La fede e la scienza, due sorelline che si tengono per mano
quando rifiuta e distrugge l'unico sentimento che abbiamo TUTTI in dotazione chiamato comunemente :AMORE. un messaggio che il Cristo,grande profeta-uomo,ha portato ma di cui non ne ha l'esclusiva. oggi come oggi, chi porta avanti questo messaggio,chi ne ha interiorizzato il suo vero significato, lo si nota molto più in quegli "atei-agnostici" che vi disturbano.un "disturbante" schiaffo morale che, molti sedicenti credenti,hanno addirittura rivoltato e fatto diventare un crimine! la pietas e l'amore sono diventati crimini . vuole forse negarlo? gli atei non promuovono guerre. anzi! vengono disprezzati proprio per quello! "pacifista" è diventato un insulto. tute le virtù di base sembrano diventate peccati. metta ordine in questo guazzabuglio per favore. questo dovrebbe esere il vostro compito. vada a prendere per le orecchie le sue pecorelle e ringrazi quelle fuori dal recinto che hanno sviluppato abbastanza libertà ,amore,sanità emotiva
e loro. saluti.
che questo è don Claudio, mica Torquemada.
ha contribuito quella libertà di pensiero che veramente non è libera di partecipare della formazione della "cosa", ma potenzialmente lo ha fatto. Il relativismo sorge su questa dimensione, sorge sulla persuasione che c'è un quando in cui la cosa veramente "non è". E' quindi questo il vero relativismo. Che la cosa può essere e non essere. SU questa base Dio è morto, perché ogni cosa muore su questa base di pensiero, anche quella sorta in seno alle religioni, anche la persuasione, nata sulla persuasione contrapposta, che vi sia un ente privilegiato che dona senso all'insensato essente niente. Se l'insensato essente niente così è, allora ogni persuasione che un niente gli doni sensatezza, in quanto originato dal fondamento dell'insensato, è destinato alla morte. Su questo il cristianesimo deve riflettere, e non fare del nemico relativista un fantoccio facilmente abbattibile.
creano e distruggono perché pensano che "veramente una cosa non é" e quindi una cosa (ogni cosa) che si sporge temporalmente nell'essere, questa disposizione, che produce un ente "libero" dall'essere (di essere), è disponibile, cioè disposta, dalla sua libertà di essere, ad esser fatta e ad esser disfatta. Fare e disfare significa radicalmente, far essere disfar essere.
ma se tutto fosse il contrario? rifletteteci sopra con dovere cristiani, rifletteteci. Perché salvare le vostre convinzioni sorte sull'ontologia greca. Disporre dei vostri testi sulla ragione naturale tomista, che è la ragione naturale aristotelica, non sembra affatto giovarvi. Credere di poter abbattere il relativismo sul presupposto relativista vero, non quello di facciata che non riconosce il proprio sottosuolo, è operazione ad altissimo tasso di fallimento. La creazione se possibile fa necessariamente di DIo un prodotto umano. Ma le cose si posson creare davvero?
io non ce l'ho con lui personalmente. mai con le persone,lo sai. ma con i concetti.. aspettiamo i risultati in Polonia,poi vedremo se torquemada è ancora vivo.. confido nelle teste pensanti ,molto più di quel che sembra..anche tra di loro..ciaooo
soprattutto,nelle loro..
don Claudio oltre che essere un prete è una brava persona, che non ha certo bisogno di andare a prendere per le orecchie nessuno per dare il suo contributo a rendere migliore la vita di chi gli sta intorno. Cerca, se "ce l'hai con i concetti", di non generalizzare mai. Ricorda che chi è credente ha tutto il diritto di professare la tua fede, come tu la tua, e di predicare l'amore per il prossimo a modo suo. Quando e se don Claudio torturerà qualcuno reo di non essere credente, o aizzerà ad una guerra santa, lo rinchiuderemo in manicomio. Abbraccio.
L'errore sta proprio nel distinguere fra "loro" (come se fossero tutti uguali, e "noi" (come se fossimo tutti uguali). Teste pensanti e cuori che pulsano: lo si può fare anche insieme, meglio se insieme.
