L'iniziativa è partita dalla scuola media, estendendosi alla scuola primaria e alla parrocchia; nel corso della settimana dedicata allo studio del problema ambientale, gli alunni hanno preparato poesie, testi, cartelloni, striscioni, slogan, portati in manifestazione per sollecitare l'attenzione della gente verso la gravissima situazione climatica.

E dopo ricerche e approfondimenti con la visione di filmati, la cronaca dei catastrofici eventi climatici dell'estate, i drammatici dati scientifici che vedono ghiacciai che si sciolgono e fiumi che esondano, i ragazzi hanno portato la loro voce nella piazza, davanti agli adulti, che in questa circostanza avevano soltanto il dovere di ascoltare.

“Noi non siamo i padroni della terra – La Terra patisce, aiutiamola a migliorare – Il mondo è unico, dobbiamo proteggerlo - Prendiamoci cura degli altri esseri viventi – Vogliamo un mondo migliore – Vogliamo un mondo pulito, anche noi abbiamo un futuro – Interveniamo ora, prima che sia troppo tardi – Da tempo venivamo avvertiti del problema, gli scienziati ci parlano di anni per salvare la Terra, ma se andiamo avanti così saranno mesi, o forse giorni”

Che fare, dunque? Ognuno è chiamato a dare il proprio contributo, anche se piccolo, come dirà il parroco don Paolo a conclusione della manifestazione, cominciando a non imbrattare i luoghi, buttando rifiuti per terra, nelle strade, a scuola, all'oratorio, cose semplici ma importanti, da cui possono derivare comportamenti più impegnativi e complessi, come quelli stilati dal meteorologo Luca Mercalli nel suo decalogo, definito “I dieci comandamenti dell'ambiente”, e declamato nel corso della manifestazione:

1) Non avrai altro pianeta al di fuori della Terra
2 )Non pensare invano che la terra abbia risorse infinite
3) Ricordati di contemplare la natura
4) Onora le energie rinnovabili
5) Non inquinare
6) Non sprecare
7) Non cementificare
8) Non produrre così tanti rifiuti
9) Differenzia e ricicla i tuoi rifiuti
10) Non desiderare la potenza altrui, ma sii sobrio ed efficiente.

Una lezione che Ginevra e Lucia hanno subito applicato alla loro proposta di risparmio energetico e riduzione dell'inquinamento: Da Bagolino a Ponte Caffaro vai a piedi!

Nel corso della manifestazione gli alunni delle scuole si sono organizzati in corteo con fiaccole e hanno percorso le vie del paese, soffermandosi in alcuni luoghi per la lettura dei loro componimenti e delle loro riflessioni; l'ultima tappa è stata prevista al Parco Pineta, per un simbolico contatto diretto con la natura.
Qui alla flebile luce delle fiaccole è stata data lettura degli ultimi pensieri sul futuro della Terra e dei nostri giovani, ai quali si è rivolto il sindaco Gianzeno Marca, esortandoli a farsi essi stessi maestri, per insegnare agli adulti il rispetto dell'ambiente.

“Ho saltato la lezione per darvi una lezione” c'era scritto sullo striscione di una delle tante manifestazioni svoltesi in orario scolastico nelle città italiane, dove si stima la partecipazione di almeno un milione di giovani, in prevalenza studenti.
E mai lezione fu più legittima di quella che i giovani stanno dando agli adulti, responsabili dell'incombente rovina del pianeta e del futuro dei loro figli e nipoti.

“Alzo lo sguardo, le nuvole sono diventate grige e polverose.
Alzo lo sguardo, il cielo è di un bianco sporco, ricordo ancora quando era azzurro.
Alzo lo sguardo, non sento più la brezza sul mio viso, solo sabbia entra nei miei occhi.
Alzo lo sguardo, non ci sono volatili a cinguettare tra gli alberi, sento le ossa sotto le scarpe.
Mi giro, le città sono rase al suolo, ma vedo nella mia mente le montagne che mi circondano.
Chiudo gli occhi, mi do un pizzicotto, ma non è un sogno, è la realtà, è troppo tardi, mi sono appena svegliata.”

Che non si avveri mai lo scenario descritto dalla studentessa Manuela. Abbiamo la responsabilità del futuro dei nostri giovani.

Marisa Viviani

Nelle foto di Luciano Saia: La manifestazione per il clima degli alunni delle scuole di Bagolino (27 Settembre 2019)