ciò che abbiamo costruito insieme e fiducia per quello che faremo negli anni a venire.

Come vedrete tra poco, abbiamo voluto creare nei locali della nuova filiale un’atmosfera calda e accogliente, che sapesse raccontare il legame che ci unisce, esprimendo contemporaneamente solidità e trasparenza.

A nome della Cassa Rurale ringrazio per l’ottimo lavoro svolto Habitat ufficio che ha gestito in qualità di general contractor l’appalto chiavi in mano della banca. Ringrazio tutte le aziende e gli artigiani locali che hanno contribuito alla realizzazione della nuova sede. Ringrazio inoltre l’amministrazione comunale con la quale si è confermato un rapporto di collaborazione.

Chiudo augurando buon lavoro a Mara, Giuseppe, Roberto e Barbara, certo che sapranno garantire anche in questa bellissima nuova filiale la stessa cordialità e la stessa professionalità offerte fino ad oggi».


Al termine della cerimonia di inaugurazione, nel piazzale antistante la nuova filiale, tutti i presenti hanno potuto assaggiare la polenta carbonera di Storo e godersi la serata musicale col duo "Avanti e 'ndré".
 

 

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