Una cosa non può veramente non essere, in quanto non sarebbe una cosa da principio se non fosse. ogni cosa è eterna, ma detto così può sembra mito, si tratta appunto di vedere perché una cosa che è è impossibile che non sia.
se si guarda al protestantesimo Dio è morto sulla croce.
la tua difesa è sacrosanta, ciò che mi piacerebbe che imparassero i preti, di ogni razza, non solo quelli cristiani, anche quelli laici, è di non lasciarsi lusingare a tal punto dal pulpito da non rispondere mai delle proprie azioni. Hai scritto? hai agito con la scrittura? o attraverso il pulpito? hai accettato il confronto con il pubblico che richiami all'ascolto. Cristo risponde alle domande e alle parole dei discepoli e del popolo, per quale strabagante ragione i preti di ogni razza e religione non rispondono mai? Non vuol essere questa una critica diretta, ma vuol essere una critica ascoltata.
Don Claudio non ti risponde perchè non ti legge. Magari lo farà fra un mese. Altrimenti me ne sarei stato zitto anch'io. Non si tira indietro in nessun confronto. Se vuoi discutere con lui però invitalo a pranzo, o a cena, io presente, ovviamente.
mi sembrava implicito. non è fuori luogo il classificare ,perchè l'idea di base e l'obbedienza che criticano gli atei, è la regola. che ci siano preti sovversivi,è chiaro e conosciuto,ma non è a loro che mi rivolgo,ovvio.il resto l'ha detto benissimo Dru adesso.
Ma bisogna rispondere ai quesiti e alle interrogazioni che gli pongo.E In particolare bisogna rispondere alla gente a cui cui si scrive. Cerca nella storia della mia presenza in Vallesabbianews SW una, dico solo una volta io non ho risposto.
Un insulto all'intelligenza non saper rispondere... E un pretesto all'insulto della propria intelligenza dire che non si vuole rispondere. Non voler rispondere è sempre un non saper rispondere.. :-)
Si Dio esiste ed esiste come esiste il pelo della barba di Socrate.
Ogni essere è infinitamente di più del Dio cristiano, ne vogliamo discutere?
vorrei poter dire ancora una volta: Credo.
La chiesa oggi sa bene con chi deve misurarsi e preferisce riconsiderare posizioni che storicamente l'hanno vista vincente nei riguardi della scienza per un senso di servilismo teologico nei confronti del più potente. Un caso su tutti la riabilitazione di Galileo Galilei che espose le proprie tesi in un contesto a lui apparentemente avverso, ma essenzialmente parentale. l'Eppur si muove proponeva come leggi divine le leggi matematiche e oggi sappiamo benissimo che anche la matematica è un'ipotesi e, malgrado la riabilitazione di Galileo e l'ammenda al suo accusatore teologo Bellarmino, quest'ultimo ebbe, da un punto di vista prettamente scientifico, la completa ragione nell'ammonire Galileo sulla sua presunzione teologica delle leggi proposte. Oggi qualunque scienziato con un criterio scientifico darebbe ragione a Bellarmino e torto a Galileo
alla ragione la fede, e in caso di fede è sempre meglio temere il più forte che il più ragionevole.
Ti dico che non legge vuol dire che non legge. Ma tu neghi anche questo, che è forse l'unica delle mie prerogative. Continua pure a fare domande al vento allora, evita però di dare giudizi sulle non risposte di don Claudio, grazie. Uno perchè, come ti ho già detto, non ti legge; due perchè nessuno (e dico nessuno: politico, amministratore, esperto, prete, filosofo, opinionista che sia) è obbligato a rispondere. Io anzi sempre lo sconsiglio. Che lo faccia sempre tu, non è la norma.
l'educazione
lo intitola addirittura come un blog il "don" Mario e poi non legge chi interviene? la chiami messa scusa, no? ;-)
non risponde a dei quesiti posti da un disperato, arrogante, misogino e fellone come me?
il don non sa leggere.
