14 Novembre 2013, 06.37
Lettere

«Non ce la faccio più»

Ci scrive una lettrice in difficoltà, che mette in evidenza quella che ritiene una scarsa attenzione dei Servizi sociali del suo Comune nei confronti delle sue istanze. Per le famiglie di extracomunitari sarebbe diverso...

 
Buongiorno Direttore,
vivo in Valle Sabbia da sola da 13 anni, in affitto in una casa di un privato cittadino, e sono invalida.
Nonostante che io avessi un lavoro ho dovuto ricorrere per due volte all’aiuto economico straordinario dei servizi sociali, chiedendo un contributo per l’affitto e per le spese mediche come lo fanno tutti gli cittadini meno abbienti .
Da qualche anno non ricevo più nemmeno quello perché, mi dicono, ho un reddito troppo alto.
 
Preciso che guadagnavo sui 1000€ al mese dai quali c’erano da togliere 380€ per l’affitto, 60€ mensili per farmaci, 150€ circa di spese per la benzina perché lavoravo a 30km da casa.
In più c’erano le varie utenze domestiche. Arrivavo si e no a fine mese non chiedendo nulla se non in casi di estremo bisogno.
 
Purtroppo negli ultimi anni, crisi ringraziando, le cose sono peggiorate dal lato economico.
Lo stipendio rimane lo stesso, ma gli alimentari aumentano di prezzo come tutto il resto ed io, come tanti altri, ho sempre più difficoltà a far quadrare il bilancio famigliare.    
 
Da quest’anno la mia situazione è ulteriormente peggiorata, avendo perso il lavoro: devo vivere con 730€ di disoccupazione dai quali 385€ se ne vanno per l’affitto e 60€ per i farmaci più le varie utenze.
Ho chiesto aiuto ai servizi sociali e al sindaco, ma la risposta del sindaco è stata che hanno la precedenza le famiglie in difficoltà con figli minori.
 
Ed anche i posti di lavoro vanno prima a loro.
Vale a dire, nella sostanza, che i soldi dalle nostre tasse pagate vanno agli extracomunitari e la stessa cosa anche con le case popolari. Per finire queste famiglie hanno tutte le utenze pagate ed anche l’asilo.
Loro pur di avere la casa e pagare poco affitto lavorano in nero metà del loro tempo e le loro mogli lavorano non assicurate. Fanno i figli per avere le case in quanto famiglia numerosa e buona parte dei loro stipendi la mandano al loro paese.
 
Per le persone sole come me invece non ci sono agevolazioni .
 
Loro d’estate fanno le ferie nel loro paese con tutta la famiglia mentre a noi resta il balcone o il giardino di casa nostra, se abbiamo la fortuna di averlo.
Tanti di noi sono ancora fortunati ad avere una casa, molti hanno perso anche quella e dormono in macchina.
Mi sapete dire signor sindaco e signora assistente sociale come faccio a vivere, anzi sopravvivere? E nella mia stessa situazione ci sono/saranno tantissimi italiani.
 
A noi viene risposto No a casa popolare, contributo affitto, riscaldamento, farmaci , ausili/tutori,  fisioterapie che sono a pagamento, protesi dentarie ed auricolare, occhiali e tanto altro.
Qui abbiamo poca scelta. Forse avremmo più fortuna rinunciando tutti alla cittadinanza italiana, diventando extracomunitari o apolidi. Magari però saremmo trattati come extracomunitari di serie B. 
 
Ma il nostro governo si è dimenticato della costituzione italiana?      
 
Art 2 -  La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Art 3 -  Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Art 32 - La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. 
 
Art 38 - Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.

Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.

L'assistenza privata è libera.
 
A questo punto mi sapete dire dove è la legge uguale per tutti?
Qui fanno da padroni gli extracomunitari e l’italiano deve sottomettersi. Tanti sommersi dai debiti ci sono suicidati, ma in quale paese o mondo viviamo?
L'Italia non fa niente per gli italiani anzi li sfrutta aumentando tasse ed IVA e loro non arrivano alla fine del mese, ma per gli extracomunitari c’è di tutto.