Mi permetto di interloquire, anche se sfortunatamente non ho una cultura profonda come chi mi ha preceduto. Non ho trovato molto convincenti alcuni ragionamenti di don Claudio: 1) il mettere insieme Dio con la Madonna e i Santi è perfettamente comprensibile per un sacerdote, ma nient'affatto scontato: e se io mi limitassi a credere in un Dio grande e razionale architetto dell'Universo, e considerassi il resto pura e semplice superstizione? 2) Se i martiri cristiani si fossero ingannati, non sarebbero gli unici: tutti coloro che hanno dato la vita per costruire un mondo senza sfruttatori e sfruttati, e invece hanno contribuito a creare alcune fra le peggiori dittature del '900, cos'hanno fatto di diverso? 3)la scienza è nata in ambiente cristiano: se intendiamo la scienza come ricerca razionale del perché delle cose, risale almeno ai Graci; se la intendiamo come metodologia moderna di indagine della natura, si è indubbiamente avvalsa dell'apporto di ALCUNI
... uomini di Chiesa, ma non certo della Chiesa come istituzione (non c'è praticamente nessuna opera oggi considerata caposaldo del pensiero moderno che non sia stata messa all'Indice). 4) la fede non è contro l'uomo: dipende quale, rivolgersi per chiarimenti all'ISIS. 5) Non confondiamo l'anticlericalismo con l'odio verso il Cristianesimo: nessuno odia una fede che predica l'amore universale, semmai la considera ammirevole ma utopistica; quello che fa incavolare è l'ipocrisia di certi uomini di Chiesa, nonché la pretesa di imporre la propria morale agli altri (l'affermazione che la vita cristiana non è decisa dalla maggioranza, ma dalla fedeltà al vangelo in sé è logica, se limitata ai singoli credenti, non se estesa al complesso della società di cui i credenti sono una parte, non il tutto). 6) Da quel che si vede in giro, a distruggere sé stesso non pare un mondo senza Dio, ma un mondo in cui Dio è usato
se queste son parole sue e non ha adoperato un manuale per esporle, mi complimento con lei e la sua superficialità, ce ne vorrebbero di superficiali come lei.
tanto per essere ancor piu' superficiale...fede,in questo caso cristiana e scienza vanno a braccetto....e tutte le altre religioni? Non contano? Ebraismo,Islamismo,in primis,(monoteiste e contemporanee al Cristianesimo...) che pur essendo diverse tra loro,hanno molti punti in comune...non considerando Buddismo e altre religioni correlate...dove trovo il nesso con scienza...
Che il don qui non legga i miei articoli non era né quello che chiedevo né muove un mio capello, non credo che sia cosi ignorante da leggere banalità il don, ma non credo neppure che possa capire ciò che scrivo nei miei articoli e non mi acandalizza il fatto che non ci riesca. Diverso è se in un blog con possibilità di interazione il don non risponda e tu mi dici che non legge cosa si scrive sotto. Allora fammi un piacere, dato che io sono educato e rispondo a chiunque mi chieda qualcosa. Dimmi come fai tu a sapere che il don non legge chi risponde nel suo articolo. Te lo ha detto personalmente? Secondo, chiudi i post sotto come per la Valsabbina, altrimenti sarai daccordo con me che è un maledcato, no?
Soltanto ieri sera ho letto con interesse e curiosità l’articolo di don Claudio (che non ho il piacere di conoscere), e tutti i commenti che ne seguono, specialmente quelli di Dru (che invece ho il piacere di conoscere).Mi piace leggere i suoi articoli e i suoi commenti, anche se devo ammettere che spesso devo tornare indietro, costretto a rileggere il già letto, senza magari venirne comunque a capo… ma stasera devo entrargli a gamba tesa, perché confesso che il commento che più mi è piaciuto è quello di Giacomino (che non conosco e non so chi sia, ma mi sento empaticamente attratto): “Nell’ultimo istante della mia vita vorrei poter dire ancora una volta: credo”.Dio esiste?Non mi interessa la dimostrazione tomistica dell’esistenza di Dio o eventuali prove storiche, oppure la dimostrazione che la Sindone era del ‘300, i manoscritti di Qumran o quant’altro, così come non m’interessano le
dimostrazioni contrarie (bella forza…).Non è una questione di testa, non c’entra la razionalità…Semplicemente, per me, Dio esiste, così come mi hanno insegnato i miei genitori: conservo ancora intatto il tepore delle mani di mia madre quando stringeva le mie, mentre mi insegnava a pregare, e l’esistenza di Dio l’ho sperimentata nella loro vita, i loro esempi, che a nostra volta, insieme a mia moglie, abbiamo cercato e cerchiamo di trasmettere ai nostri figli; Dio esiste nell’offerta di Massimiliano Kolbe, che nel campo di concentramento ha offerto la sua vita chiedendo di essere fucilato al posto di un padre di famiglia; Dio esiste quando mons. Romero, in suo nome, chiede giustizia per i più deboli, fino ad essere trucidato sull’altare.
Lungi da me l’idea di proselitismo; sono incapace di correggere me stesso, figurarsi gli altri! E con la convinzione che i reati, di qualunque genere, ma in particolar modo quelli compiuti nei confronti dei più piccoli e dei più deboli, debbano essere perseguiti sempre e in ogni caso, indipendentemente da chi li compie e l’abito che indossa, ripeto che, semplicemente, CREDO che Dio esista, e come Giacomino, confido di arrivare alla fine dei miei giorni con questa convinzione, avendo conservato la fede che mi è stata donata. Ezio Gamberini
"maleducato"?
Educato male alla dimensione in cui si trova colui che è maleducato. Che sia chiaro, supporre, come qui faccio io, che il don lo sia, produce un'ipotesi. Io non dico affatto che lo sia, chi da del maleducato a qualcuno è un maleducato. Tu mi fai una domanda. Ti attendi una tris po sta, no? Il dialogo presuppone questo.
Ti attendi una risposta. Chi domanda e di converso non riceve alcuna risposta, resta male, no?
É nell'attesa di risposta, come un bambino che piange sua mamma che dimentica di dargli da mangiare, vogliamo farlo morire di fame? Che mamma maleducata.
Mi ha sempre dato da pensare l'espressione "maleducato" quando si dà un giudizio sul comportamento di una persona, anche se utilizzata come ipotesi. Significa, letteralmente, che è stato educato male. E allora? il giudizio è sul comportamento di quella persona oppure su chi avrebbe dovuto educarlo meglio? Non capisco.
non sopporto chi da del maleducato. intanto il giudizio se non è un'ipotesi è esso maleducato in quanto non prevede quello che oggi è la massima potenza, la scienza oggettiva (la scienza dell'oggetto) che postula le proprie tesi sul fondamento di ipotesi, confermabili solo dall'interazione provata dell'oggetto. Quindi ritorno, dar del maleducato a qualcuno presuppone un'episteme e non una scienza, presuppone che io che giudico sia DIo e non pongo dubbio alcuno al giudizio, presuppone ciò che oggi è tramontato e che vive solo di luce apparente, quella luce che ancora fa credere al don che la chiesa esista per come è esistita per esempio, ma poi cerca alleanze con il nemico mortale.
giudica l'atto, non prevede, ma presume, che dietro l'atto ci siano famiglie, stati e mondi che l'atto compiuto porta con sé.
Potrebbero quelle del don essere domande retoriche no? Quindi senza richiesta di risposta, men che meno di dialogo. Tanto più che a volte nemmeno a domande non retoriche la risposta arriva. Come questa: il giudizio tuo di maleducazione è inteso sul don oppure su chi l'ha mal educato?
e le mie domande che non trovano risposta. Si che due sono le previsioni che posso fare sul don, o egli non mi risponde perché è abituato a non farlo per uso e costume, e allora ribadisco che questo non è il luogo adatto di far messa, o perché non trova argomenti atti a farlo e allora nessuno lo obbliga a inventare, ma a questo mondo si può anche rispondere "non saprei cosa dire", chiudendo così la richiesta d'intervento. sul fatto che io non ti abbia risposto mi trovi impreparato, infatti quando dico che "l'atto del giudizio si fonda sul fatto che non prevede" o ti dico che il giudizio ha il carattere di verità è maleducazione nel mondo in cui il giudizio ha carattere di ipoteticità, è difficile affermare che non ti abbia risposto, a meno che tu non voglia risposte secche e ovvie, quindi banali. il mio giudizio è affermabile solo secondo risposta, se don non mi risponde in un blog allora è maleducato
a quel blog. In linea di principio storico è interessante notare che la incomunicabilità dipende spesso da mondi culturali che ci hanno condizionati e quindi posso giustificare chi si affaccia al mondo blog con timidezza. Su questo punto il mio giudizio è sospeso
Ti ho chiesto: quando affermi che il don è maleducato, il giudizio è sul suo operato o su chi lo ha educato male?