Lettera Firmata
 
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Le voglio esprimere tutta la mia solidarietà, vicinanza ed affetto.
Le auguro, signora, che la sofferenza che sta attraversando possa avere presto fine: quella finanziaria e anche quella che le pervade l'animo.
 
Ritengo sia infatti un errore affrontare questa tematica dal punto di vista del "noi" e del "loro", adducendo presunte differenze di risposta da parte delle Istituzioni, che non mi risulta abbiano ragione di esistere.
Anche su questo proposito la Costituzione da lei citata è assai chiara.
 
Se una coppia con figli, magari nelle sue stesse condizioni finanziarie, viene in qualche modo agevolata, è perchè si trova in difficoltà maggiori rispetto alle sue: presunte magari, non certo per le sue origini.
Aspetto ancora di venire a conoscenza di un solo caso, circostanziato, che possa affermare il contrario.
 
Ubaldo Vallini
 
 


Commenti:
ID37845 - 14/11/2013 08:40:54 - (Ernesto) -

piena solidarieta signora..........ma le leggi italiane,,,,le fanno gli italiani!!

ID37865 - 14/11/2013 13:04:50 - (Denis66) - che dire..

Di esempi ce ne sono eccome.....Che un cittadino italiano debba essere messo in seconda linea per contributi o agevolazzioni ESISTE SOLO IN ITALIA...Ho colleghi extracomunitari che s'è la ridono quando leggono o ci sentono parlare di certi discorsi....L'ultima che ho sentito.....un Russo prendeva per il c..o un albanese perché ha preso 2000€ di contributo una tamtum perché gli è nato un figlio (E NOI?????) l Albanese invece no perché la moglie lavora....e questo l'ho sentito io essendo mie colleghi...BELLO DAVVERO VEDERE CHI RIDE DI NOI....opss vero Tutto il mondo è paese....tranne in italiaPiena solidarietà a chi ha scritto....solo che doveva mettere il COMUNE

ID37876 - 14/11/2013 15:25:07 - (tiger68) -

quasi certamente sara vobarno!

ID37950 - 16/11/2013 18:28:01 - (dairob) - Siamo solidali...

Vedrete che le cose andranno meglio nei prossimi anni.. ora la priorità e' quella di importare "ricchezza" da Lampedusa!! ormai si e' sparsa la voce che in mare si e' creato un corridoio umanitario e tutti possono partire tranquillamente..Poi una volta arrivati si mettono in coda per avere tutti gli aiuti che solo in italia gli vengono concessi... e a noi non resta che sperare di non aver mai bisogno delle nostre istituzioni.P.s. Vi ricordate cosa disse Gheddafi? L'Europa diventera' nera..

ID37965 - 17/11/2013 11:24:27 - (sonia.c) - anche i politici ridono di noi.

ci pisciano in testa e ci dicono che piove..domanda agli utenti seria e logica:se emigraste in un altro paese e scopriste che le leggi di quel paese ci permettono di usufruire di agevolazioni , non fareste richiesta anche voi?aspetto risposta come aspetto delucidazioni su queste famose ,ma presunte differenze fra raxxa e colore.

ID37966 - 17/11/2013 11:25:10 - (sonia.c) - error

vi permettono..

ID38033 - 19/11/2013 17:59:35 - (Allegra) -

Che tristezza, ci impediscono anche di sopravvivere. Poi specialmente in questo caso credo che chi di dovere si dovrebbe vergognare...sono solidale con lei signora. In bocca al lupo

ID38295 - 26/11/2013 23:16:59 - (roslele) - soluzione? cambiare cittadinanza

per essere aiutati dai servizi sociali bisogna prendere una qualsiasi cittadinanza extracomunitaria e fingere di non capire l'italiano come loro poi vedrà signora gli aiuti ci saranno...ormai i servizi sociali non ci sono più come una volta per gli anziani italiani e i nostri poveri ma solo ed esclusivamente per le risorse che arrivano direttamente da lampedusa...poi se qualche risorsa oltre a rubare il pane agli italiani ogni tanto ne ammazza qualcuno poverello sentiva le voci..oppure poverello è cresciuto in povertà ....italia paese del bengodi

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