Lo è per il suo operato in questa sede.
Affermando che il don è maleducato, il giudizio non può essere sul suo operato, ma su quello di coloro che lo hanno educato. Essendo il significato di maleducato: educato male, non da se stesso, ma da altri. E qui la poesia non c'entra, mi pare.
sta nella libertà caro Ubaldo. Se noi ammettiamo che l'origine di ogni male, e un male si origina quando si attua un'intenzione violenta nei confronti di una legge, è prodotto individuale, e così nascono i processi, nascono sulla base dell'intenzione, allora sbagli. tu premetti al colpevole e sua iniziativa un vincolo necessario che produce l'effetto di renderlo innocente, in quanto non atto di sua volontà
I tuoi discorsi si adattano ad altri giudizi di valore: intransigente, sciocco, ignorante, furbo, apprensivo, scorretto, corretto, screanzato... Dare del maleducato a qualcuno equivale a dirgli sei alto, hai la pelle nera, i tuoi capelli sono biondi... elementi per i quali se esiste responsabilità, quindi possibilità di giudizio, sta in altri.
svilupperò un articolo sulla colpa e la maleducazione, ok?
Bre-Me 7 gennaio I re magi sono persone che come noi sono in continua ricerca, sono dei nomadi in cammino che hanno saputo unire la scienza con la fede, la filosofia con la religione
Il rapporto fede e scienza secondo Zichichi L’illustre scienziato Antonio Zichichi sarà a Villanuova venerdì 5 ottobre per presentare il suo libro: Tra fede e scienza. Da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI.
Bre-Me 19 aprile Se crediamo che Dio esiste, riscopriamo un mondo che va oltre i confini dello spazio e del tempo
Bre-Me 19 agosto La ragione, la scienza e la filosofia ci aiutano nella vita ma non bastano
Bre-Me 3 maggio Maria è il modello della fede del cristiano e di tutte le donne
Oggi è la festa della Liberazione, per la liturgia della chiesa S. Marco evangelista
Lo Spirito Santo vinca le nostre abitudini e le nostre paure umane, faccia saltare le prudenze e ci infonda un po' più di coraggio
Come gli antichi profeti, lo Spirito Santo ci metta sulla bocca parole belle e piene di speranza
Una volta abbandonate le nostre resistenze e paure possiamo lasciarci amare da Dio, vediamo le persone ed il mondo in maniera diversa
La fede non è solo una questione di dogmi e documenti che con precisione al millesimo ci fanno capire la verità , ma è soprattutto un dono da chiedere allo Spirito Santo
Se crediamo che Dio esiste, riscopriamo un mondo che va oltre i confini dello spazio e del tempo
Sembra che la società stimoli il credente cristiano a ritornare ai primi anni in cui il vangelo venne annunciato la prima volta
Vivere da risorti significa guardare le persone, gli avvenimenti, le cose, il mondo e la storia con gli occhi di Dio
In questo tempo ci lasciamo commuovere dalla guerra che c’è in Ucraina voluta dalla Russia
Poesie, modi di dire, curiosità e immagini dal mondo... Don Claudio Vezzoli è il parroco di San Benedetto, la parrocchia del quartiere I° Maggio in città, ed è anche consigliere provinciale e regionale della Coldiretti. Ci farà compagnia ogni settimana. |
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ID68684 - 05/10/2016 09:13:18 - (sonia.c) - caro don,se la gente si svegliasse del tutto da questo "abbaglio",non sarebbe la morte del'amore..
di cui non avete certo il monopolio,ma la morte di un istituzione umana-temporale che disturba gli atei e gli agnostici,perchè è un potere! un potere che si impone e detta leggi, oltretutto,assurde e lesive della dignità umana. lesive, dell'intelligenza umana. il fatto che questa istituzione sia antica,non ne conferma la validità. non è il secolarismo che ucciderà l'amore. a questo avete contribuito molto più voi,insieme al buonsenso e alla vera pietas.( come dimostrano i vostri goffi tentativi di chiusura e integralismo ,sintomo di una morente cultura) questo articolo,nella sua goffa maldestra,assurda,confusione,offende anche l'intelligenza più basica.non porta minimamente conferma alle vostre teorie ,ma è solo una maldestra frecciatina verso gli atei.